Barbaciiu: ecco il nuovo modello di turismo ecologico e sostenibile della Liguria
Seguici su:
Savona - Bioedilizia. Ne abbiamo parlato molto tra le pagine di Italia che Cambia (qui il racconto di Io rifaccio casa così), ma le protagoniste erano sempre abitazioni private che venivano costruite o ristrutturate con progettazione e realizzazione etiche ed ecologiche. E se il passo successivo fosse quello delle imprese? Come ben noto, il settore più redditizio, sviluppato e diffuso in Liguria è quello del turismo e quindi ho trovato particolarmente interessante scoprire una struttura in quest’area di business che va in questa direzione.
Si chiama Barbaciiu e si trova a Pietra Ligure: immerso in un contesto residenziale questa struttura ricettiva ha aperto le porte a dicembre 2021 e da allora ha ospitato al suo interno famiglie, coppie, lavoratori, italiani e stranieri, pensionati e bambini, sportivi e non: tutti attratti da questa dimensione nuova ed inaspettata rispetto alle alternative meno innovative e sostenibili con cui si confronta.
A ricevermi e a farmi da guida durante la mia visita è Stefano De Palo, che dopo aver studiato Scienze internazionali e diplomatiche ha lasciato il lavoro che aveva nell’accoglienza di migranti per dedicarsi all’attività imprenditoriale nascente, insieme alla mamma e allo zio. «Quando insieme alla mia famiglia ho deciso di investire su una struttura turistica — mi racconta Stefano — abbiamo subito pensato di realizzarla nel terreno di proprietà a Pietra Ligure, ma non volevamo fare l’ennesima colata di cemento e così abbiamo optato felicemente per la bioedilizia».
FACCIAMOLO MA IN BIOEDILIZIA!
Se è pur vero che di bioedilizia si parla molto, lo è anche che a realizzarla davvero sono in pochi. «La mia famiglia ha sempre avuto una certa sensibilità verso i mondi dell’ambientalismo, del volontariato, del terzo settore e della finanza etica. Partivamo quindi da una consapevolezza maggiore e dalla volontà di avere un basso impatto ambientale e non solo. Così ci siamo fatti consigliare sulle possibili soluzioni esistenti ad oggi sul mercato per limitare il più possibile la quantità di materiali utilizzati, avendo però resa, resistenza e tenuta adeguate».
La struttura principale dello stabile è stata creata in legno attraverso dei pannelli di Xlam, composti da strati incrociati e incollati tra loro. Ciò ha permesso di costruire in tempi più rapidi, ma soprattutto di avere un impatto ambientale che fosse il più basso possibile. Il riscaldamento e raffrescamento delle stanze e delle zone condivise vengono generati attraverso le pompe di calore, a loro volta alimentate da un impianto fotovoltaico di 20 kW. Inoltre è stato installato un impianto di solare termico, per la produzione di acqua calda sanitaria.
Parallelamente è stata fatta un’analisi di mercato, grazie all’esperienza decennale dello zio nel settore alberghiero, per capire come riuscire a proporre la propria offerta turistica ai potenziali futuri ospiti: l’intuizione familiare ha avuto così conferma che molte persone fossero già pronte a comprendere e apprezzare le scelte innovative – per la Liguria – portate avanti da Barbaciiu.
LA PRIMA STAGIONE ESTIVA
«Dopo due anni di incertezze e paure quest’anno molti turisti stranieri sono tornati a trascorrere le loro vacanze in Italia e in Liguria. Seppur dispiaciuti per i ritardi che il cantiere ha avuto, abbiamo avuto un inizio di attività intenso e con un avvio facile. Ci siamo accorti sin da subito che giorno dopo giorno incontravamo e ci prendevamo cura di persone e non di clienti».
Il legame umano è stato al centro del lavoro del team di Barbaciiu: «Non so se sia il luogo che stimola un rapporto più sincero o il modo in cui abbiamo strutturato l’accoglienza, ma abbiamo trovato tutte persone educate e gentili, che avevano voglia di ascoltare la nostra storia e di condividere la loro. E di questo ne siamo davvero molto felici: progettiamo gli anni futuri con una prima esperienza molto positiva e nutriente di speranze per il futuro di questo luogo».
La struttura è composta da sei camere matrimoniali e sei appartamenti bilocali e può quindi soddisfare le esigenze sia di famiglie o gruppi in vacanza, che di coppie che cercano tranquillità e intimità. Negli ultimi mesi inoltre Barbaciiu si è aperta anche ai bikers e ai climbers, creando anche una bike room per andare incontro alle loro esigenze.
L’ARTE È DI CASA
Stefano mi racconta che, sia in fase di progettazione che in fase di allestimento, un ruolo decisivo l’ha avuto la zia Silvia Rossetto, insegnante di storia dell’arte e anima artistica della famiglia. La struttura principale infatti era stata inizialmente disegnata cubica, ma lei è intervenuta proponendo invece di sostituire la linearità con una forma più aggraziata agli occhi.
Oggi il complesso di Barbaciiu appare così a più livelli e con elementi interni ed esterni che sono caratteristici dei borghi liguri, riuscendo a essere totalmente inseriti nel contesto circostante in modo piacevole e naturale. Ma il tocco dell’artista è possibile ammirarlo anche all’interno delle camere, dove ho potuto apprezzare con i miei occhi lampadari costruiti con legni di recupero, quadri con dettagli architettonici delle cittadine limitrofe e soprattutto dei lavandini decorati unici.
Me ne vado con il sorriso: il luogo possiede quella serenità e vuoto che solo gli ambienti nuovi trasmettono, i quali – liberi dalle pesantezze del passato – possono donare alla mente quella pace e lucidità tanto cercate. Ho incontrato e conosciuto persone vere, che credono davvero in ciò che fanno e ci stanno provando mettendosi in gioco in prima persona. Sono convinta che a Barbaciiu non manchi davvero nulla per poter essere un nuovo modello per un turismo più ecologico, etico, sano e sostenibile in una Liguria che pare ancora lontana da tutto ciò.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento