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Torino - Prendi una strada, magari proprio quella via che passa sotto casa tua. Mettici uno o più tavoli e allestiscili con piatti, posate e soprattutto del buon cibo. Aggiungi poi le sedie – se possibile, più sono e meglio è – senza far mancare qualche festone che, appeso da un lato all’altro della strada, rende tutto più colorato. Non dimenticarti di portare dei giochi da tavola, delle bolle di sapone, della musica o qualsiasi altra cosa che possa strappare un sorriso. Poi siediti e rimani in attesa, perché la festa sta per iniziare.
Ma quale festa? Ovvio, la Festa dei Vicini, che ogni anno nel mese di settembre risveglia il cuore pulsante dei quartieri e fa riunire vicini di casa che troppo poco spesso trascorrono del tempo insieme. Che sia una strada, una piazza o un orto urbano, la festa dei vicini sarà sempre un successo: questo perché la sua missione è riavvicinare le distanze e contrastare il senso di solitudine attraverso occasioni di convivialità.
LE ORIGINI DELLA FESTA DEI VICINI
L’iniziativa nasce a Parigi nel 1999, dove viene organizzata per la prima volta la Fête des Voisins. L’idea è di Atanase Périfan, cittadino che qualche anno prima e insieme a un gruppo di amici crea l’associazione Paris d’amis nel 17° arrondissement, per rafforzare i legami locali e combattere l’isolamento. Nel tempo l’associazione porta avanti numerosi progetti e si fa portavoce di un’iniziativa che presto si diffonderà in tutto il mondo.
A partire da quell’anno, in seguito al successo ottenuto in tutta la Francia, l’evento assume una rilevanza europea e dal 2004 diventa la Festa Europea del Vicinato, lo European Neighbours’ Day, registrando una spontanea e sempre crescente partecipazione. Da quel lontano 1999, di anno in anno, questo giorno di festa ha continuato a crescere e oggi è celebrato in tutto il mondo da milioni di persone. Si contano infatti circa 1450 città partner che vedono protagoniste associazioni e organizzazioni abitative che partecipano in oltre 49 Paesi con più di 30 milioni di cittadini coinvolti.
La sua missione è riavvicinare le distanze e contrastare il senso di solitudine attraverso occasioni di convivialità
LA FESTA DEI VICINI A TORINO: PARTIRE DAL VICINATO PER CREARE COMUNITÀ
Dopo una pausa di due anni dettata dalla pandemia, anche a Torino ritorna la Festa dei Vicini: la città aveva aderito alla manifestazione nel 2006, condividendo la volontà di promuovere rapporti di prossimità e solidarietà per contrastare l’individualismo e l’isolamento. Con il passare del tempo ha cercato di estendere il concetto di vicinato, fra i condòmini, a quello più ampio di “vicinanza”, per rafforzare il senso di comunità fra le persone che vivono nei quartieri torinesi.
La Festa dei Vicini, patrocinata dalla Città attraverso le Circoscrizioni, tradizionalmente viene promossa nei cortili degli insediamenti di edilizia residenziale pubblica, in quelli privati, nelle piazze e nelle strade della città che hanno assunto il ruolo di luoghi di aggregazione: invita i vicini di casa e, più in generale, tutti i cittadini a organizzare un momento di festa per conoscersi e stare insieme, rafforzare il senso di comunità e di mutuo aiuto.
Partner dell’iniziativa, con scopo di contrastare l’isolamento e promuovere integrazione e coesione sociale nei quartieri di edilizia pubblica, saranno anche Federcasa Piemonte, associazione delle Atc piemontesi e l’Atc del Piemonte Centrale, che si impegnano a stimolare la partecipazione dei residenti delle case popolari supportandoli per la buona riuscita dell’evento.
Quest’anno la festa si svolgerà sabato 10 e domenica 11 settembre. Tra i vari eventi c’è Via Baltea 3 che grazie alle realtà che fanno parte del suo network organizza la sua Festa dei vicini alla Pedonale, trasformando la strada prospicente all’ingresso in un lido colorato con tanto di sdraio, ombrelloni e giochi per grandi e piccini. Alla giornata parteciperà anche il gruppo di commercianti, artigiani e professionisti del quartiere Barca che invita i cittadini e le cittadine a unirsi ai festeggiamenti portando qualcosa da bere o da mangiare da condividere con i partecipanti e non facendo mancare attività, tra momenti dedicati alla cultura e danze. Chiunque vorrà partecipare potrà portare da bere e da mangiare, oltre che tanta allegria e voglia di stare insieme!
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