ZeroCO2: “Piantiamo alberi per difendere le comunità locali e la biodiversità”
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La riforestazione è una delle azioni più efficaci nel contrasto alla crisi climatica e su questo ormai opinione pubblica e mondo scientifico sono concordi. Ma questa attività è in grado di affiancare ai benefici per l’ecosistema anche un miglioramento della qualità della vita delle comunità locali. Lo sanno bene i fondatori della startup ZeroCO2, che si occupa di riforestazione ad alto impatto sociale.
«Supportiamo intere famiglie di coltivatori regalando loro gli alberi e portando sostegno all’economia e all’alimentazione delle famiglie», spiega Nicolò Pesce, capo creativo e della comunicazione di ZeroCO2, che come i suoi compagni di avventura s’impegna a far nascere nuovi alberi nelle regioni del mondo vittime di grandi deforestazioni.
Puoi presentarci brevemente ZeroCO2?
ZeroCO2 è una startup innovativa, una società benefit certificata B-corp. Noi sviluppiamo soluzioni per mitigare la crisi climatica. Il nostro focus principale è la riforestazione: piantiamo alberi in diverse zone del mondo con l’obiettivo di generare impatto positivo dal punto di vista tanto ambientale quanto sociale. Ogni singolo albero piantato viene donato a famiglie contadine locali precedentemente inserite in un percorso formativo sulla coltivazione organica e la gestione sostenibile della terra. In questo modo riusciamo a generare sicurezza alimentare e sostegno economico.
Come nasce il progetto, qual è la sua storia?
ZeroCO2 nasce in Guatemala, un paese dove degrado ambientale e sociale sono strettamente collegati. Nasce dall’idea di mio fratello Andrea e del suo amico Virgilio, che nel Petén cercavano un modo per creare impatto duraturo per il territorio e le persone che lo abitano coniugando, nello stesso progetto, sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Quali sono i valori in cui credete e qual è la loro urgenza rispetto al contesto attuale?
Crediamo nell’impatto sociale e nella trasparenza. Per ZeroCO2 è sempre stato estremamente importante creare un ecosistema: per affrontare la più grande sfida del nostro secolo non si può agire da soli. Ma per generare connessioni profonde e durature c’è bisogno di fiducia e questa la si ottiene solo tramite la trasparenza nel proprio operato. Perciò il nostro intento e il nostro lavoro non hanno il sogno o l’illusione di salvare il mondo, ma si sforzano di collocare correttamente un piccolo granello di sabbia.
Quali sono le attività che portate avanti?
Possiamo riassumere la nostra attività in due punti: proteggiamo ecosistemi e divulghiamo la sostenibilità. All’interno di queste due macro-attività nascono numerosissimi progetti ogni mese, dalla riforestazione marina all’alternanza scuola lavoro. Ma abbiamo anche tante nuove iniziative in cantiere e la cosa più bella di ZeroCO2 è che nascono continuamente nuovi progetti: ogni nuova idea, se passa il brainstorming, viene portata avanti e realizzata. La cosa curiosa è che i progetti futuri più belli non li abbiamo ancora pensati.
Quali le vostre finalità?
Creare un ecosistema in grado di generare impatto positivo duraturo e di qualità. In termini numerici, abbiamo l’obiettivo di piantare 1 milione di alberi entro il 2023.
Perché è importante attivarsi ?
Perché la crisi climatica è ora e coinvolge tutti. Ma proprio tutti. Se non riusciamo a mitigarla nei prossimi anni ci saranno conseguenze devastanti sia per le persone che per gli ecosistemi. È importante che ognuno di noi si attivi per rivoluzionare la propria vita e cambiare davvero le cose. Trovo che l’esempio dello standby sintetizzi perfettamente l’importanza dei piccoli gesti. Avete presente la lucina rossa dello standby della TV? Sembra un consumo di energia trascurabile, eppure ci costa 6 euro l’anno. Ecco, i 6 euro l’anno sembrano trascurabili, ma lo sono davvero se consideriamo che in Italia ci sono 20 milioni di famiglie?
Quali persone che si attivano con voi?
Nel nostro ecosistema abbiamo tantissime persone: dai nostri collaboratori, in Italia e nel mondo, a chiunque decida di sostenerci adottando un albero. Abbiamo molte aziende partner che supportano i nostri progetti per portare avanti percorsi di sostenibilità. Ci sono inoltre i creator che ci aiutano a fare divulgazione sui diversi canali social.
Quali impatti hanno sul territorio le vostra attività?
Oltre al valore ambientale, di assorbimento della CO2 e ricreazione di habitat, generiamo impatti positivi per le persone. In America Latina è facile capire come donare alberi può cambiare la vita a tantissime comunità contadine. E anche in Italia utilizziamo gli alberi per creare un enorme valore sociale. Abbiamo creato una rete di cooperative agricolo-sociali che, grazie agli alberi donati, portano avanti progetti di inclusione sociale.
Come si può essere coinvolti concretamente alle vostre iniziative?
Il modo più facile è adottare un albero tramite la nostra piattaforma. Ma pensiamo anche che ogni piccolo gesto conti, quindi anche seguirci sui social e aiutarci a creare consapevolezza è un modo di essere parte del nostro ecosistema.
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