Scoperto un nido di caretta caretta a Levanto: perché ora nidifica sempre più a nord?
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La Spezia - A Levanto nei giorni scorsi è stato scoperto un nido di caretta caretta: durante la notte del 14 luglio è stata avvistata da alcuni ragazzi una femmina di questa tartaruga in emersione, dopo aver deposto le uova. Dopo aver avvertito gli enti preposti a intervenire – Capitaneria di Porto, Guardia Costiera, Acquario, ARPAL, Associazione Life on the sea ONLUS, Carabinieri, Comune di Levanto, Guardia Costiera, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Val d’Aosta, Università di Genova – è stata immediatamente delimitata l’area, senza disturbare l’animale, in modo da poter tenere monitorato il nido fino al momento della schiusa.
La sensibilità dei giovani passanti, che hanno immediatamente segnalato la presenza della tartaruga al guardaspiaggia, e tutta la successiva attenzione rivoltale, sono molto importanti perché garantiscono maggiori probabilità di nascita. Nel frattempo, dall’altra parte della Liguria è stata segnalata la presenza di un’esemplare femmina su una spiaggia di Bordighera.
Da qui l’appello dei ricercatori dell’associazione Delfini del Ponente di prestare massima attenzione sulle spiagge sabbiose da Bordighera sino a Ventimiglia per la ricerca di possibili tracce di tartaruga. Ho voluto fare due chiacchiere proprio con la dottoressa Elena Fontanesi, una delle biologhe dell’associazione, per parlare di questo fenomeno e capire se in effetti la Liguria stia diventando un nuovo luogo di nidificazione.
La nidificazione di questi animali, che si stanno spingendo sempre più a nord, è una diretta conseguenza dell’innalzamento delle temperature?
Sono tanti i fattori che entrano in gioco in questo spostamento. Sicuramente l’innalzamento delle temperature fa sì che aree geografiche che un tempo non erano adatte a questa specie ora siano accessibili e idonee alla nidificazione. Per esempio, il primo nido registrato in Toscana risale al 2013, in una spiaggia di Grosseto. Come ricercatori liguri ci aspettavamo da tempo che la stessa cosa che avviene in Maremma venisse registrata anche in Liguria. E infatti sta avvenendo.
Va detto che, grazie agli sforzi di conservazione fatti in questi decenni, la specie sta aumentando e questo fa sì che ci siano organismi che vanno in esplorazione sempre più a nord. Spesso poi gli animali che fanno il nido in queste zone sono individui giovani, ai primi tentativi di deposizione delle uova: sono come esploratori che aprono la strada ad altri animali.
Quello di Levanto è il primo nido di caretta caretta della Liguria?
Sì, anche se lo scorso anno, a settembre, sono nati esemplari di caretta caretta a Finale Ligure (ve ne abbiamo parlato qui). Tuttavia, non era stata vista la femmina al momento dell’emersione dopo la deposizione. Infatti i piccoli sono stati trovati in diverse zone della spiaggia, probabilmente attirati dalla presenza di luci, tipica di questo tratto costiero. A tutti gli effetti quindi, il primo nido ufficiale registrato è quello di Levanto.
E a Bordighera?
Il video che ci è arrivato ritrae una femmina adulta di caretta caretta di discrete dimensioni sulla spiaggia alle sei di mattina. Purtroppo il materiale inviatoci era stato registrato una settimana prima, quindi nonostante svariati sopralluoghi non abbiamo trovato tracce.
In realtà non è detto che l’animale abbia deposto, perché la spiaggia che si vede nel video è ciottolosa, non sabbiosa, quindi potrebbe averla ritenuta non idonea ed essere tornata in mare alla ricerca di un luogo più adatto. Il dato però è molto interessante perché significa che le caretta caretta stanno esplorando la Liguria. Questi sono tutti pezzettini dello stesso puzzle, che ci fanno capire che questo sarà il trend da aspettarsi in futuro.
Nelle spiagge dove la caretta caretta era solita nidificare si sta venendo a creare sempre maggiore differenza di sex ratio. Ora che le tartarughe si stanno spingendo sempre più a nord per cercare spiagge più fresche viene da chiedersi: è vero che il sesso dei nascituri viene determinato dalla temperatura in cui si trovano le uova sotto la sabbia? Se sì, le tartarughe ne sono consapevoli?
Sì, è vero, soprattutto è molto importante l’inizio del periodo di incubazione. Ovviamente la temperatura del nido, sotto la sabbia, a una discreta profondità, non è quella dell’esterno e soprattutto non è omogenea. Dipende se l’uovo si trova circondato da altre uova o dalla sabbia. Intorno ai 28/29° c’è una buona sex ratio; temperature inferiori invece fanno nascere per lo più maschi, mentre superiori, circa 31/32°, femmine.
Anche qui ci sono tantissimi fattori che entrano in gioco. Sicuramente è un elemento da monitorare, ma non penso che la nidificazione in spiagge sempre più settentrionali sia una scelta consapevole della tartaruga per dare un maggiore bilanciamento tra sessi. In più va precisato che la frazione maschi-femmine alla nascita non equivale a quella degli adulti, perché molti piccoli non sopravvivono fino all’età adulta, anzi. Più che altro, il punto è che si sono aperti nuovi spazi dovuti all’aumento delle temperature del mare e non solo.
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