Torna Gen-C, la call rivolta ai giovani innovatori sociali e ai loro progetti per cambiare il mondo
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Anche quest’anno grazie all’Agenzia Nazionale Giovani e a Ashoka Italia torna la call Gen C per il reclutamento di giovani changemaker e la creazione di una comunità di giovani protagonisti del cambiamento che vogliono migliorare il mondo. Fino al 7 novembre saranno selezionati 50 giovani, ragazze e ragazzi tra i 13 e i 24 anni e mentor di età compresa tra i 25 e i 35 anni che hanno sviluppato progetti inerenti i temi della transizione digitale, ecologica e dell’autonomia.
Dopo il successo riscosso nel 2021, anche questa seconda edizione vuole promuovere la partecipazione attiva dei giovani e garantire loro accesso a opportunità e relazioni per esprimere al meglio il proprio impegno a beneficio della comunità. Lo scorso anno sono state più di 250 le candidature di giovani under 25, attori protagonisti del cambiamento, ispiratori di altri giovani nei loro progetti, accompagnati e guidati da mentor più esperti ma poco più grandi d’età, per garantire comunque freschezza ed entusiasmo. C’è chi si occupa della transizione ecologica, chi di quella digitale e chi invece si batte per andare verso l’autonomia.
Tra gli obiettivi di Gen C – Generazione Changemaker c’è anche quello di realizzare azioni concrete a livello nazionale e internazionale per promuovere una cooperazione intergenerazionale tra giovani europei all’individuazione di cinque pillars tematici e azioni specifiche:
- ingaggio e costruzione della Comunità per allargare anche a livello europeo la comunità dei changemaker;
- formazione per permettere ai giovani italiani di acquisire conoscenze e approfondimenti sull’iniziativa;
- alimentazione dell’ecosistema grazie alla collaborazione con oltre 40 partner che possano sostenere la crescita personale, sociale e professionale dei changemaker;
- policy-making per creare nuovi spazi di discussione e progettare politiche innovative di valori per i giovani;
- storytelling per comunicare una nuova idea di successo nel crescere grazie ai racconti dei giovani che contribuiscono al cambiamento in Italia e in Europa.
Fino al 7 novembre molti giovani avranno l’opportunità di entrare a far parte della comunità di changemaker applicando la propria candidatura o, se proposti da una terza persona, attraverso il seguente form. La call è rivolta a ragazzi e ragazze tra i 13 e 24 anni e mentor che fungeranno da guida e punti di riferimento per i partecipanti più junior di età compresa tra i 25 e 35 anni.
La scelta dei nuovi Giovani Changemaker, da parte di una giuria composta da Ashoka Italia, Agenzia Nazionale Giovani con i partner strategici di Gen-C, terrà conto di quattro criteri fondamentali di selezione:
- aver già realizzato un’iniziativa di protagonismo giovanile capace di contribuire ad almeno uno delle tre transizioni individuate (ecologica, digitale, lavorativa);
- l’impatto di tale attività/progetto sul territorio;
- il possesso delle caratteristiche del changemaker attraverso la descrizione del proprio percorso personale;
- co-leadership, ovvero la capacità personale di lavorare in team, condividere responsabilità e ownership dei progetti per far parte di una comunità nazionale di Giovani Changemaker e impegnarsi a migliorare la società.
Un’esperienza unica per dare ancora più valore a una generazione che si è già resa protagonista di un movimento di cambiamento positivo nel mondo. «Vogliamo coinvolgere i giovani, metterli insieme e favorire il confronto tra pari», ci aveva raccontato Lucia Abbinante, dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, co-promotrice del progetto per giovani changemakers Gen C.
«Rendere le nuove generazioni davvero protagoniste; diffondere la conoscenza di storie e di esperienze positive di cambiamento che possano ispirare altri giovani e avviare buone pratiche che possono essere replicate. Abbiamo visto una generazione che non si è tirata indietro e che ha messo le proprie competenze al servizio della comunità. Con Gen C: generazione changemaker vogliamo dare voce a queste ragazze e a questi ragazzi. Vogliamo condividere l’esperienza e la storia di chi non si è mai arreso, di chi ha ribaltato il senso incompleto e spesso distorto di tante etichette che negli anni sono state assegnate alle nuove generazioni», ha concluso Lucia.
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