Agrinido La Villa, dove si incontrano il mondo educativo e quello di un agricamping
Seguici su:
Savona - Oggi vi parlo di un progetto educativo nato da qualche mese, ma che già fa parlare di sé per la sua unicità nella Liguria di ponente: l’Agrinido La Villa di Garlenda. Si tratta di un servizio educativo domiciliare – questa la definizione legislativa – attivato dentro a un’azienda agrituristica, per l’appunto a pochi chilometri dalle vicine cittadine di Albenga e Alassio.
Quando ho sentito parlare per la prima volta di questa realtà dall’amica e collega Cecilia, la curiosità e la voglia di conoscere un progetto pioniere in questo settore, mi sono affrettata nell’andare a incontrare chi l’aveva creato. Perché se è vero che la regione ligure può vantare di molte cose, è anche vero che a livello normativo e amministrativo sembra essere ancora molto lontana dal comprendere e incentivare questo genere di iniziative.
LA SUA CREATRICE
E così eccola qua: la sua fondatrice si chiama Chiara Bonato e insieme al compagno di vita e lavoro gestisce la piccola azienda agricola a conduzione familiare, creata circa dieci anni fa, che ad oggi è arrivata ad avere 7000 metri quadrati di superficie coltivata, oltre a 2,5 ettari di bosco ceduo e macchia mediterranea. Qui vengono prodotti con fatica e passione erbe aromatiche da taglio e in vaso, piccoli frutti, olio, miele, frutta e ortaggi attraverso il metodo dell’agricoltura sinergica.
All’attività agricola nel 2014 viene poi aggiunto un agricampeggio, adibendo un’intera area per ospitare turisti in tenda o con piccoli camper, su di un terreno all’ombra di ulivi secolari. Una struttura creata ad hoc permette di avere colonnine per la corrente elettrica, tavoli e panche, zone relax, ma anche una cucina, bagni, lavatoi e lavatrici, area barbecue, wi-fi e una piscina: insomma tutto il necessario (e oltre) per trascorrere una vacanza confortevole immersi in natura.
Ed è proprio qui, a pochi metri dal campeggio, che qualche mese è stata creata un’area dedicata ai più piccoli, interamente in legno, permettendo anche a loro di sperimentare e vivere a pieno questo contesto così protetto e al tempo stesso ricco di biodiversità naturale e umana.
«L’Agrinido è una struttura simile al classico asilo nido, che quindi ospita bambini da 0 a 3 anni, con la differenza però che si trova dentro un agriturismo o in un’azienda agricola. La vera particolarità rispetto a un comune nido sta quindi nel tempo che il bambino passa all’aria aperta partecipando anche ad attività collegate al contesto naturale in cui si trova. Qui ad esempio i bambini hanno potuto raccogliere le nostre olive e scoprire il mondo naturale che li circonda»
E continua: «L’idea di Agrinido La Villa nasce dal lavoro, dai percorsi di vita e di studio miei e di Dario, ma soprattutto prende spunto dai nostri tre bambini Viola, Leonardo e Francesco e dalla loro necessità di vivere e lavorare in un contesto dove la natura è un elemento essenziale per il benessere psico-fisico».
NON CI SONO AGRINIDI IN LIGURIA
Chiara mi racconta che dopo la sua laurea in pedagogia ha deciso qualche anno fa di specializzarsi nel metodo montessoriano attraverso un percorso formativo di specializzazione per bambini dai 0 ai 3 anni. A seguito del corso teorico e del tirocinio svolto in una scuola a Candelo (BI), ha iniziato a proporre le attività e il metodo più in generale alla prima figlia, all’epoca ancora piccola.
I risultati erano evidenti e la passione e la voglia di continuare ad approfondire ancora di più. Così Chiara decide due anni fa di intraprendere anche il percorso per bambini dai 3 ai 6 anni. «Avevo capito che volevo fare qualcosa qui, il sogno era già presente da tempo, ma aspettavo arrivasse il momento giusto e questo è arrivato solo quest’anno. A darmi la spinta è stato Francesco, il nostro terzo figlio, e insieme alla consapevolezza maturata durante i vari lockdown della fortuna che abbiamo a vivere in questo luogo e la volontà di aprirlo anche ad altri bambini».
La parte più complessa, mi spiega Chiara, è stata però la parte burocratica: scopre infatti ben presto che la legislazione regionale ligure non prevede l’apertura di agrinidi, come altre regioni italiane. E così opta per un servizio educativo domiciliare, in attesa che venga riconosciuto il valore aggiunto del luogo in cui questi bambini e bambine hanno la possibilità di sperimentare e crescere.
GLI SPAZI
All’Agrinido La Villa gli spazi non mancano: la parte esterna principale dove i bambini giocano gran parte della mattina è un prato circondato da olivi, in cui sono stati installati una casetta a forma di tenda in legno, il cui tetto è stato attrezzato per potersi arrampicare in sicurezza. Non solo: a fianco i piccoli hanno a disposizione una cucina semi coperta dove sperimentare intrugli creati con gli elementi naturali raccolti, ma anche un tavolino in legno in cui osservare e colorare e una grande sabbiera rialzata.
Gli spazi interni, condivisi con la struttura principale dell’abitazione familiare, accolgono in sicurezza diversi giochi, materiali, tavoli e sedie montessoriane, e strutture. Il clima caldo di un’abitazione si mescola con quello sperimentale e imprevedibile di una scuola e il risultato è un ambiente accogliente e al tempo stesso stimolante.
Difficile salutare Chiara e i bambini e risalire in macchina. Quando chiudo la portiera per tornare verso casa il mio pensiero va a tutti i bimbi e bimbe che conosco: penso a quanto sarebbe bello conoscessero fin da piccoli la libertà di potersi muovere, giocare, sperimentarsi in contesti a loro misura, immersi in una natura sana, e affiancati da persone competenti come Chiara.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento