Sognitudo, in Puglia avanza il cambiamento all’insegna di sostenibilità e consapevolezza
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Puglia - Sognitudo è un’unità di misura immaginaria che simula la magnitudo utilizzata per l’energia sprigionata da un evento sismico. Esprime il sogno di un’energia vitale che conduce al cambiamento. È anche il titolo che la Fondazione Vincenzo Casillo – con cui Italia Che Cambia sta lavorando per realizzare il portale Puglia Che Cambia –, in sinergia con la direzione artistica del regista teatrale Francesco Martinelli, ha dato all’evento con cui da tre anni partecipa al Festival dello Sviluppo Sostenibile organizzato da Asvis, con anche il patrocinio del Comune di Corato e in collaborazione con Teatro delle Molliche, Arcadia Kinema e Buoncampo.
L’auspicio è quello di migliorare conoscenze e consapevolezza sui temi della sostenibilità favorendo la diffusione di informazioni, la condivisione di buone pratiche e la stimolazione di nuove idee. Sognitudo pone l’attenzione su quanto accade nell’ambiente urbano ed extraurbano che ci circonda: la città, i cittadini e il territorio sono i punti di partenza per un’analisi critica e consapevole.
L’evento propone numerose attività pensate per informare e formare circa gli obiettivi dell’Agenda 2030 e coinvolge cittadini, associazioni, parrocchie, imprenditori e soprattutto scuole. Un’intera comunità di persone di buona volontà diventa soggetto collettivo sognante e generatore di buone pratiche: una collettività che costruisce in modo consapevole il cambiamento sostenibile.
«La mia professione di regista e attore mi induce a riprodurre con occhi sognanti quanto ci circonda, trasformando tutto in forme di racconto che comunicano messaggi ed emozioni. Questo approccio influenza la mia direzione dell’evento», afferma Francesco Martinelli, il direttore artistico di Sognitudo, che si svolgerà dal 4 al 20 ottobre.
«Continuare ancora dopo tre anni a proporre forme di sensibilizzazione verso nuovi stili di vita e buone pratiche non è un atto di coraggio o testardaggine, quanto il desiderio di conservare quell’entusiasmo espresso dalle persone che partecipano alle attività: loro sanno esprimere la voglia di cambiare quello che non va, bambini e ragazzi sono interessati al loro futuro. A volte proprio lo sconforto rispetto a quanto accade lascia ampio spazio a reazioni creative che evitano atteggiamenti violenti di protesta suggeriti da un mondo che si disumanizza e diventa ogni giorno più invivibile».
Ad oggi Sognitudo, alle soglie della terza edizione, conta il coinvolgimento di sette associazioni, quattro parrocchie, tutti gli istituti scolastici della città di Corato (BA) e molti cittadini che si sono messi in gioco e hanno partecipato in qualità di protagonisti. Più di 500 persone di ogni età hanno aderito alle attività proposte.
Il programma di quest’anno sarà destinato quasi esclusivamente alle scuole e proporrà un laboratorio per la ricerca di una comunità pacifica intitolato “Noi siamo pace”, rivolto agli alunni delle scuole secondarie di secondo grado di Corato (BA), con l’intervento della dottoressa Tania Petriccione, coach umanista e orientatrice per adolescenti. Sarà un percorso di confronto sulle tematiche dell’obiettivo 16 dell’Agenda 2030 che si concluderà con un docu-video che mostrerà il lavoro svolto.
A fine ottobre sarà allestito un Teatro Didattico con spettacoli sulle tematiche dell’Agenda 2030 rivolto agli alunni delle scuole primarie di Corato (BA). Il carattere innovativo di questo progetto è insito nella teatralizzazione della didattica, ovvero nell’applicare il linguaggio teatrale come supporto dell’apprendimento disciplinare, modulato in base ai programmi ministeriali e alle indicazioni nazionali. In ultimo CHIAMALA CITTÀ (Chi Ama La Città), un laboratorio di comunicazione espressiva per una città sostenibile rivolto ai partiti e movimenti politici di Corato (BA).
«Sognitudo nasce per rispondere alla necessità di un impegno comune finalizzato al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Abbiamo sperimentato che tanto si era trattato di queste tematiche negli anni attraverso eventi frontali di grande spessore che ci sembra non abbiano generato un impatto rilevante sul nostro territorio e sulla nostra gente. Sognitudo vuole “sovvertire” le modalità di informare e sensibilizzare attraverso un coinvolgimento dal basso che crei interazioni e, attraverso percorsi partecipati, costruisca nuove basi per una società più giusta, inclusiva e rispettosa dell’ambiente», dichiara Cardenia Casillo, consigliere delegato della Fondazione.
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