In che modo una banca può creare impatti sociali e ambientali positivi? Il caso di Banca Etica
Seguici su:
Cosa si intende per economia inclusiva e solidale? Come può l’economia accompagnare la ripresa delle nostre comunità dopo gli ultimi due complessi anni e un futuro alle porte alquanto nebuloso? Banca Etica è una banca cooperativa che finanzia progetti che generano impatti sociali e ambientali positivi, attraverso una selezione di iniziative economiche che migliorano le comunità e la vita delle persone.
Da più di vent’anni continua a crescere – mentre il numero delle banche si è ridotto del 50% – scegliendo un modello di governance partecipato e cooperativo che accompagna la ripresa delle comunità, degli spazi di aggregazione, di cultura e delle imprese con uno sguardo costante rivolto all’ambiente. Nel corso di questi anni Banca Etica ha valutato e monitorato l’impatto delle proprie attività di concessione di finanziamenti e delle altre forme di gestione e investimento dei risparmi di soci e clienti. Una politica trasparente che valuta aspetti economici e non.
Chi si identifica con i valori dell’equità, della trasparenza, della tutela dell’ambiente e dei diritti umani ed è consapevole del fatto che le attività bancarie e finanziarie possono fare la differenza a livello locale e globale, può contribuire alla costruzione di un mondo migliore e di una nuova economia partecipando attivamente alle attività di Banca Etica.
COME?
Diventando clienti e/o soci. In quest’ultimo caso si vive l’esperienza di finanza etica al 100% perché si diventa protagonisti del futuro della banca partecipando, ad esempio, alla votazione in assemblea, eleggendo gli organi sociali, votando il bilancio d’esercizio, partecipando attivamente insieme ad altre persone e promuovendo il confronto sulle scelte strategiche future, realizzando iniziative di finanza etica sul territorio.
Si possono vivere momenti di formazione e informazione esclusivi o collaborare con la struttura operativa della Banca, ad esempio diventando, dopo un percorso formativo, valutatori e valutatrici sociali. A questi benefici si sommano anche vantaggi economici che la banca offre in un’ottica di mutualità.
Diventare soci significa sottoscrivere quote di capitale sociale, ovvero di capitale finanziario. All’aumento del capitale sociale corrisponde una maggiore capacità di dare credito all’economia del bene comune promossa da Banca Etica e un maggiore indotto sostenibile. Più cresce il capitale sociale più si rafforza la natura cooperativa di Banca Etica che non raccoglie capitale sul mercato azionario ma tra persone, imprese e organizzazioni. 500 euro di capitale sociale, ad esempio, permettono a Banca Etica di erogare 7.500 € di nuovo credito verso organizzazioni e imprese le cui attività generano un impatto socio-ambientale.
Dal 1° agosto 2022 al 24 marzo 2023 è possibile diventare soci grazie a una nuova offerta. Le azioni di Banca Etica sono offerte al pubblico al prezzo unitario di € 61,00 (52,50 euro valore nominale più 8,50 € sovrapprezzo). Per chi non è già socio, il lotto minimo è di 5 azioni. Per favorire una maggiore adesione è attivo un meccanismo di cosiddetta bonus share: l’attribuzione gratuita di una azione ordinaria ogni n. 20 azioni ordinarie sottoscritte dall’investitore (o multipli di 20).
«Con questo piano di capitalizzazione puntiamo ad accogliere nuove persone e organizzazioni nella nostra base sociale e a rafforzare ancora il patrimonio anche grazie alle ulteriori sottoscrizioni di chi è già socia. Questo ci permetterà di far crescere ancora la nostra capacità di dare credito alle imprese sociali e green in Italia e Spagna», racconta la presidente di Banca Etica, Anna Fasano.
«Pandemia, guerre, cambiamenti climatici, diseguaglianze sono sfide che stanno mettendo alla prova la nostra società, ma stanno anche stimolando le persone e le organizzazioni verso nuove forme di cittadinanza attiva e consumo responsabile. Stiamo assistendo a una crescita straordinaria della consapevolezza sul ruolo che ha la finanza nel cambiare i modelli economici e nel dare vita a un’economia più sana, pulita e inclusiva. Diventare soci di Banca Etica o sottoscrivere ulteriore capitale sociale è uno dei modi per contribuire al cambiamento necessario».
CREDITO EROGATO NEL 2021
I prodotti e i servizi di Banca Etica offrono una completa operatività bancaria e sono costruiti per rispondere alle esigenze di organizzazioni, piccole e grandi associazioni, ONG, cooperative sociali, imprese responsabili e start up. Come si legge nel Report d’impatto che misura gli impatti sociali e ambientali del credito erogato nel 2021, Banca Etica ha stanziato 249 milioni di euro in crediti a organizzazioni e imprese che hanno contribuito a creare 5.911 nuovi posti di lavoro, a inserire 3.854 persone fragili nell’ambito lavorativo, a realizzare 3.026 eventi culturali, a coinvolgere 8.807 persone in corsi di istruzione/formazione.
I rifiuti riciclati e recuperati sono stati 1,2 milioni di tonnellate, 4.307 i migranti accolti, il 45% di prestiti erogati a favore di donne, il 27,8% di crediti green a organizzazioni e imprese, 40 gli impianti ad energia rinnovabile installati. Salute e qualità della vita (specie per i soggetti fragili), inclusione sociale e lavorativa, accesso alla casa, tutela dell’ambiente, istruzione e ricerca, sviluppo economico, umano e sociale, coesione sociale, tutela dei diritti, partecipazione, solidarietà e volontariato, cultura della legalità, cooperazione internazionale, cultura e sport.
Sono queste le aree di impatto in cui Banca Etica ha erogato credito nel 2021. Al primo posto l’area “sociale” con il quasi 60% del totale dell’anno. Oltre un quarto dei nuovi finanziamenti erogati ha un impatto positivo sull’ambiente che comprende agricoltura biologica e di prossimità, contrasto al cambiamento climatico, economia circolare e tutela dell’ambiente. L’area “collettività” rappresenta il 16,8% dei nuovi impieghi per complessivi 58 milioni di euro. Alle altre macroaree “internazionale” (accoglienza migranti, commercio equo e solidale, cooperazione internazionale e microfinanza internazionale) e “legalità e diritti” (diritti e legalità e microfinanza italiana e spagnola) sono dedicati rispettivamente il 12,4% e il 3,8%.
I territori a cui è stato concesso maggior credito sono stati il Nord-est con oltre 71 milioni di euro (28%) e il Centro con 54 milioni di euro (22% del totale). Al Mezzogiorno sono andati 49 milioni di Euro (quasi il 20%) e al Nord-Ovest oltre 35 milioni di Euro (il 14%). Infine oltre 39 milioni di euro (16%) sono stati concessi a organizzazioni in Spagna. Le 274 start up finanziate nel 2021 sono per quasi la metà società di capitali.
QUALCHE ESEMPIO
La cooperativa Pietra di Scarto a Cerignola riutilizza un bene confiscato alla criminalità organizzata e punta sull’inserimento lavorativo e l’inclusione sociale di persone che provengono da percorsi di giustizia, di dipendenze, di esclusione. Coltiva tre ettari di campagna producendo pomodori, olive e vino e gestisce dal 2021 un laboratorio di trasformazione che punta ad aggregare i piccoli agricoltori locali all’interno di una filiera equa e solidale del pomodoro.
A Palermo, Moltivolti opera a Ballarò, quartiere simbolo nel quale convivono 15 diverse comunità e si parlano ben 25 lingue. Ogni giorno promuove multiculturalità e offre occupazione tutelata, retribuita e svolta nel rispetto dei diritti delle persone, associando una parte profit. Pratica inoltre attività innovative di turismo responsabile, con i migranti in veste di guida, e riceve un pieno sostegno dalla comunità locale: dopo un recente incendio ha potuto riaprire rapidamente grazie ad un crowdfunding che ha superato ogni aspettativa di risposta.
A Treia Reuse, una start up marchigiana, oltre ad offrire servizi di recupero, gestione e riciclo degli scarti (detti “sfridi”) accumulati nella produzione calzaturiera e dei pneumatici, trasforma i rifiuti di gomma in materiale con la qualità iniziale. Il cliente può quindi riutilizzare la gomma così trattata (“devulcanizzata”) per generare nuovi pneumatici o nuove suole per scarpe.
Non tutti i finanziamenti sono uguali: il credito in Banca Etica genera un cambiamento positivo per le persone, l’ambiente e le comunità per contribuire a una società più giusta, inclusiva che rispetti le persone e gli ecosistemi, costruendo così nuovi modelli di sviluppo che leghino in modo armonico la sostenibilità economica sociale e ambientale.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento