28 Apr 2022

Direzione Digitale: parte la sfida del turismo di rete del Marchesato crotonese

Scritto da: Elisa Elia

Si è conclusa a Melissa la tre giorni di esperienze all’interno del circuito Instaruga per operatori e specialisti della promozione turistica territoriale. Una proposta turistica di rete che prende forma dal basso e unisce chi operatori territoriali, enti pubblici, associazioni e professionisti del turismo e della promozione, come ha ricordato Ursula Basta, Presidente di Fili Meridiani, tra le organizzatrici dell’evento.

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Crotone - Lunedì è stato un 25 aprile “diverso” per il borgo di Melissa, attraversato da un vento giovane, dinamico e coinvolgente. Si è conclusa proprio in questa data, nel meraviglioso palazzo Ferraro, la tre giorni Direzione Digitale dedicata al turismo sostenibile e alla promozione digitale organizzata dall’Associazione di Promozione Sociale Fili Meridiani e da Emira Digital, società di comunicazione digitale, attraverso le nove tappe del circuito Instaruga, la piattaforma che mette in rete le piccole realtà turistiche dal marchesato crotonese, fino a San Giovanni in Fiore.

Sono stati coinvolti una quarantina di soggetti tra operatori turistici e content creator calabresi per un totale di una platea di oltre un milione di follower ad assistere alle tappe sui social. Un percorso lungo iniziato il 23 aprile con l’arrivo nel cuore dell’Arberia crotonese (tra Pallagorio, Carfizzi e San Nicola dell’Alto), proseguito il 24 aprile tra i Calanchi di Cutro, i telai e la passeggiata in natura a San Giovanni in Fiore e il geosito dei Diapiri salini di Zinga (Casabona) e concluso lunedì 25 aprile con i borghi di Umbriatico, Cirò e Melissa dove si è poi svolto il convegno finale.

Questi progetti raccontano una Calabria resistente che è attiva nell’associarsi e che non intende arrendersi

Ad aprire il convegno, i saluti dell’amministrazione ospitante con il sindaco Raffaele Falbo e l’assessore al Turismo Carlo Poerio, con il primo che ha dichiarato che «il Comune di Melissa è attivo nell’organizzare e sostenere iniziative che coinvolgono i diversi attori territoriali che fanno rete e sviluppano relazioni. Come amministrazione intendiamo promuovere sia la parte marittima del nostro comune sia la parte interna, con un borgo dal fascino unico e dal grande valore culturale».

Successivamente ha preso la parola Fabio Spadafora, amministratore di Emira Digital e moderatore della giornata: «Tre giorni incredibili, ricchi di storia, cultura, natura e tradizioni che intendiamo proporre come modello di sviluppo di rete locale sui territori».

«La riuscita dell’evento è stata possibile solo grazie alla disponibilità di fare rete dei partner di Instaruga: le nostre guide Aigae Alessandro Frontera (Calabbria Cost tu Cost) e Luigi Candalise (Esperiandanti Silani), il maestro tessitore Domenico Caruso di San Giovanni in Fiore, poi le associazioni Fili Meridiani, Calanchi del Marchesato, Italia Nostra Casabona e Valle del Neto e la ProLoco Luigi Lilio di Cirò, e alle amministrazioni locali con un particolare riferimento al comune di Melissa che ci ha ospitato il questa meravigliosa location». Poi ha concluso: «Questi tre giorni hanno rafforzato la rete esistente e l’hanno aperta a nuove realtà, per questo non vediamo l’ora di ripartire per continuare il nostro viaggio Dentro la Calabria».

Direzione Digitale
Alcuni partecipanti di Direzione Digitale davanti a Muzé (Pallagorio)

Durante la serata è stata data voce a tutte le attività che hanno partecipato alla tre giorni per descrivere le loro attività relativamente al tema del turismo sostenibile e alla promozione territoriale. Infine, ogni operatore o promotore ha firmato un simbolico manifesto del turismo sostenibile delle aree interne che rafforza ancor di più la volontà di collaborare sul territorio e per il territorio.

La chiusura dell’evento è stata affidata a Ursula Basta, presidente di Fili Meridiani e tra le fondatrici del circuito Instaruga: «Questi progetti di rete nascono dal basso, da chi è presente ogni giorno sul territorio, e raccontano una Calabria resistente che è attiva nell’associarsi e che non intende arrendersi a un racconto declinato quasi esclusivamente in senso negativo e parodistico.

«Cerchiamo con i nostri progetti e la nostra rete di dimostrare che non è tutto perduto come da fuori spesso ci fanno credere, ma che è possibile creare modelli sostenibili e virtuosi partendo da ciò che abbiamo di bello nelle nostre comunità, in contrasto con una narrativa che quasi si rassegna alla partenza e allo spopolamento», ha concluso la presidente di Fili Meridiani.

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