15 Apr 2022

La guerra in Ucraina: i fatti principali da sapere

Scritto da: Redazione

Vi proponiamo un'analisi per capire meglio la guerra in Ucraina: il contesto in cui è scoppiata, le ragioni e soprattutto le possibili soluzioni attuabili da ciascuno di noi. Lo facciamo attraverso una serie di riflessioni e collegamenti ad approfondimenti che, sin dall'inizio delle ostilità, abbiamo proposto per dare una lettura informata e consapevole di ciò che sta accadendo.

Salva nei preferiti

Era da quasi trent’anni che non si combattevano conflitti aperti nel cuore dell’Europa. La guerra in Ucraina ha chiuso bruscamente questa finestra di pace, portando al tempo stesso armi e violenza a breve distanza dai nostri confini e soprattutto mettendo in un luce una serie di criticità e miopie che hanno caratterizzato e caratterizzano ancora oggi la politica europea, atlantista e occidentale.

Proviamo a esaminare ciò che sta succedendo in questo approfondimento, in cui affronteremo i seguenti punti:

Antefatto della guerra in Ucraina
La guerra in Ucraina ha inizio
Cosa possiamo fare noi per la guerra in Ucraina

ANTEFATTO DELLA GUERRA IN UCRAINA

Vediamo quali sono gli antefatti della guerra in Ucraina: il conflitto ha avuto inizio con l’ingresso delle truppe russe il 21 febbraio nel territorio del Donbass, nella zona orientale del paese, al confine con la Russia. Quest’area è da anni teatro di scontri e tensioni, da quando, nel 2014, ha dichiarato unilateralmente l’indipendenza dall’Ucraina.

Una settimana prima dell’invasione la Duma russa aveva riconosciuto l’indipendenza delle due regioni di Donetsk e Luhansk, che costituiscono il Donbass. L’operazione militare era stata infatti presentata come un intervento per difendere la popolazione filo-russa dell’area.

Come ha spiegato il nostro Andrea Degl’Innocenti nella rassegna stampa del 14 febbraio, il Governo russo aveva giustificato l’assembramento di uomini e armamenti a ridosso del confine ucraino e nel territorio della vicina Bielorussia parlando di un’esercitazione. L’innalzamento della tensione dei giorni precedenti aveva però raggiunto un picco che faceva presagire ciò che sarebbe successo.

ucraina nino sergi
Profughi in fuga dalla guerra in Ucraina

LA GUERRA IN UCRAINA HA INIZIO

Nella notte 24 e il 25 febbraio 2022 la guerra in Ucraina ha inizio ufficialmente con l’annuncio da parte di Vladimir Putin dell’avvio di un’operazione militare speciale. Nel suo discorso Putin accusa la NATO di aver attuato una strategia espansionistica ai danni della Russia, svelando implicitamente quello che può essere considerata la causa principale dell’iniziativa militare.

Nella rassegna stampa del 25 febbraio (e in quelle dei giorni successivi) abbiamo provato ad analizzare le cause della guerra in Ucraina, anche alla luce delle reazioni dei vari attori coinvolti: Ucraina e Russia prima di tutto, ma anche NATO, Unione Europea, Nazioni Unite e i singoli Paesi, fra cui Stati Uniti e, naturalmente, l’Italia.

Nel mese di marzo le ostilità hanno proseguito senza sosta, le ripercussioni sul popolo ucraino si sono fatte sempre più drammatiche, dai diversi tentativi di negoziazione non sono uscite fumate bianche e la tensione si è innalzata, toccando il picco con la strage di Bucha, che ha risvegliato bruscamente l’opinione pubblica sottolineando l’urgenza di porre fine alla violenza. Una significativa testimonianza è quella del reporter francese Benoît Christal, che ha trascorso tre settimane – più diversi mesi dal 2014 a oggi – nelle zone del conflitto.

COSA POSSIAMO FARE NOI PER LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi il conflitto sembra essere lontano dal risolversi ed è opportuno chiederci cosa possiamo fare noi per la guerra in Ucraina, per supportare le popolazioni colpite e per prepararci alle conseguenze dirette e indirette che il conflitto potrebbe avere sulla nostra vita.

La prima cosa che possiamo fare è attivarci personalmente per portare aiuti e sostegno. Lo ha fatto, fra tantissimi altri, il nostro caporedattore Francesco Bevilacqua che ha preso parte alla carovana di pace #Stopthewarnow o i volontari di Ambulanze Veterinarie Italia, che hanno soccorso i profughi al confine ucraino-ungherese.

Un’altra azione molto utile che possiamo fare è scegliere in maniera critica e consapevole come gestire beni primari e con grande impatto anche sui protagonisti di questa guerra, come il denaro e l’energia. In questi approfondimenti trovate alcuni consigli per evitare di affidare i nostri risparmi alle “banche armate” oppure per ridurre la dipendenza energetica dai grandi produttori, primo fra tutti la Russia (questo sarà particolarmente utile anche nel contrasto al riscaldamento globale).

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Indipendentismo, Sardegna e Catalogna a confronto
Indipendentismo, Sardegna e Catalogna a confronto

Nihon Hidankyo e il Nobel per la Pace 2024: “La lotta parte dai nostri drammi”
Nihon Hidankyo e il Nobel per la Pace 2024: “La lotta parte dai nostri drammi”

A Nörvenich la popolazione scende in strada per dire “no!” alle armi nucleari
A Nörvenich la popolazione scende in strada per dire “no!” alle armi nucleari

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Angelo Vassallo, la svolta nell’omicidio del sindaco ecologista: 4 arrestati – #1016

|

Valencia, l’alluvione e quella mattonella che ci svela cosa succederà fra cent’anni

|

Vienna Cammarota, la donna che cammina per il mondo attraverso storie e avventure

|

Local Food Policy, un master per rispondere alle sfide globali a partire dal cibo

|

Servono spazi “laici” per parlare al tempo stesso di transizione energetica e tutela del territorio

|

Un festival in Sicilia sta radunando persone da tutta Europa per parlare di economia solidale

|

Taxi (poco) accessibili e diritto alla mobilità delle persone con disabilità

|

Luigi Mantegna, il pugile che non vince mai: “Ma faccio ciò che amo e sono felice”

string(9) "nazionale"