Connessione Corpo Mente Spirito: scopriamo l’importanza dell’essere interrelati
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Conoscere sé stessi è il più complicato e allo stesso tempo indispensabile viaggio che ognuno di noi dovrebbe fare nell’arco della propria vita. Non è sempre facile ristabilire la connessione con tutti i livelli del nostro essere fisico e materiale (corpo – terra), delle nostre emozioni (liquido – acqua), dei nostri pensieri (mente – aria) per poi aprirsi allo spirito divino (fuoco) dentro e fuori di noi. Occorrono strumenti e guide che ci permettono di affrontare un viaggio – a volte tortuoso, a volte lineare – con serenità e metodo, per arrivare a essere in amore con sé stessi e non prede dell’ego che conduce invece verso una dimensione limitata e limitante.
Il Metodo Connessione Corpo Mente Spirito, ideato da Marie Noelle Urech, permette di riconoscere e ritrovare la connessione tra i vari elementi e i vari livelli del nostro essere, per cui esiste già un profondo legame di connessione. I diversi livelli infatti si influenzano costantemente tra loro e spesso diventano così strettamente intersecati da non riuscire a percepire dove termina uno e comincia l’altro.
Il viaggio, attraverso il metodo CCMS, parte dal corpo – che possiede un’intelligenza sorprendente e ci permette di capire cosa e come stiamo vivendo – e delle emozioni che lo nutrono e che si manifestano attraverso segnali e sintomi. Le emozioni appartengono al livello più fluido del nostro corpo e corrispondono all’elemento acqua.
Da sempre l’acqua è veicolo di purificazione e guarigione. In tutte le culture viene impiegata in numerosi riti attraverso l’immersione nelle sorgenti, cascate sacre o vasche. L’acqua purifica le impurità energetiche e scioglie le memorie portando la persona alla condizione primigenia di neonato. Immergersi nell’acqua era ed è un passaggio obbligato ancora oggi per molte religioni.
L’acqua rappresenta il 71% della superficie terrestre e costituisce il 60% del nostro corpo. È presente nel liquido amniotico che avvolge e protegge il feto durante la sua crescita. Le molteplici forme che assume l’acqua – mentre sgorga, scorre, stagnante, sotto forma di oceani, pioggia, rugiada, ghiaccio, brina, neve, nebbia, grandine, fiumi e laghi – rappresentano le molteplici forme delle emozioni che attraversano il nostro corpo. Ogni emozione è come un’onda: nasce, cresce per poi ritirarsi. È la risposta a uno stimolo interno o esterno che avvertiamo.
È la spia che ci avvisa che c’è un pensiero conscio o inconscio in azione. Le emozioni sono tutte importanti, non solo quelle sgradevoli – che generalmente sono anche le più frequenti e le più considerate –, ma anche le emozioni di gioia, amore, generosità, entusiasmo, condivisione, allegria, ottimismo sono molto influenti perché ci permettono di comprendere quando siamo in armonia con il nostro essere e con gli altri.
Sono segnali positivi che ci indicano che siamo sulla buona strada, perfettamente allineati e nel flusso dell’energia vitale. Le emozioni positive condivise non solo generano vitalità e motivazione verso la vita, ma esercitano anche un potere attrattivo per chi ci sta intorno e per le esperienze che viviamo. Se siamo allineati, secondo Marie Noelle, il nostro ego non ha più spazio, perde potere perché non ha più la possibilità di essere vittima e lamentarsi, accusando gli altri del proprio disagio.
«L’educazione di una volta insegnava a tenere a bada le nostre emozioni. Un uomo non avrebbe mai potuto piangere, così come una donna non avrebbe mai potuto manifestare delle emozioni di rabbia. Le emozioni hanno sempre fatto paura per l’intensità che possono raggiungere. Negare o impedire la loro manifestazione, soprattutto se si tratta di emozioni sgradevoli come la paura o la rabbia, è come mettere un coperchio sulla pentola in cui l’acqua sta bollendo», racconta Marie Noelle.
«L’acqua sotto pressione, che non ha la possibilità di venir fuori sotto forma di vapore, traboccherà successivamente e con violenza. Non possiamo lasciare che l’intensità delle nostre emozioni generi male e/o ferisca chi sta intorno a noi. Essere consapevoli di queste emozioni è fondamentale per poterne trarre un insegnamento prezioso. Le emozioni che ci spaventano sono solo la punta di un iceberg, la parte sommersa, spesso sconosciuta, è quella che le ha innescate, una memoria rimasta ignota alla nostra coscienza», conclude.
Oggi molte delle attività sono ormai affidate a intelligenze artificiali, creando umanoidi capaci di interagire come se fossero esseri umani, ma ancora nessuno è riuscito a riprodurre le infinite emozioni di noi umani. Emozioni che sono infinite proprio come l’acqua.
Il supporto di numerosi studi scientifici – da quelli sulla memoria dell’acqua realizzati da Benveniste, a quelli sulla coscienza dell’acqua di De Giudici, le ricerche di Cicciolo sulle acque dei luoghi mariani, i lavori di Emoto sui cristalli dell’acqua – hanno confermato la memoria dell’acqua e la sua capacità di cambiare le frequenze del corpo. Non è un caso che, soprattutto in passato, si costruissero importanti luoghi di culto come cattedrali o templi in luoghi in cui vi erano delle sorgenti di acqua sacra. Secondo Marie Noelle, le vibrazioni sottili di queste acque agiscono sul corpo come un diapason elevando la frequenza.
Il metodo Connessione Corpo, Mente, Spirito, attraverso un percorso studiato e approfondito negli anni, conduce la persona verso un nuovo benessere per riprendere in mano la propria vita, grazie all’ascolto del proprio corpo, delle emozioni che lo muovono, dei pensieri che lo nutrono. Passo dopo passo potrà liberarsi di credenze disfunzionali, trovare risorse interne e vivere i momenti come uno stimolo alla trasformazione, alla pienezza, alla consapevolezza e alla saggezza.
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