Musicainsieme a Librino: nella periferia catanese è la musica che “salva” i giovani
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Catania - Ci sono connessioni che nascono nel nome dell’arte e del sociale. Connessioni solide, che crescono negli anni, generando meraviglia e arricchendo le vite di chi vi è coinvolto. È il caso del grande progetto educativo Musicainsieme a Librino, che ormai da dodici anni permette di educare alla musica bambini e ragazzi provenienti dalla popolosa “città satellite” a due passi dall’aeroporto Fontanarossa di Catania.
Una realtà ormai consolidata, guidata dalla pediatra catanese Loredana Caltabiano – oggi presidente dell’associazione – insieme con la violinista Valentina Caiolo e la pianista Alessandra Toscano, responsabili dell’orchestra e del coro, che hanno creduto nella forza del progetto, attirando negli anni l’attenzione di tanti musicisti e di realtà che hanno scommesso sui giovani di talento.
«La nostra idea – racconta Loredana Caltabiano – è partita dalla volontà di offrire ai ragazzi di Librino l’opportunità di avvicinarsi allo studio della musica, che purtroppo molto spesso viene considerato solo come un lusso. Musica e arte invece educano, salvano e insegnano valori di condivisione, partecipazione e bellezza».
Un progetto che si ispira all’impostazione del Sistema Abreu – dal 2011 Musicainsieme a Librino fa parte del Sistema Italiano Orchestre e Cori Infantili – ovvero il grande metodo ideato più di quarant’anni fa dal maestro venezuelano Josè Antonio Abreu, direttore d’orchestra ed ex Ministro della cultura nel suo Paese, scomparso pochi anni fa.
Il metodo – di cui abbiamo parlato anche in questo articolo – coinvolge oggi migliaia di bambini e ragazzi del paese latinoamericano con un un programma educativo che utilizza la pratica musicale orchestrale come mezzo per raggiungere obiettivi a carattere sociale: integrazione, rispetto dell’altro, crescita armoniosa, spirito di collaborazione e di squadra, educazione alla cittadinanza.
«L’accesso allo studio di uno strumento musicale – spiega Caltabiano – è del tutto gratuito e le famiglie che si rivolgono a noi non ricevono alcuna richiesta di denaro, sotto nessuna forma. Gli strumenti vengono dati in comodato d’uso ai ragazzi che seguono le lezioni necessarie per essere inseriti in orchestra. Questo ha permesso ad alcuni di loro, che magari non avrebbero mai pensato di iscriversi a una scuola media a indirizzo musicale, di scoprire il proprio talento e la propria vocazione, come nel caso dei tanti ragazzi che oggi si ritrovano a far parte dell’Orchestra Sinopoli. Possiamo dire che per alcuni dei ragazzi, la musica è stata davvero la chiave di volta della vita».
Un modello che si è rivelato vincente visto che in dodici anni il progetto è cresciuto in numero e qualità. «A sostenerci economicamente – racconta Caltabiano – è stato, sin dall’inizio, il Rotary Catania. Grazie al suo supporto abbiamo acquistato gli strumenti per il primo gruppo orchestrale e avviato il coro, dove oltre ai ragazzi sono presto entrate anche alcune mamme che, coinvolte dalla passione dei propri figli, hanno scoperto il piacere di cantare».
«Oggi stiamo lavorando con le scuole del quartiere per rinverdire la formazione con nuovi giovani coristi», aggiunge la presidente. Il progetto infatti, che attualmente trova casa nelle scuole del quartiere di Librino, continua ad alimentarsi anche grazie all’entusiasmo della comunità che non smette di supportare l’associazione seguendo i ragazzi e accompagnandoli agli eventi. Le soddisfazioni in questi anni si sono rincorse, così come le collaborazioni. Musicainsieme a Librino infatti è una realtà catanese ormai conosciuta e apprezzata in tutta la Sicilia e attraverso la musica ha avviato un percorso di rinnovamento sociale e di impegno civico nel quartiere.
L’Orchestra e il coro partecipano spesso a manifestazioni pubbliche e ricorrenze, collaborando con realtà come Libera, Fondazione Fava e Fondazione Falcone – i giovani hanno persino suonato per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della sua visita a Catania nel 2018 – e intrattengono sinergie anche con realtà di rigenerazione urbana come il progetto ‘U Criscenti. Inoltre, in questi anni Musicainsieme ha collaborato con alcuni grandi artisti nazionali come Giovanni Sollima e Carmen Consoli.
Un modello che funziona, tanto da essere stato “esportato” oggi anche nel quartiere di San Cristoforo. «Nonostante gli anni della pandemia – spiega Caltabiano – abbiamo continuato a lavorare con i ragazzi in piccoli gruppi, portando avanti l’esperienza. Ma c’è di più: l’estate scorsa, ospitando l’insegnante del sistema Abreu Susan Siman nell’Oratorio Santa Maria delle Salette, ci siamo resi conto della bella accoglienza che il nostro progetto poteva avere anche nel quartiere di San Cristoforo».
Per questo motivo è stato avviato anche il nuovo progetto Musicainsieme a San Cristoforo, che si basa sull’esperienza decennale ormai maturata a Librino, che denota forti analogie con il quartiere San Cristoforo, con le medesime problematiche di disagio sociale, dispersione scolastica e scarse risorse economiche volte all’istruzione.
La sede è appunto l’Oratorio frequentato da centinaia di bambini del quartiere San Cristoforo. Il progetto – sostenuto dalla donazione etica di Unicredit, che ha permesso di acquistare i vari strumenti – prevede corsi di violino, violoncello, contrabbasso, clarinetto e sax, percussioni, con lezioni gratuite e coinvolge circa 40 bambini tra i 7 e i 16 anni, con le relative famiglie. Le prove d’insieme con tutti i ragazzi dei vari corsi musicali si svolgono una volta al mese.
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