Sicily coast to coast, il giro della Sicilia in bicicletta per raccogliere fondi per la disabilità
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Due cuori, due teste, due fisici, lo stesso nome e un obiettivo comune che li accompagnerà in un viaggio solidale e a contatto con la natura: Sicily coast to coast, il giro della Sicilia in bicicletta e zaino in spalla. Daniele e Daniele – “senza cognomi” – sono due giovani cugini poco più che trentenni, nati in provincia di Reggio Calabria con i battiti del cuore, la voglia di scoprire il mondo e di realizzare i propri sogni sintonizzati sullo stesso bpm.
Il più piccolo ha 32 anni e iniziò ad andare incontro al sogno di scoperta di sé stesso e del mondo circostante con tutte le sue ricchezze quando fece il giro del mondo. Fu un’esperienza che durò tre anni, partita come un viaggio lavorativo e diventata in breve tempo una necessità, tant’è che dopo un anno di pandemia, ad agosto del 2021, salì in sella alla sua bicicletta e fece da Torino fino a Reggio Calabria. Dalla sua casa attuale alla sua casa natale.
Il più grande invece ha 7 mesi in più e una volta maggiorenne si è spostato tra Milano, Amsterdam e Londra. Il viaggio appassiona, carica e riempie di tante cose belle entrambi, come ad esempio l’avvicinarsi a un concetto di libertà che ti scompiglia i capelli al vento e ti avvicina a mondi fino ad ora sconosciuti.
Sicily coast to coast è un’idea nata dal bisogno di sentirsi liberi e di ricordare persone care che sono scomparse prematuramente in questo periodo buio e difficile; sarà un’avventura ancor più stimolante per i ragazzi perché raccoglieranno fondi che andranno a sostenere il Disability Pride Network, una rete nazionale ed internazionale formata da persone e realtà che intendono promuovere un nuovo modo di vivere, pensare e valorizzare la disabilità ed è in continua espansione.
I due cugini sono partiti sabato 21 maggio e saranno on the road fino a che partenza e arrivo non coincideranno. Pedaleranno da Messina a Messina, in senso orario, visitando e raccontando monumenti, spiagge, persone, chiese, cibo, feste, albe e tramonti. Dormiranno tra amache, bad and breakfast, appartamenti e ostelli che incroceranno lungo il percorso. I canali social, in giro per la Sicilia, dei due ragazzi saranno una cassa di risonanza per l’associazione proprio come la raccolta fondi online, totalmente trasparente, che sarà devoluta direttamente all’associazione, senza porsi un obiettivo finale.
Com’è nata Sicily Coast to Coast?
Sicily Coast to Coast è nata l’anno scorso ad agosto. Io avevo appena finito la mia avventura della Torino – Reggio Calabria in bici e mio cugino ha subito percepito la carica positiva che mi ha dato quell’esperienza. Carichissimi nell’organizzare un’avventura insieme, tra le varie opzioni abbiamo scelto di rimanere nel nostro sud Italia e fare il giro completo della Sicilia in bicicletta. Ogni contatto, ogni persona, ha aggiunto un pezzo importante per arricchire il nostro viaggio. E ora, dopo mesi passati a organizzare tutto quanto, siamo davvero pronti!
Quanto durerà il viaggio e quali saranno le tappe che farete?
Il viaggio sarà di due settimane: abbiamo calcolato che percorreremo una media di 80 chilometri al giorno, per un totale di 1100 chilometri. Toccheremo tutte le città principali sulla costa e scopriremo i piccoli paesi che regalano sempre grandi sorprese. Da Messina il giro sarà in senso orario, scenderemo a Taormina, Catania, Siracusa e Marzamemi per poi salire verso Sciacca, Agrigento, Marsala e Trapani. Proseguiremo per Palermo, Cefalù, Capo d’Orlando e Milazzo per ritornare a Messina attraversare lo stretto e tornare nel nostro paese natale, Cittanova!
Come siete entrati in contatto con il Disability Pride Network? Avevate mai avuto un approccio con la disabilità?
Io e mio cugino volevamo aggiungere una grande motivazione al nostro progetto, pedalare per qualcuno, per una causa più grande, e grazie a Sebastiano Selafia abbiamo conosciuto il Disability Pride Network (DPN). Sebastiano ci ha proposto di contattare loro per la sua situazione familiare e così ho chiamato Carmelo Comisi, il quale ascoltandoci è rimasto entusiasta del nostro progetto.
Penso che integrazione ed inclusione quando si parla di disabilità siano due concetti simili ma non uguali. Integrazione è fare qualcosa in mezzo agli altri pensato per un gruppo ristretto di persone mentre fare inclusione è fare qualcosa per tutti indistintamente. La vostra avventura è una pedalata verso l’inclusione che può “toccare” tutti, anche chi non è vicino alla disabilità. Voi come vi sentite? Avete un pensiero o un messaggio particolare da mettere in valigia?
Ascoltare le storie di Carmelo e Sebastiano e scoprire di più sul mondo della disabilità ci ha fatto aprire gli occhi su una realtà di cui si parla troppo poco purtroppo. Quando ora vedo un disabile per strada mi chiedo se il tragitto che sta percorrendo è totalmente accessibile ed efficiente, se i negozi sono predisposti ad accoglierlo. Hanno sicuramente aumentato la nostra sensibilità per capire alcune difficolta della vita. Guardando Le supposte di Carmelo, una serie di video che ha creato, ci siamo resi conto del fatto che anche l’argomento sesso è molto importante.
Come vi possiamo seguire in questo viaggio?
Ci siamo attrezzati con Go-Pro, drone e i nostri cellulari per documentare tutto il nostro viaggio giorno per giorno. Parleremo con associazioni e aziende locali e si potrà seguire tutto questo sui nostri profili Instagram @sorre001 e @dnndlg e Facebook sulla pagina Daniele Sorrenti.
Come possiamo donare per questa raccolta fondi?
Abbiamo creato una pagina su GofundMe sulla quale si può donare quello che si può per sostenere il Disability Pride Network.
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