Quanto vale una maglietta, un hamburger o il denaro? Un ciclo di incontri sul costo della vita
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Torino - Cosa significa riconoscere il costo delle cose tangibili e intangibili che ogni giorno rendono possibile la nostra vita? Ad esempio, qual è il costo di un hamburger, di una maglietta oppure il costo del denaro, delle relazioni, del lavoro, della natura o della giustizia? E che impatto ha questo costo sulla nostra società e sulle persone?
Ormai sempre più frequentemente sentiamo parlare di caro vita, un tema reso ancora più attuale dagli eventi di questi mesi. Eppure dovremmo fermarci un attimo a riflettere su quanto costi effettivamente la vita. Ovviamente la nostra vita, quella degli altri, quella del pianeta. A partire dal trittico “costo, valore, prezzo”, a Torino Mercato Circolare ha pensato un ciclo di incontri gratuito dal nome Il costo della vita, che intende aprire una riflessione pubblica sulla necessità di avviare nuove metriche del valore, tra cambiamento climatico e giustizia sociale.
QUANTO COSTA LA NOSTRA VITA? DIECI INCONTRI PENSATI PER I GIOVANI
Per rispondere a questi e tanti altri interrogativi, la rassegna si snoda attraverso dieci incontri tematici che si interrogano di volta in volta sui costi della nostra vita: come dicevamo prima, dal costo del cibo e dei vestiti al costo del denaro, delle relazioni al lavoro, della tecnologia alla natura e alla giustizia. Obiettivo della rassegna è ragionare, in forma laboratoriale, su possibili nuove narrazioni ecosistemiche e quindi su nuove azioni collettive, politiche e personali che possiamo attivare.
Il progetto si rivolge in particolare a giovani universitari, universitarie, a studenti e studentesse all’ultimo anno delle superiori con l’obiettivo, partecipando ai dieci gli incontri, di costruire e consolidare un vero e proprio gruppo di lavoro (per un massimo di 30 partecipanti) su questi temi. L’esperienza offerta si snoda attraverso dieci incontri tematici tra ottobre 2022 e febbraio 2023 che si svolgeranno tra il Centro Teologico di Corso Stati Uniti 11H (che ospiterà i primi cinque incontri) e il coworking Poliedro di corso Matteotti 11 (dove si terranno gli ultimi cinque).
PERCHÈ UNA RASSEGNA SU QUESTI TEMI?
In passato vi abbiamo già parlato di Mercato Circolare: è una startup innovativa a vocazione sociale e società benefit nata, nel 2018 per mettere in collegamento imprese, prodotti, eventi circolari e cittadini e per fare divulgazione, formazione e consulenza sui temi legati all’economia circolare. A settembre 2020 ha lanciato la prima App che mette in connessione utenti e realtà che pensano e operano secondo i principi dell’economia circolare.
Come racconta Nadia Lambiase, Ceo e fondatrice di Mercato Circolare, «quello di cui c’è assoluta urgenza oggi giorno è l’attivazione di un dibattito pubblico attorno ai limiti morali dei mercati, per poter ragionare collettivamente su come valutare i beni sociali, relazionali e naturali a cui diamo un prezzo».
Il Ciclo di incontri nasce dall’incontro tra Mercato Circolare e il Centro Teologico dei Gesuiti della città di Torino. L’idea è venuta a padre Guido Bertagna, chiamato a rilanciare il Centro quale luogo e strumento di incontro, confronto e arricchimento reciproco per i giovani della città e dopo aver ascoltato la discussione della tesi di dottorato di Nadia Lambiase, dottoressa di ricerca in Innovation for the circular economy.
Come spiega Guido Bertagna, «questa proposta si rivolge in particolare ai giovani, nell’intento di offrire loro e vivere con loro uno spazio di ricerca, acquisire strumenti per capire le connessioni e le distanze tra il costo e il valore delle cose della vita e, in definitiva, della vita stessa». Comprendere dunque il mondo, le sue leggi e allo stesso tempo cosa davvero stabilisce il valore della vita: il gruppo di giovani che si creerà potrà farlo attraverso un confronto con esperti e docenti di economia, sociologia, diritto, architettura per acquisire maggiore consapevolezza su cosa davvero stabilisce il valore della vita».
EDUCARE A UN CAMBIAMENTO CULTURALE
Il percorso vuole quindi essere uno strumento per ripensare i nostri stili di vita personali verso un cambiamento di paradigma che guardi a un modello sostenibile e inclusivo. Racconta Alessandro Svaluto Ferro, direttore dell’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Torino: «Sosteniamo e promuoviamo questo percorso in quanto siamo convinti che si debba ripartire dall’educazione delle coscienze per contribuire ad un cambiamento culturale quanto mai necessario e urgente per prendersi cura, consapevolmente, della casa comune».
Fin da subito il Centro Teologico e Mercato Circolare hanno inteso costruire questa esperienza in forma collaborativa con tante e diverse realtà del territorio. Così la proposta si è arricchita della collaborazione del Coworking Poliedro, dei soci e delle socie del Git Torino Aosta di Banca Etica, di Frida Unito, del Centro Studi Argo, dell’Associazione di Animazione Interculturale Asai, dei Fridays For Future Torino, dell’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro e della Pastorale Universitaria.
«È indispensabile oggi prendere coscienza del fatto che il prezzo è cosa ben diversa dal costo», sostiene Isabella Brianza di “La tela della diocesi”, che anima gli appuntamenti del coworking Poliedro. «Spesso, senza neanche accorgercene, ci illudiamo che prezzi bassi ci consentano un accesso illimitato a beni e servizi. Questo percorso ci aiuterà a comprendere la differenza ulteriore tra costo e valore, sperando di renderci tutti più attivi a difendere quest’ultimo, soprattutto perché toccano l’uomo e l’ambiente».
Tutti gli appuntamenti sono gratuiti previa registrazione al seguente link.
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