3 Ago 2022

L’ultima accademia di Belle Arti attiva sulle Alpi che valorizza il territorio vigezzino

Scritto da: Lorena Di Maria

È nota come Valle dei Pittori, poiché è stata la terra natia di molti artisti e ispirazione per molti paesaggisti e ritrattisti: la Valle Vigezzo, nell’alto Piemonte, ospita la Scuola di Belle Arti di Santa Maria Maggiore, una scuola alpina di pittura unica nel suo genere che sta promuovendo la valle. Nei mesi estivi lo fa con una mostra che crea un ponte tra l’ottocento e il contemporaneo.

Salva nei preferiti

Verbania - Santa Maria Maggiore è un comune della provincia del Verbano-Cusio-Ossola. È il centro più importante della Val Vigezzo, situata nell’apice settentrionale del Piemonte, tra il Cantone Ticino e il Lago Maggiore. Proprio qui, nel suo centro storico che ha come sfondo le Alpi, si trova un elegante edificio ottocentesco che racchiude un vero e proprio tesoro artistico. Parliamo della Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini, l’unica accademia di Belle Arti oggi ancora attiva sulle Alpi, che è diventata dalla fine dell’ottocento il centro delle attività artistiche e intellettuali della Valle, nonché un modello unico in tutto l’arco alpino.

La Valle Vigezzo è anche conosciuta anche come la Valle dei Pittori: sin dal seicento ha ospitato e ispirato generazioni di artisti, ritrattisti e paesaggisti che hanno raccontato e illustrato questa valle e le sue bellezze. Proprio qui i giovani del posto potevano imparare l’arte del disegno nelle botteghe presenti nei diversi Comuni della vallata. Molti pittori poi emigravano all’estero per affinare le competenze o cercare fortuna, per poi tornare con nuove idee, tecniche e materiali provenienti da tutta Europa.

Mostra Val dOssola
L’ARTE, TRA PASSATO E PRESENTE

Oggi la valle ospita una mostra d’arte contemporanea: si chiama “Tra Ottocento Vigezzino e arte contemporanea” e si tratta di un percorso di ricerca trasversale organizzato da Collezione Poscio e Fondazione Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini, con l’obiettivo di instaurare un dialogo a più voci tra ottocento e contemporaneo, ovvero un ponte tra opere che appartengono a epoche diverse.

Sede della mostra è Casa De Rodis, palazzetto di origine medioevale che si trova in Piazza Mercato, nel cuore del centro storico della città di Domodossola. In questa mostra vallate, alpeggi e montagne dipinti en plein air si confrontano con polaroid, paesaggi scomposti e ricomposti fatti di circuiti e microchip, oltre che da immagini ottenute da raccolte di scatti satellitari. «Tutta l’arte –spiega il curatore partendo dalla celebre frase di Maurizio Nannucci – è stata contemporanea». Il nuovo non è solo il nostro, di nuovo, ma anche quello che era una volta e che oggi forse non riconosciamo più come tale.

Mostra Val dOssola1
UN PERCORSO CHE VALORIZZA IL TERRITORIO OSSOLANO

La mostra ha inaugurato sabato 2 luglio e proseguirà fino al 4 settembre: il percorso si inserisce all’interno di Val Vigezzo. La Valle dei Pittori, il bando “In Luce” sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo per raccontare e valorizzare le identità culturali dei luoghi. Una progettualità pluriennale legata alla valorizzazione del territorio ossolano e delle sue eccellenze artistiche, con al centro la pittura vigezzina e la valle dei pittori.

Il progetto, nel medio-lungo termine, intende instaurare un dialogo con la produzione contemporanea di opere d’arte e la ricerca culturale più attuale tramite residenze artistiche, organizzazioni di mostre, istituzione di borse di studio, ricerche d’archivio e progetti di rete in cui al momento sono coinvolti Fondazione Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini, Comune di Santa Maria Maggiore, Associazione Musei d’Ossola, Fondazione Ciolina, Collezione Poscio e Associazione Asilo Bianco APS.

Valorizzazione del territorio ossolano e delle sue eccellenze artistiche, con al centro la pittura vigezzina e la valle dei pittori

Un’ulteriore tappa è la Mountain Academy, un corso di tre giorni sulle Alpi per creare un taccuino d’artista. La quarta edizione si è tenuta il 22-23-24 luglio a Santa Maria Maggiore ed è stata condotta da Giulia Gentilcore e Irene Lupia, ideatrici della Tana dei Lupi Gentili, un laboratorio creativo in cui portano avanti la loro ricerca artistica.

Il corso è ormai uno degli appuntamenti fissi dell’estate di Santa Maria Maggiore e a partire dalle suggestioni e ispirazioni montane della valle, intende mettere alla prova i suoi partecipanti: li invita a sperimentare e scoprire tecniche e approcci diversi per dare un contributo all’arte che è parte integrante di questi luoghi.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Marika Camposano e il “silent reading”: la lettura come momento intimo di connessione con se stessi
Marika Camposano e il “silent reading”: la lettura come momento intimo di connessione con se stessi

Ad Acireale al via la 23° edizione di Magma, il festival internazionale di cinema breve
Ad Acireale al via la 23° edizione di Magma, il festival internazionale di cinema breve

In Sardegna non è Halloween, ma Is Animas, quando bambini e bambine chiedono doni per le anime
In Sardegna non è Halloween, ma Is Animas, quando bambini e bambine chiedono doni per le anime

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Cosa dice il nuovo codice della strada e che ricadute avrà sulla mobilità sostenibile – #1024

|

La biblioteca su due ruote KORABike regala storie in giro per le strade

|

Educare al biologico: serve più consapevolezza verso salute e ambiente

|

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

|

Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

|

La Robbia, il laboratorio sardo di tintura naturale che cuce tradizione e sostenibilità, dalla terra al tessuto

|

Nuove case: come devono essere per stare al passo con un mondo che cambia?

|

CereAMO: per mangiar bene dobbiamo “tornare indietro” di 80 anni

string(8) "piemonte"