29 Giu 2022

In Calabria arte e cultura per combattere l’oicofobia, la paura di casa

Scritto da: Salvina Elisa Cutuli

Un evento per contrastare l’oicofobia, ovvero la paura della propria casa, una patologia socio-antropologica di cui soffrono molti calabresi e che contribuisce allo spopolamento dei territori. Lo organizza per celebrare il proprio 25° anniversario l’associazione Otto Torri sullo Jonio, che da anni promuove iniziative sociali, culturali e innovative nell’ambito del territorio calabro.

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Un nuovo esperimento artistico e culturale sta per scuotere la Calabria, confermando la crescita della tendenza all’innovazione e al cambiamento della punta d’Italia. Il titolo dell’iniziativa è emblematico e simbolico: Oicofobia. Di origini greche, questo termine indica la paura della propria casa e di tutto ciò che l’abita – persone e cose – del proprio retaggio, della propria cultura, della propria identità.

Oicofobia è stata lanciata dell’associazione Otto Torri sullo Jonio, che dal 1997 è promotrice di temi e opportunità, occasioni di confronto e riflessioni su processi di rigenerazione urbana, creativa ed ecosostenibile dei centri storici, politiche identitarie del territorio calabro, ma sempre con un respiro europeo. L’iniziativa coinciderà con l’esposizione d’arte di Santiago Ydáñez, uno dei pittori spagnoli di maggiore fama internazionale, che sarà realizzata dallo stesso protagonista, dal vivo e sul territorio, al termine e come esito della sua residenza artistica e spirituale in Calabria.

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I tre fondatori dell’associazione Otto Torri sullo Jonio Lenin Montesanto, Giovanni Donato ed Eugenio Serpa
L’EVENTO

Nel quadro delle diverse iniziative programmate in occasione del 25° anniversario dell’impegno di promozione sociale, culturale e dell’innovazione nella governance dei territori, l’associazione promuove un evento di natura artistica e antropologica che non ha precedenti in Calabria per il suo respiro europeo, la sua missione culturale e per la partecipazione straordinaria dell’artista coinvolto.

Co-promotrice è l’Università di Malaga, insieme a una serie di importanti partner: la Fabbrica ed il Museo della Liquirizia Amarelli di Corigliano-Rossano, la Fondazione Zètema di Matera ed Enel Italia Spa, con il patrocinio della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza, della cooperativa Italia Che Cambia, dell’Ambasciata di Spagna in Italia e sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e di numerose altre istituzioni locali,.

Articolato in diverse fasi e momenti nell’arco di quattro mesi, l’evento ha diversi obiettivi, come sollecitare un confronto culturale e di pura interpretazione artistica attraverso le declinazioni pittoriche suscitate nell’artista dalla sua condizione di cittadino temporaneo nei territori ospitanti e promuovere a partire dai residenti la riappropriazione ideale, culturale e quindi la comunicazione turistica del proprio patrimonio identitario. Determinante sarà una nuova narrazione e rilettura consapevole dei Marcatori Identitari Distintivi (MID), come antidoti all’oicofobia e come leva strategica di sviluppo locale durevole.

Otto Torri sullo Jonio non è nuova alla tematica dell’oicofobia: già tredici anni fa compì un esperimento sociale e culturale di forte rottura con la narrazione del proprio territorio, una catarsi contro l’iocofobia, una patologia socio-antropologica gravissima di cui soffrono i calabresi e che può fare più danni della stessa ‘ndrangheta. L’oicofobia è spesso causa di emigrazione e di abbandono del territorio, soprattutto da parte dei giovani che scelgono di vivere altrove la propria vita.

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Santiago Ydáñez

Santiago Ydáñez è tra i principali ambasciatori ed eredi della tradizione del realismo spagnolo e sarà il protagonista della residenza artistica voluta dall’associazione Otto Torri sullo Jonio. Ha realizzato mostre in diverse parti del mondo e lavora con gallerie messicane, tedesche, italiane e statunitensi. Le sue opere si trovano in diverse collezioni pubbliche, tra queste: la Fundación Marcelino Botín, la Fundación Martínez-Guerricabeitia, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, il Museo Sofía Ímber.

GLI APPUNTAMENTI

Il 29 giugno l’evento sarà presentato in anteprima alla Cittadella Regionale a Catanzaro in coincidenza con l’arrivo di Santiago Ydáñez in Calabria. Durante la prima settimana prenderà avvio l’esperimento di residenza artistica nei centri storici calabresi. Accompagnato da docenti universitari, esperti e professionisti della comunicazione, associazioni ed istituzioni, Santiago Ydáñez andrà alla scoperta di alcuni tra i più evocativi Marcatori Identitari Distintivi (MID) nei diversi territori della regione.

L’oicofobia è spesso causa di emigrazione e di abbandono del territorio, soprattutto da parte dei giovani che scelgono di vivere altrove

Nella seconda settimana, con base logistica nel Centro Storico di Corigliano-Rossano, l’artista si concentrerà nella libera interpretazione artistica e pittorica di tutte le suggestioni e impressioni raccolte, registrate e metabolizzate nel precedente itinerario alla scoperta dei Marcatori Identitari Distintivi della regione. Sotto la supervisione e la direzione artistica di Maria Jesùs Martinez Silvente, docente di arte e vice rettore aggiunto dell’Università di Malaga e tra le più accreditate esperte di Picasso in Andalusia, all’interno della Fabbrica e del Museo della Liquirizia Amarelli a Corigliano-Rossano, sarà allestita l’esposizione di Ydáñez. Sabato 9 luglio l’esposizione verrà aperta al pubblico e sarà visitabile per tutto il mese di agosto.

A settembre sarà avviata la realizzazione del catalogo ufficiale dell’evento e dell’esposizione, con testi, interventi e contributi in italiano e spagnolo. Sabato 28 Ottobre, ospitato nel Palazzo del Governo Provinciale di Cosenza, si terrà un importante simposio culturale e di progettazione turistica sul ruolo dell’arte come motore di sviluppo ecosostenibile e di promozione dei territori. In questa occasione sarà presentato e consegnato ufficialmente il Catalogo ufficiale dell’evento che sarà poi distribuito nei licei artistici della regione.

Per saperne di più su uno dei promotori del progetto leggi la nostra intervista a Lenin Montesanto.

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