Francesco Pugliese: partiamo dalle parole per costruire pace, dialogo e cittadinanza attiva
Seguici su:
Ho avuto il piacere di ricevere in omaggio dall’amico Francesco Pugliese il suo ultimo libro. Nella dedica manoscritta riporta una frase speciale e semplice al contempo che comprende le parole pace e bene, “i primi vocaboli che devono determinare e costruire una cittadinanza attiva, autentica, che stabilisca rapporti benevoli di accoglienza, solidarietà, aiuto reciproco e pace tra persone”.
La pace naturalmente non si concretizza pienamente senza prima la gestione dei conflitti interpersonali e tra popoli e genti e minoranze. Abbiamo potuto apprezzare dello stesso autore i libri Carovane per Sarajevo con Mimesis Edizioni e Abbasso la guerra, con relativa mostra documentaristica e espositiva, inerenti i grandi temi della pace, della nonviolenza, dei diritti umani.
Infatti Francesco Pugliese evince dallo statuto delle Nazioni Unite di San Francisco del giugno 1945 che i popoli devono essere decisi a salvaguardare e a salvare le future generazioni dal flagello della guerra che dopo i due conflitti mondiali ha portato indicibili afflizioni, pericoli, tragedie, catastrofi all’umanità intera. Dal baratro delle due guerre mondiali, l’umanità diviene portatrice di fede nei diritti fondamentali dell’essere umano per creare le condizioni di cui la giustizia, derivante dai trattati e dalle altre fonti del diritto internazionale, possa promuovere l’emancipazione e il progresso sociale.
Francesco Pugliese nel suo trattato enciclopedico – il libro è infatti un’autentica enciclopedia di cittadinanza attiva – elenca un glossario di diritto e economia e pratiche di cittadinanza per i diritti dell’uomo e della terra, dal titolo appunto Parole di cittadinanza. Il libro è dedicato agli studenti perché Francesco Pugliese è un insegnante di diritto ormai da moltissimi anni negli istituti superiori. Infatti questo volume è stato concepito ed è maturato in ambito didattico, scolastico, nel contesto dove si praticano i diritti umani dalla base e nelle attività degli ultimi anni di insegnamento. È dedicato a tutti gli studenti.
Nel glossario non sono presenti solo parole specifiche del lessico economico e giuridico, ma si possono rintracciare persone, esempi, esperienze, canoni di esperienze e pratiche di cittadinanza attiva e persino protagonisti individuali e collettivi. Sono elencate parole da cancellare, ad esempio “guerra”, che è la negazione totale della cittadinanza vera. Viene ampliamente menzionato il concetto di pace, che è la condizione primaria della parola e del portato valoriale della Costituzione italiana, nata dalla Resistenza Antifascista, tra le più belle in tutto il mondo, e dei vocaboli uguaglianza, crisi climatica, diritto internazionale, diritti delle donne.
In modo imprescindibile sono elencati e commentati i diritti umani come la pace e l’ambiente, che costituiscono il perno per ogni percorso educativo, istruttivo e formativo, come indicano i tanti documenti internazionali suggellati anche dal nostro Paese. La diffusione di questo importante libro enciclopedico è anche finalizzata al finanziamento della costruzione di un pozzo per l’acqua potabile in Africa in rapporto ad altre esperienze simili.
Il libro si apre con una frase di Albert Einstein: “Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”. Con questa citazione l’autore pone l’accento sulla grave piaga dell’indifferenza generale rispetto a tutto l’orrore che circonda l’umanità, dalla guerra, alla violenza strutturale, alla violenza sui migranti e sui più fragili della terra. E ancora l’indifferenza rispetto alla disuguaglianza sociale globale, ai cambiamenti climatici e all’attività militare che trova la sua massima espressione e che si può trasformare in guerra nucleare anche solo per errore.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento