5 Lug 2022

Hortus, l’orto urbano aeroponico che insegna a ridurre il consumo dell’acqua

Scritto da: Lorena Di Maria

Dal concetto di chilometro zero a quello di... centrimetro zero! A Moncalieri, e più precisamente al 45°Nord Entertainment Center, è nata Hortus, una piccola serra urbana che mostra a tutti e tutte i vantaggi della coltivazione aeroponica. In questo modo il progetto vuole coinvolgere le famiglie, per avvicinarle al concetto di filiera locale e di coltivazione in un orto urbano.

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Torino - Pensate a un metodo di coltivazione innovativo, che permette alle piante di svilupparsi fuori dal terreno e che utilizza pochissima acqua. Pensate a un orto urbano che ospita queste piante, dove coltivare diventa un’occasione di partecipazione. Pensate infine a uno spazio in città frequentato da famiglie che vi trascorrono il tempo libero e dove i bambini possono scoprire l’importanza della coltivazione “a centimetro zero”.

Tutto questo è Hortus, il nuovo orto urbano nato a Moncalieri all’interno del 45°Nord Entertainment Center. Un orto particolare e diverso dagli altri, grazie alla tecnologia brevettata da Agricooltur, azienda di Carmagnola (TO) che sta sperimentando pratiche virtuose e sostenibili di coltivazione, accessibili a tutti sotto molteplici aspetti: zero residui, meno consumo di acqua, meno concimi, meno trattamenti e alimentazione da energie rinnovabili.

Come ci racconta Luca Gamberoni, direttore del 45°Nord Entertainment Center, «il nostro è un centro commerciale, un luogo di aggregazione divenuto in questi anni una sorta di “piazza del paese” di Moncalieri, a fianco del centro storico. In questi due anni di pandemia abbiamo patito molto e siamo felici di essere ripartiti con attività come musica, arte e concerti. Tra questi abbiamo scelto di mettere un’attenzione particolare alle grandi questioni del giorno d’oggi, come le tematiche ambientali».

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L’AGRICOLTURA AEROPONICA

La scommessa di Hortus è in particolare la coltivazione aeroponica, che nasce come soluzione alternativa all’agricoltura tradizionale e che permette di coltivare in spazi ridotti, attraverso un approccio rivolto a creare nuovi modelli di consumo. Perché proprio a Moncalieri? Perché uno dei vantaggi dei sistemi aeroponici è la sua versatilità, che consente di coltivare direttamente nei centri urbani, azzerando le distanze tra luogo di produzione e luogo di consumo.

L’aeroponica permette alle piante di svilupparsi senza terreno, risparmiando fino al 98% d’acqua rispetto alle colture tradizionali e senza l’utilizzo di trattamenti potenzialmente dannosi per la salute delle piante e dell’ambiente. Le radici infatti vengono nebulizzate con acqua e sostanze nutritive in un ambiente controllato che riduce quasi del tutto la diffusione di parassiti e delle malattie tipiche della coltivazione in terra, senza dover impiegare insetticidi o antiparassitari.

«Oggi non possiamo più negare le problematiche ambientali che si stanno colpendo: grandinate, disastri in montagna, siccità. Per questo vorremmo partire dalle nuove generazioni e far sì che Hortus possa essere una vetrina che porta un’idea di innovazione sostenibile. Certo, è un progetto dimostrativo e vuole far vedere alle famiglie che in qualsiasi posto noi possiamo realizzare il nostro orto».

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L’AGRICOLTURA URBANA È PER TUTTI!

Come ci spiega Luca Gamberoni «ci piace collaborare con le realtà del territorio di Torino e provincia creando una rete virtuosa, proprio come è avvenuto con Agricooltur, che è nostra “vicina di casa”». Ma non è finita qua: con Hortus si è dato spazio a una ricerca di esperienze e servizi innovativi, sostenibili «che siano in grado di avere un impatto positivo per il territorio e la comunità», ha raccontato Francesca Pinzone, Head of Marketing & Digital di Svicom, società che gestisce il centro commerciale di Moncalieri. «Hortus, l’orto aeroponico, ne è un esempio concreto e rappresenta per 45° Nord il seme di una pluralità di iniziative che coinvolgeranno le famiglie ma anche gli operatori del centro, alla riscoperta dei valori della biodiversità e della sana alimentazione».

La piccola serra di Hortus è stata pensata per avvicinare i più piccoli alla scoperta della coltivazione in città, che mostri loro come prendersi cura delle piante attraverso gli orti urbani e riflettendo sul significato di chilometro zero. Nei fine settimana di giugno, infatti, gli spazi del 45° Nord hanno ospitato laboratori “green” rivolti ai bambini e alle loro famiglie che hanno potuto sperimentare il metodo di coltivazione aeroponica attraverso la semina della propria piantina all’interno dell’orto, per poi tornare a riprenderla a crescita ultimata.

L’aeroponica permette alle piante di svilupparsi senza terreno, risparmiando fino al 98% d’acqua rispetto alle colture tradizionali

Piante come diverse varietà di insalata, senape, ravanelli, cavoli, pomodori ma anche erbe aromatiche come menta, basilico e salvia: gli ortaggi crescono “sospesi” e l’acqua, insieme agli altri nutrienti, viene nebulizzata direttamente sulle radici. Così fino al loro utilizzo mantengono inalterate le loro proprietà organolettiche senza l’uso di fertilizzanti. Agricooltur infatti ha sviluppato dei sistemi brevettati per la coltivazione aeroponica, che avviene in una serra altamente tecnologica attraverso l’installazione di elementi funzionali per la trasformazione dell’energia, il recupero di acqua o la filtrazione dell’aria.

L’installazione di Hortus vuole essere una soluzione replicabile e peraltro è già presente in altre città come nel caso di Genova, dove ha messo radici nel Porto Antico, o a Milano presso il complesso di CityLife. Le serre possono essere di varie dimensioni per adattarsi ai diversi contesti urbani anche se la coltivazione idroponica potrebbe potenzialmente svilupparsi ovunque. E oggi, nel contesto attuale che stiamo vivendo, diventa una proposta molto interessante da esplorare per il suo significativo risparmio di acqua nell’ambito delle coltivazioni.

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