4 Ott 2022

Festival Antispecista ed Ecologista: il primo grande evento intersezionale che parla di diritti e sostenibilità

Scritto da: Francesco Bevilacqua

Sarà il rifugio Hope per animali salvati dallo sfruttamento a ospitare il primo Festival Antispecista ed Ecologista in Italia. Un momento di confronto fra realtà e singole persone che si occupano di diritti, sostenibilità e buone pratiche, con l'obiettivo di favorire una contaminazione reciproca e diffusa.

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Viterbo, Lazio - Antispecismo, diritti delle minoranze, attivismo ambientale, buone pratiche quotidiane, transfemminismo, ecologia e molto altro. Cos’hanno in comune tutti questi ambiti, alcuni dei quali a prima vista potrebbero sembrare slegati fra loro? Molto più di quanto possiamo immaginare, in verità. Creare sinergie e collegamenti – non solo ideali, ma anche pratici – è l’obiettivo del Festival Antispecista ed Ecologista, il primo in Italia, che si terrà il prossimo fine settimana.

«Uno degli obiettivi principali è riunire tutta la rete dei santuari animali e dell’associazionismo che si occupa dei diritti degli animali domestici e da reddito, ma anche il mondo delle realtà che parlano di diritti e liberazione animale», afferma Alice Pomiato, in arte Aliceful, nostra amica e collaboratrice, che terrà un discorso introduttivo e parteciperà ad alcuni dei panel inseriti nel ricchissimo programma di questa tre giorni.

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A lanciare e realizzare l’idea è stata Arete media, un’organizzazione nata con lo scopo di fare informazione etica, creare un luogo accessibile da tutti in cui trovare il proprio argomento trattato. «Questa realtà – osserva Alice – è nata in occasione del festival stesso e sarà interessante vedere come si evolverà dopo questo primo momento di incontro e confronto».

Dicevamo del programma e degli ospiti che animeranno le tre giornate del Festival Antispecista ed Ecologista – 7, 8 e 9 ottobre – in cui si alterneranno tantissimi tipi di eventi, dai dibattiti ai concerti, dalle degustazioni agli show cooking. «Tanti e variegati i nomi presenti, a partire dal filosofo australiano Peter Singer, che ha coniato il termine “antispecismo”, fino a molti altri esponenti dell’antispecismo politico italiano, che si occupano da anni di questo tema».

Questo è il primo vero festival a chiamare a raccolta tante realtà e ad affrontare tanti temi nello stesso momento

Da Sea Sheperd a Sfusitalia, sono diverse le realtà di cui abbiamo parlato sulle pagine di Italia Che Cambia che saranno presenti, senza dimenticare Make You Greener, fra i sostenitori della serie di eventi con cui abbiamo recentemente celebrato il nostro decennale. Non mancheranno grandi reti del mondo della sostenibilità, dai Fridays for Future alla LAV, anche se particolarmente significativa è la rappresentanza di una categoria emergente.

«Fra i tanti invitati ci sono diversi content creator – spiega Alice – che si occupano di veganismo, sostenibilità, alimentazione e molto altro. Uno degli obiettivi del Festival Antispecista ed Ecologista infatti è fare divulgazione, attirando persone estranee rispetto a questi argomenti e introdurle a questo mondo con degustazioni di cibo vegano, show cooking, vendita diretta di prodotti, dibattiti e convegni».

Anche l’eterogeneità dei temi trattati, come dicevamo in apertura, è una caratteristica distintiva del Festival: «Si è voluto mettere insieme un panorama molto variegato per unire le sfumature mainstream e moderate con l’attivismo più radicale». Ampio spazio verrà riservato anche a clima e lotta intersezionale, diritti delle minoranze, tematiche di genere, disabilità e altro, perché tutte queste battaglie hanno molto in comune e unire le forze può essere il segreto per l’affermazione diffusa di questi valori.

festival alice
Alice Pomiato

Sarà un momento cruciale dunque per la convergenza di tante anime e tante forze. Lo scopo? Unirsi. «Negli anni scorsi non sono mancati incontri, piccoli eventi, convegni e momenti di confronto – ricorda Alice –, ma questo è il primo vero festival a chiamare a raccolta tante realtà e ad affrontare tanti temi nello stesso momento, con un approccio così marcatamente intersezionale».

Infine, è significativo sottolineare i criteri con cui è stata scelta la location della kermesse: «Il Festival Antispecista ed Ecologista si terrà presso il rifugio Hope, che ospita animali da reddito salvati dallo sfruttamento e dall’uccisione. È stato scelto questo luogo non solo per la sua bellezza, ma anche per mostrare a quante più persone possibile gli animali possono vivere in modo diverso e che essi non sono macchine da sfruttare».

Per saperne di più, consultare il programma e iscriverti clicca qui.

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