Viaggi digitali per alleviare la solitudine degli anziani ospiti delle RSA
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La RSA sono fra i luoghi che la pandemia ha colpito più duramente. Non solo dal punto di vista epidemiologico e statistico, con moltissimi casi di contagi e decessi – più di 9000 in poco più di un mese nella primavera del 2020 –, ma anche e soprattutto sotto il profilo delle restrizioni e delle conseguenti ripercussioni emotive sulle persone ricoverate, con molte segnalazioni di punti oscuri e cattiva gestione, come abbiamo evidenziato in questo approfondimento.
Tuttavia ci piace anche evidenziare anche ciò che di bello succede all’interno di queste strutture. Ieri abbiamo parlato del progetto artistico di testimonianza Scatti Telefonici, mentre oggi vi raccontiamo di un’iniziativa nata da una collaborazione fra Fondazione Amplifon Onlus e Miravilius, startup italiana attiva nel settore dei Live Tour turistici.
L’idea è nata per mitigare il disagio dovuto all’impossibilità, che persiste ancora oggi che lo stato di emergenza è terminato, di visitare in tutta tranquillità le persone ospiti di case di cura o RSA. In una situazione del genere, il personale medico e sanitario diventa per molti quasi una seconda famiglia che lavora per preservare la salute fisica e spirituale di ciascuno. Ogni attività ludico-ricreativa proposta deve inoltre saper stimolare le capacità fisiche e mentali degli anziani ospiti, ma allo stesso tempo deve permettere loro di mantenere i contatti con la realtà esterna.
I VIAGGI DIGITALI
Il progetto lanciato da Fondazione Amplifon e Miravilius si chiama Ciao! e consiste nell’offrire agli anziani ospiti delle RSA l’opportunità di visitare virtualmente luoghi lontani attraverso dei viaggi digitali, realizzati con il supporto della tecnologia: «Siamo entusiasti della partnership con Miravilius», spiega Maria Cristina Ferradini, Consigliere Delegato di Fondazione Amplifon. «Vedere gli anziani attenti ed emozionati nel riscoprire i luoghi della loro gioventù o nell’esplorare città lontane ci riempie di gioia e orgoglio. I viaggi digitali riattivano la curiosità degli ospiti e ci ricordano che è sempre ora di imparare cose nuove».
I primi viaggi digitali realizzati hanno portato gli ospiti a percorrere le strade di Praga, Gerusalemme, Assisi e Venezia in compagnia di una guida turistica tutta per loro. Adesso il team Miravilius è già di nuovo all’opera per organizzare i prossimi tour, con la solita attenzione a fornire un format che sia il più possibile adatto agli anziani. Tra le mete in programma nelle prossime settimane ci sono Barcellona, Berlino, Londra, Madrid, Roma e Malaga.
«Avevamo già cominciato a collaborare con case di cura e RSA alla fine dell’anno scorso e i nostri viaggi digitali hanno riscosso un bel successo», spiega Massimiliano La Rocca, fondatore di Miravilius. «Grazie alla collaborazione con Fondazione Amplifon abbiamo potuto ampliare il programma e organizzare i viaggi digitali ogni settimana al mattino e al pomeriggio, per permettere ai numerosi ospiti di tutte le 100 RSA coinvolte nel progetto di partecipare».
I BENEFICI DELLA “TERAPIA DEL VIAGGIO” RACCONTATI DAGLI OPERATORI SOCIALI DEL PROGETTO
Ognuno dei viaggi digitali organizzato da Miravilius è pensato per permettere all’utente di sentirsi coinvolto come se si trovasse sul posto. Durante i live tour nelle RSA, le città vengono raccontate e spiegate con un linguaggio semplice e un ritmo adeguato da una guida turistica in video-connessione in diretta, grazie alle tecnologie già fornite alle strutture nell’ambito del progetto Ciao!. Camminando per le diverse città, la guida ne illustra le bellezze e le principali attrattive coinvolgendo gli ospiti delle RSA come se stessero vivendo un tour reale.
La distanza da casa e dalla propria famiglia per gli ospiti delle RSA a volte è difficile da gestire, ma attività come i viaggi digitali permettono di vivere un’emozione unica e di sentirsi meno soli. Ad esempio, nella RSA Domus Pasotelli Romani di Bozzolo, in provincia di Mantova, i viaggi digitali sono stati preparati come se fossero veri e propri viaggi: ogni ospite vive la simulazione della partenza di un volo aereo e finge di allacciarsi la cintura, mentre una “hostess” dà indicazioni sul volo. Gli ospiti fanno considerazioni su ciò che vedono e successivamente raccontano entusiasti l’esperienza ai familiari e al direttore, descrivendo le loro sensazioni come se si fossero sentiti davvero in viaggio.
Nella RSA Fondazione Opere Pie Riunite di Codogno, in provincia di Lodi, invece gli ospiti si preparano ai viaggi digitali studiando prima sui libri quello che vedranno allo schermo e arrivando quindi preparatissimi all’incontro con la guida turistica. In fondo, come è noto, esiste addirittura una terapia del viaggio, un intervento non farmacologico attraverso il quale si riproduce una sorta di vagone del treno, facendo salire l’ospite, dopo aver finto di acquistare un biglietto e facendolo poi arrivare a destinazione, tenendo in questo modo vivi abilità, ricordi ed emozioni.
Nella RSA Fondazione Luigi Boni Onlus di Suzzara, in provincia di Mantova, ciò che più colpisce gli operatori è il “silenzio contemplativo” con cui gli ospiti partecipano ai viaggi digitali. Difficilmente regnano questo silenzio e questa concentrazione nelle altre attività, mentre qui sembra di essere al cinema: gli ospiti commentano sotto voce per non disturbare gli altri e sono pienamente assorti nel viaggio che molto spesso li porta a rivivere ricordi di gioventù!
Ed effettivamente lo scopo della terapia del viaggio è proprio quello di far rivivere all’ospite la sua quotidianità e rivedere le città dove in passato ha lasciato il cuore, riportando alla memoria i momenti più felici. Nei viaggi digitali è davvero possibile per chiunque vivere l’emozione della scoperta del mondo, senza limiti e barriere.
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