In Liguria due ostetriche guidano i genitori verso nascite “positive” e percorsi consapevoli
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Savona - Dolore ingestibile e persuadente. Urla che partono dai piedi, attraversano il corpo di una giovane madre per trovare una via d’uscita dalla bocca. Violenze ostetriche, scelte imposte dal personale delle strutture. Ci hanno parlato del parto, ne hanno descritto ogni istante per diverso tempo e ogni dettaglio che si aggiungeva alla narrazione era sempre più terrificante. Ma è possibile riuscire a vivere l’esperienza del parto, il pre e tutto ciò che viene dopo, in maniera più naturale, non violenta?
Un gruppo di ostetriche, doule e informatrici da anni lavora per portare maggiore consapevolezza alle future madri. Spesso non si tratta neanche di aggiungere nozioni, ma più che altro di aiutare a sentirsi, fidarsi delle proprie percezioni, ritrovare un dialogo che sembra essersi perso chissà quanto tempo indietro con se stesse e con la creatura che ha deciso di venire al mondo proprio attraverso quell’esperienza.
Ho conosciuto il progetto Ostetriche per la famiglia, un’associazione fondata da due giovani donne, due ostetriche libero professioniste, ovvero Arianna Falco e Denise Freccero. «Terminata la laurea – mi racconta Denise – e a seguito di alcune esperienze di tirocini presso strutture ospedaliere, nel 2014 abbiamo scelto di unirci per collaborare e offrire un servizio più ampio e completo a tutte le donne e le loro famiglie».
DALLA TEORIA ALLA PRATICA
«Non siamo diventate ostetriche con la laurea, ma man mano che partecipavamo ai corsi di formazione successivi e facevamo le nostre prime esperienze attraverso le donne e neo mamme conosciute. Abbiamo infatti fin da subito notato che nella parte del savonese dove siamo (Albissola, Vado Ligure e Albenga) esistevano solo i servizi pubblici ospedalieri e i consultori, ma mancavano figure che seguissero le famiglie da vicino, che creassero un rapporto di fiducia con loro».
Denise e Arianna iniziano così a organizzare formazioni gratuite e a conoscere da vicino le famiglie del territorio, per comprendere quali fossero le esigenze delle famiglie ed in particolare delle mamme: «Abbiamo presto compreso che la problematica più importante che ci riportavano tante donne era la sensazione di sentirsi sole e, in molti casi, esserlo effettivamente». Se da una parte vi è una questione biologica ed emotiva, ovvero che in poco tempo le attenzioni si spostano completamente da mamma a figlio, dall’altra vi è un tema sociale “nuovo”.
Ci siamo infatti persi come società, mi spiega Denise, il supporto alla famiglia: c’è chi dispensa consigli non richiesti e chi invece non dice nulla, ma in rari casi il sostegno è reale e funzionale alla famiglia neo formata. «Ci sono poca cura e attenzione da parte di chi ci sta accanto. A questo si aggiunge che spesso i nonni del nascituro o sono lontani, o lavorano ancora. I neo papà hanno pochi permessi e paternità e così la madre si ritrova a dover gestire e vivere il tutto da sola».
INFORMAZIONE E CONSAPEVOLEZZA
Secondo Ostetriche per la famiglia quindi è necessario proporre una corretta informazione sulle esigenze reali dei neo genitori e dei bambini, in modo da poter aiutare davvero le nuove famiglie. Tra i messaggi da diffondere c’è anche quello relativo alla possibilità di un’esperienza di nascita positiva, che nonostante il dolore e la difficoltà possa essere vissuta come un evento naturale e importante, sacro. Da celebrare e non da temere.
«Assistiamo a una crescita di consapevolezza tra le famiglie con cui collaboriamo: le mamme stanno capendo che è possibile vivere il momento della nascita in maniera differente. Dalle esperienze che ci vengono riportate soprattutto in questi ultimi due anni, gran parte delle strutture ha avuto problemi nella gestione delle nascite. Ci sono state raccontate esperienze di future mamme che a causa delle misure Covid sono state lasciate sole ad affrontare il proprio travaglio». Speriamo dunque che la consapevolezza di cui ci ha parlato Denise, arrivi anche presso queste strutture ospedaliere.
CONSULENZE E CONDIVISIONI
E partendo proprio da ciò che emergeva negli incontri organizzati, Ostetriche per la Famiglia ha iniziato a organizzare momenti individuali e altri collettivi per supportare chiunque sentisse il bisogno non solo di essere aiutato, ma anche di condividere ciò che stava vivendo.
Ed è così che sono nati i corsi post nascita, per la cura del neonato e di accompagnamento all’allattamento. Ma anche momenti meno strutturati, come il ritrovo per il the delle mamme: un incontro mensile dedicato a tutte le mamme che vogliono condividere esperienze, paure, sensazioni ed emozioni vissute. Anche per i neo papà sono previsti incontri, partendo proprio dal corso pre parto o i corsi di massaggio per i bambini o incontri di acquaticità.
LA SALUTE DELLE DONNE OLTRE LA MATERNITÀ
Ma le donne non sono solo mamme. Pertanto la loro salute e il loro benessere dovrebbero essere costantemente elemento di attenzione e cura. Ed è proprio per questo motivo che Denise e Arianna organizzano anche momenti condivisi sull’accompagnamento alla salute della donna, al menarca, al pavimento pelvico, ma anche incontri su alternative agli assorbenti tradizionali, perineo, menopausa: tutto ciò che necessitiamo sapere per vivere al meglio l’essere donna e prendercene cura.
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