Flylillo: ecco come due amici abbattono le barriere e favoriscono l’inclusione nel mondo del gaming
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Era un caldo pomeriggio d’estate del 2002, ero sul divano e guardavo un mio amichetto giocare alla Play Station ed ero totalmente catturata dalla bellezza e dalla magia di poter attraversare mille mondi diversi pur stando seduti sul divano. Ricordo che spesso pensavo: «Wow, adoro le consolle! Così posso anch’io correre e saltare».
Subito dopo questa botta d’entusiasmo tipica dei dieci anni però, ecco che si faceva largo un pensiero più realistico che si faceva prepotentemente largo nella mia testa: «Come faccio ad utilizzare il joystick così velocemente con le mie difficoltà? Ci vorrebbe un joystick fatto appositamente per me e per tutti i bimbi che mi somigliano…».
Ed eccoci qui, vent’anni dopo. Quando ho ricevuto la segnalazione per la realizzazione di questo pezzo mi sono illuminata totalmente e fra poco capirete il perché. Ho voluto iniziare a raccontarvi questa nuova storia di fine estate per ThisAbilità facendo un tuffo “a bomba” dentro un aneddoto del mio passato perché vi parlerò di una storia che ha a che fare proprio con il mondo del gaming. Il protagonista è Flylillo.
Flylillo è un progetto innovativo e unico nel suo genere nel nostro bel paese che si occupa di abbattere tutti quegli ostacoli che potrebbero intercorrere tra le persone con disabilità e il gioco virtuale. È nato dall’idea di Jalil (Lillo) – ventottenne e persona con disabilità, appassionato di simulatori di volo – e da Roberto, trentottenne e persona senza disabilità, appassionato del controllo del traffico aereo e anche lui del volo.
Lillo e Roberto si sono incontrati online durante una sessione di volo multiplayer e da quel momento, conoscendosi sempre meglio, hanno deciso di mettere in campo le loro passioni, i loro vissuti e il loro rapporto, che stava crescendo e si stava consolidando, unendo il tutto con il mondo delle tecnologie per dare vita a una semplice e grande idea: dare la possibilità anche ad altre persone con disabilità di entrare nel mondo del gioco, creare una community ed essere un punto di riferimento per trovare delle soluzioni che possano mettere nelle stesse condizioni di gioco anche chi ha delle difficoltà di coordinazione e di movimento.
Lillo, ad esempio, utilizza un setting composto da sensori a pressione e software dedicati a rendere accessibile le simulazioni di volo con dei sistemi che non sono nati appositamente per questo, ma sono diventati ausili – che sono stati diligentemente e pazientemente riprogrammati e rimessi in gioco – a favore della sua passione per il gioco.
Quando e com’è nata la passione di Lillo per i videogiochi?
Lillo ha iniziato a giocare sul computer su FS98 intorno al 2000 quando era ancora molto piccolo, inizialmente con l’ aiuto di suo fratello per mancanza di sistemi per disabili. Successivamente dal 2004 ha iniziato a giocare lui direttamente usando vari ausili che nel corso del tempo aveva trovato e provato.
Per quale motivo, secondo voi, il mondo del gaming – che è tecnologia in evoluzione – offre pochissime proposte per le persone con disabilità?
Semplicemente per assenza di mercato e di domanda. Le persone con disabilità sono spesso sole o in piccoli gruppi e noi di FlyLillo, insieme alla community internazionale che stiamo coltivando, cercheremo di creare un nuovo pubblico e di conseguenza “domanda” a cui speriamo di poter dare o trovare “risposte” partendo dal mercato stesso.
Le collaborazioni che state portando avanti con importanti aziende del settore vi hanno dato qualche risposta in merito?
Le aziende con cui collaboriamo e collaboreremo sono tutte realtà che sposano il progetto e il cambiamento che stiamo portando avanti. Ovviamente tali collaborazioni vengono fatte perché le aziende stesse hanno interesse a investire in quel campo attraverso la nostra community.
Abbattere le barriere significa offrire a tutti le stesse possibilità rispetto all’ambiente circostante. Secondo voi di Flylillo il mondo del gaming e il virtuale possono incentivare l’abbattimento delle barriere architettoniche anche nel mondo reale?
La psicologia di inclusione basata sul mondo del web è la stessa del mondo reale e speriamo che l’intelligenza delle persone rimanga la stessa dentro e fuori dal mondo virtuale. Devo comunque dire che la maggior parte dei contributi all’abbattimento delle barriere arriva da ragazzi molto giovani e questo ci fa ben sperare per un discorso di inclusione definitiva in futuro.
Avreste delle proposte che si potrebbero attuare nel quotidiano?
Flylillo può contare su tecnici e ingegneri da tutto il mondo che lavorano con noi individualmente o con la propria società, ascoltiamo le esigenze dei nostri ragazzi e proponiamo soluzioni anche per uso quotidiano, domestico e non.
Parliamo di domotica: per aiutare le persone con disabilità avete già delle proposte in cantiere?
Ecodom, azienda nostra partner di ricerca, è specializzata nella domotica e nelle tecnologie per la casa; particolare attenzione e dedizione sono rivolte al lato disabilità, non per altro è stata vincitrice del premio Miglior Progetto Sociale del 2021. La loro tecnologia aiuta e migliora lo stato di vita di una persona disabile in casa, mettendo a disposizione automatismi che io stesso non pensavo esistessero.
Quali novità e progetti ci saranno in arrivo?
Tante novità arriveranno nei prossimi mesi: a settembre diventeremo probabilmente una Onlus per permetterci di continuare le attività di sensibilizzazione di Flylillo. Non voglio dire di più per lasciare la sorpresa ai nostri membri, ma posso svelare che continuiamo a lavorare con Microsoft e con il dipartimento Xbox. Abbiamo ricevuto anche delle richieste di collaborazione con altri big brand, ma vi rimando ai nostri social per ulteriori news e aggiornamenti futuri.
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