18 Lug 2022

La cooperativa di comunità DA: benessere collettivo al posto della massimizzazione del profitto

Scritto da: Sara Anfos

Fra le varie iniziative virtuose del territorio altoatesino raccontate da NOWA, partner locale di Italia Che Cambia, ce n'è una che spicca non solo per le ricadute positive generate sull'economia, ma anche per l'approccio etico e innovativo. È quella della Cooperativa di Comunità DA, che sta rinsaldando il tessuto imprenditoriale anteponendo al profitto dei singoli il benessere collettivo.

Salva nei preferiti

Bolzano, Trentino Alto Adige - Giovani agricoltori convincono i loro genitori ad abbandonare i metodi di coltivazione intensiva nei propri campi a favore di una coltivazione sostenibile, diversificata, più ricca e orientata al futuro. Imprenditori rivoluzionano la loro attività per realizzare aziende sociali e innovative. Giovani appassionati riportano in vita vecchie fattorie abbandonate per far fiorire bellissimi progetti comunitari, dove lavoro, produzione sostenibile e ideali di vita tornano in sintonia.

In Alto Adige nascono sempre più progetti che dimostrano come si possa vivere, lavorare e gestire in modo più sostenibile ed equilibrato le risorse. Queste iniziative non solo aprono nuove strade all’imprenditoria, ma hanno anche qualcosa in comune che è di per sé una novità del nostro tempo: si basano sulla cooperazione anziché sulla competizione. Una magnifica espressione di cooperazione è proprio la Cooperativa di Comunità dell’Alta Val Venosta DA [“da” in tedesco significa “là”, “in quel luogo”, NDR].

cooperativa da 2

Negli ultimi due decenni, il fenomeno delle cooperative di comunità è cresciuto sia in Italia che in molte altre parti del mondo. In un rapporto del Mise del 2016 si legge: “Siamo di fronte a una cooperativa di comunità quando, in presenza di un territorio in condizioni di vulnerabilità e di un fabbisogno specifico, capace di generare un’opportunità imprenditoriale ed espresso da una comunità reale, si sviluppa una attività economica finalizzata al perseguimento dello sviluppo comunitario, della massimizzazione del benessere collettivo e non della massimizzazione del profitto”.

In un tale territorio “le cooperative di comunità, al servizio di un’intera comunità, diventano custodi del patrimonio culturale e ambientale, di tradizioni, di saperi e di esperienze”. È sicuramente questo il caso della realtà imprenditoriale di cui stiamo parlando.

L’obiettivo dichiarato della cooperativa di comunità, che conta 150 soci, è infatti lo sviluppo ecologicamente ed economicamente sostenibile dell’Alta Val Venosta, la parte più occidentale di una delle principali valli dell’Alto Adige, proprio al confine col Cantone svizzero dei Grigioni. La cooperativa DA è composta da cittadini e aziende locali che credono nelle potenzialità della loro valle. Più della metà dei soci sono imprenditori dei settori agricolo, turistico e artigianale.

cooperativa da

Abbiamo parlato con Armin Bernhard, presidente del consiglio di amministrazione: «Qualche mese fa – ci ha detto – abbiamo unito circa 30 agricoltori biologici attorno al progetto di uno stand fisso nel famoso mercato della frutta di Bolzano, dove vendiamo i loro prodotti. Non si tratta solo di semplificare i processi operativi, poiché quando si vende a intermediari e grossisti, come singoli produttori si è esposti a una pressione maggiore nelle trattative sui prezzi. Eppure, possiamo agire in modo molto diverso come comunità».

Grazie alla cooperazione e al partenariato con gli attori locali, la cooperativa da riesce anche a lanciare iniziative che non sarebbero state affatto possibili altrimenti: «Ci occupiamo di progetti di cui nessun altro si cura in una zona così rurale e così lontana dalle principali città. Il caseificio di comunità ne è un classico esempio», spiega Armin.

Nel 2018 il caseificio del villaggio di Prad era sull’orlo del collasso economico. La sua chiusura avrebbe comportato la perdita di molti posti di lavoro, sarebbe stato un duro colpo per la catena del valore locale. La cooperativa di comunità ha creato una rete collaborativa volta a preservare l’attività. Ha mobilitato la popolazione, che ha partecipato di buon grado a una vendita anticipata di buoni per il formaggio. La vendita dei buoni ha permesso al caseificio del villaggio di riprendere le attività solo un anno dopo, ormai di proprietà della comunità e gestito dalla stessa.

La cooperativa è composta da cittadini e aziende locali che credono nelle potenzialità della loro valle

«Per noi la cooperazione è un elemento centrale: è la nostra più grande risorsa, ma è anche una sfida, perché siamo ancora plasmati dall’idea che dobbiamo essere competitivi, che dobbiamo essere migliori, più veloci, più profittevoli degli altri», conclude Armin Bernhard.

Nella cooperativa di comunità DA quindi, la cooperazione è uno strumento per cambiare profondamente il proprio contesto in meglio, includendo tutti i settori possibili, trasformando il tessuto economico con e per le persone. Ma è anche uno strumento per cambiare sé stessi, il proprio modo di pensare e di agire, per crescere e per potersi ispirare a vicenda: il cambiamento più complesso e quello più importante.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Mannos, la piattaforma che permette di adottare, supportare e gustare le piccole produzioni sarde
Mannos, la piattaforma che permette di adottare, supportare e gustare le piccole produzioni sarde

Infinityhub e WE.Do, una nuova sinergia che crea valore per la collettività
Infinityhub e WE.Do, una nuova sinergia che crea valore per la collettività

La Robbia, il laboratorio sardo di tintura naturale che cuce tradizione e sostenibilità, dalla terra al tessuto
La Robbia, il laboratorio sardo di tintura naturale che cuce tradizione e sostenibilità, dalla terra al tessuto

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Dopo i droni, le radiazioni: che succede negli Usa? – #1034

|

Il Comitato per la liberazione di Assange: “Julian è libero, ma l’informazione no”

|

A Campobello di Licata c’è un forno di comunità in cui lavora tutto il paese

|

Buon Natale globale, tra riti solstiziali e consumismo moderno

|

L’archeologia lo mostra: la cura è stata centrale nella storia della civiltà

|

I rifiuti elettronici sono un grosso problema. La soluzione? Riparare invece che ricomprare

|

Perché dire basta ai botti di Capodanno: petizioni e proposte sostenibili

|

Smartphone, pc, elettrodomestici: ripararli è possibile con “The Restart Project” – Soluscions #4

string(9) "nazionale"