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Palermo - Vi ricordate del primo evento di Sicilia che Cambia a Pergusa? In una giornata freddissima di fine febbraio di due anni fa ci siamo incontrati con una sessantina di persone – contadini, permacultori, studenti, giovani e meno giovani – provenienti letteralmente da ogni angolo della Sicilia per conoscerci e costruire insieme il cambiamento.
Da quell’incontro ricco di emozioni e di entusiasmo – e anche di timore per l’arrivo di un lockdown che ci avrebbe costretti a casa per diverse settimane – Valeria Marino e Fabrizio Giacalone di Palma Nana sono usciti con un pensiero comune che suonava più o meno così: ”La mappa di Sicilia che Cambia è costellata da tante delle realtà che noi tocchiamo durante i nostri tour e che ci mostrano un volto diverso della Sicilia, in grado di attirare qui un’economia equa e sostenibile. Come possiamo trasformare questa evidenza in un progetto comune?”.
ALLA SCOPERTA DI UNA SICILIA IN CAMBIAMENTO
Da questo interrogativo è nata l’idea di incrociare i nostri itinerari in una proposta di viaggio che permetterà a chi vorrà unirsi a noi di esplorare la Sicilia meno conosciuta fatta di storie coraggiose, sogni e idee che sono diventate progetti rivoluzionari. Visiteremo ecomusei e rioni abbandonati dove si nascondono orti urbani, fattorie didattiche e spazi ricreativi, laboratori dolciari gestiti da detenuti, comitati che promuovono un’economia virtuosa libera dalla mafia.
Scopriremo insieme come nascono e si evolvono imprese sociali e progetti di integrazione che stanno ridisegnando il volto della città. Usciremo dai tracciati battuti dal turismo di massa per conoscere dal vivo e lasciarvi ispirare dalle storie di profonda bellezza che in questi anni hanno animato le pagine del nostro giornale. A fare da ciceroni saremo io ed Elisa Cutuli di Sicilia che Cambia, accompagnate da Palma Nana, una cooperativa che dal 1983 si occupa di educazione ambientale e di turismo responsabile.
PRIMA TAPPA: PALERMO CHE CAMBIA
La prima tappa ci porterà per tre giorni alla scoperta della Palermo che Cambia. Tra vicoli, piazze e cortili nascosti di Ballarò incontreremo Moltivolti, un ristorante, un coworking, ma soprattutto un’impresa sociale che, partendo dalla cucina e dagli spazi condivisi, ha creato a Palermo lavoro, integrazione e valore. Ascolteremo la voce dei suoi fondatori e di Libera Palermo, che ha lì la sua sede, per esplorare alcuni dei progetti che stanno realizzando in Sicilia.
A pochi passi, nel chiostro nascosto dell’ex convento seicentesco dei frati Minori Cappuccini, tra piante mediterranee, ciottoli bianchi e arredi in legno, la cooperativa sociale Cotti in Fragranza ha realizzato il suo bistrot, gestito e condotto dai detenuti del carcere Malaspina. Attraverso i loro racconti capiremo come si può avviare un percorso virtuoso di economia carceraria.
Un salto all’Ecomuseo Mare Memoria Viva, dai più conosciuto come “ecomuseo del mare”, ci porterà a scoprire uno spazio culturale di comunità creato insieme agli abitanti delle borgate marinare. Una narrazione corale delle trasformazioni urbanistiche e sociali di Palermo dal dopoguerra a oggi attraverso testimonianze, storie, immagini e memorie legate al mare di città.
Nell’antico quartiere della Kalsa saremo accolti da Booq, una bibliofficina di quartiere in cui godere della compagnia di 10.000 volumi, ma anche un’officina delle cose dove prendere in prestito e riparare oggetti e utensili, mentre a poca distanza il Comitato Addiopizzo ci aprirà le porte della sua sede per raccontarci come si crea un’economia virtuosa e libera dalla mafia attraverso lo strumento del “consumo critico”.
Un viaggio per esplorare la Sicilia meno conosciuta fatta di storie coraggiose, sogni e idee che sono diventate progetti rivoluzionari
Il vecchio rione di Danisinni, sconosciuto persino a molti cittadini, sarà una delle ultime tappe del nostro tour. Naso all’insù per guardare i murales che padroneggiano i palazzi del quartiere, mentre tutti i nostri sensi saranno attivati dai profumi del grande orto urbano cresciuto sui terreni abbandonati, dai versi degli animali della fattoria didattica e dai colori sgargianti del grande tendone di circo di Circ’all.
Per finire faremo un’ultima tappa tra le stradine del centro storico per fare shopping etico e visitare le botteghe della rete Alab, un’associazione composta da circa 250 artisti e artigiani, che è riuscita a riqualificare il centro storico di Palermo attraverso un modello di commercio locale e sostenibile.
Siete già con la valigie in mano? Le date da segnare sono 7, 8 e 9 ottobre. I posti sono limitati, il nostro consiglio è di iscrivervi in fretta! Per info e iscrizioni mandate una mail a viaggisicilia@italiachecambia.org o visitate la pagina dedicata.
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