Una mamma single apre il centro di creatività contagiosa per supportare le famiglie del territorio
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Genova - Oggi vi raccontiamo la storia di un luogo con un nome evocativo. Si chiama “centro di creatività contagiosa”, ha aperto i battenti la scorsa settimana e ha tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento per le famiglie del territorio. Si trova nella parte alta di Sampierdarena, quartiere popoloso e multietnico di Genova dove da tempo – e lo dico da persona nata e cresciuta qui, oltre che attuale residente – si sentiva il bisogno di una sferzata di energia nuova sul piano educativo.
LA STORIA
L’ideatrice di questo nuovo progetto per famiglie è Jacqueline Olivieri, mamma separata che vive insieme ai suoi figli, di cui uno con disabilità. Lavora come assistente sociale ed era da tempo alla ricerca di uno spazio adeguato per attività educative di qualità. «Da mamma ho riscontrato la necessità di avere a disposizione un luogo fisico dove poter portare i figli che non fosse il parco giochi o la ludoteca», spiega. Così, sampierdarenese dalla nascita, ha deciso di attivarsi e si è messa in gioco nel proprio quartiere, investendo 30.000 euro per la ristrutturazione e la messa a norma degli spazi che ha ritenuto più idonei. E ha fondato il Centro di Creatività Contagiosa, che ha già suscitato l’interesse di tantissime persone, nel quartiere e non solo.
«Sono una mamma imprenditrice – sottolinea con entusiasmo Jacqueline – che si è caricata un mutuo sulle spalle perché ci crede: sono convinta che Sampierdarena debba dedicarsi di più alle famiglie, rivolgendo un occhio di riguardo in più ai bambini con disabilità e ai loro genitori».
«D’altronde, i nostri figli sono il futuro: se oggi offriamo loro tempo di qualità, proponiamo attività educative basate sull’ascolto e su un approccio gentile, domani saranno adulti diversi e potranno davvero fare la differenza». Il progetto è stato approvato dal Comune di Genova nell’ambito di interventi di riqualificazione dell’area – PNRR – e sarà anche un supporto a bambini e ragazzi con problematiche legate alla disabilità e ai disturbi dell’apprendimento, in collaborazione con la fondazione C.Effe.
Ci sarà un fitto calendario settimanale dove si alterneranno attività scolastiche, corsi di danza, di lingue straniere, incontri di musicoterapia e arteterapia. E anche di aromaterapia, a cura di Elena Sardo, spalla di Jacqueline in questo progetto educativo a 360° che curerà uno spazio speciale rivolto alle mamme.
«Io sono una personal trainer – racconta Elena – e mi occupo, tra le altre cose, anche di aromaterapia». Elena mi spiega che anche e soprattutto per i bambini gli olii essenziali aromaterapici lavorano sul sistema limbico. Per questo motivo, anche solo utilizzarli prima di andare a dormire o in una giornata particolarmente difficile e caotica possono essere un valido supporto al relax, così come sono un efficace alleato per la concentrazione nello studio. «I miei metodi di allenamento si basano non solo su esercizi mirati, ma su uno stile di vita salutare, il più possibile naturale. Per questo mi affido anche all’aromaterapia e al supporto delle problematiche del nostro corpo con l’utilizzo di oli essenziali».
LE ATTIVITÀ
Visto che l’obiettivo è proprio diventare un riferimento sul territorio, Jacqueline sta già intrecciando una serie di collaborazioni con diverse realtà del quartiere, in modo da poter incidere trasversalmente su tutte le fasce d’età. Le proposte educative saranno tre contemporaneamente per ogni fascia oraria, oltre a un ventaglio di proposte rivolte alla terza età. E poi al centro di creatività contagiosa ci sarà anche un angolo lettura, con una piccola libreria e tanti libri per bambini per dare spazio anche alla letteratura per l’infanzia.
Jacqueline si occuperà dei corsi di danza ai bambini, mentre Elena vuole diventare un supporto per le mamme del quartiere e non solo: «Lavorando molto in ambito femminile, rilevo da tempo la necessità di tante donne di avere uno spazio per sé. Non riuscire mai a ritagliarsi un’ora di tempo per dedicarsi al proprio benessere e staccare la mente influisce anche sull’atmosfera familiare».
La determinazione di Jacqueline che, dopo tanta formazione e innumerevoli fatiche burocratiche, è riuscita a inaugurare questo centro si sente nell’aria e si vede nel suo sguardo. «Vogliamo davvero diffondere una cultura diversa, a misura di bambino sì, ma anche della famiglia che se ne prende cura». Le premesse ci sono tutte: noi auguriamo a entrambe di riuscirci!
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