Alpe Pianello, sul lago Maggiore un ecovillaggio per costruire una comunità accogliente e consapevole
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Varese, Lombardia - Questo ecovillaggio nasce al termine di un lungo viaggio per Europa, Asia e Centro America, dopo l’incontro con tante comunità, scuole alternative e altri ecovillaggi. Phil e Chanty e i due figli, originari di Lugano, avevano fatto del nomadismo la loro nuova vita, al punto da compiere il grande passo di lasciare casa e lavoro per continuare in maniera definitiva le loro avventure.
Un paio d’anni fa però, si presentò per la coppia l’occasione giusta per dedicare tempo e qualità diversa alla crescita dei figli, al lavoro su sé stessi e al ritorno in natura, tutti elementi che sono oggi alla base del nuovo ecovillaggio. Dopo tanti mesi di vagabondaggio in loro maturò l’idea di fermarsi, costruire una comunità e portare le lunghe esperienze di viaggio in un luogo dove condividere con altri quello che avevano vissuto.
Nel 2020, mentre si trovavano in Australia, arrivò la proposta di rilevare l’Alpe Pianello, che diede corpo a quell’idea che da tempo cresceva in loro. Phil e Chanty tornarono così da dove erano partiti e fondarono un ecovillaggio. L’Alpe Pianello si trova sul Lago Maggiore a 900 metri di altitudine. L’ultimo centro abitato prima di giungere qua è Dumenza, un piccolo paese in provincia di Varese alle pendici del Monte Lema, non distante dal confine tra Lombardia e Svizzera.
L’Alpe Pianello nacque come rifugio e nel corso degli anni prima si trasformò in colonia estiva, poi accolse una comunità di seguaci di Osho. Gli edifici rappresentano solo una piccola parte dei 20.000 metri quadrati che compongono l’ecovillaggio: la natura regna incontrastata, con un piccolo bosco e un ampio prato ideale per attività all’aperto, che oggi la comunità utilizza per eventi ed incontri.
Una delle parti più spettacolari è quella adibita a orto perché affaccia sul Lago Maggiore. Proprio dall’orto inizia il nostro tour dell’Alpe Pianello. Phil ci racconta la nascita di questo orto comunitario, coltivato e gestito secondo il metodo ispirato a Fukuoka, definito anche agricoltura del non fare. Questa tecnica consiste nel coprire il terreno con una pacciamatura di fieno, che permette un grande risparmio di acqua e la non lavorazione della terra. Sul sito del progetto si trovano informazioni più dettagliate.
Phil ci accompagna poi all’interno dello stabile, che accoglierà le future famiglie dell’ecovillaggio. Al momento può fornire 50 posti letto, ha un ampio refettorio, una cucina professionale, una bar con una sala ballo… non manca veramente nulla! La comunità dell’ecovillaggio è nata intorno alla famiglia di Phil e Chanty e oggi ospita altri due abitanti, ma attorno all’Alpe Pianello ruotano stabilmente circa una ventina di persone, che partecipano attivamente alle attività e alla trasformazione dell’ecovillaggio.
Ci mettiamo a tavola e cuciniamo con i prodotti del loro orto. Mentre pranziamo abbiamo l’occasione per parlare dei primi passi di questo progetto, di visione e di futuro. Siamo sempre con Phil e si aggiunge Andrea, il primo dei nuovi abitanti, che da tempo ha deciso di vivere in comunità. «Abbiamo pensato di definire questo ecovillaggio come luogo di cura dell’anima, perché vorremmo fosse un posto dove le persone possono venire e stare con loro stesse, godendosi la natura e l’energia di questo luogo».
«Quello che facciamo ha forse qualcosa di nuovo ma ha sicuramente qualcosa di vecchio – continuano Phil e Dario –, attraverso l’ecovillaggio vogliamo infatti tornare a sperimentare collettivamente soluzioni ai problemi grandi e piccoli della vita, la costruzione di uno stile di vita sostenibile, interrogandoci su quali siano i valori fondamentali degli esseri umani e del mondo in cui siamo ospiti, ripristinando la vita di comunità. La comunità per noi è un acceleratore di tutti i processi, siamo sicuri che questo posto si riempirà di belle anime, come quelle incontrate nei nostri viaggi».
L’Alpe Pianello è un luogo ricchissimo di attività, residenze, laboratori. La comunità è tutta da costruire, ma Phil ci dice di vederla già! «Stiamo lavorando per l’ottenimento dell’autosufficienza alimentare, quella energetica, quella economica e quella personale. Siamo solo all’inizio di questo viaggio ma ci sono già tantissimi segnali positivi… in primis la risposta di chi partecipa alle nostre attività e di chi sta contribuendo a trasformare questo luogo in una grande comunità».
Sul sito si possono leggere dettagli della vision e della mission del progetto e, non meno importante, una serie di articoli che raccontano gli sviluppi dell’ecovillaggio. L’Alpe Pianello propone costantemente attività e saltuariamente degli open day per spiegare e raccontare il progetto dell’ecovillaggio. Per andarli a trovare, avere più informazioni o rimanere aggiornati potete scrivere a ecopianello@gmail.com, iscrivendosi eventualmente anche alla newsletter.
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