In val Borbera un cammino per ripercorrere le storie dei partigiani
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Alessandria - Ho conosciuto Chiara Casale la scorsa estate nel bosco dei narcisi, un meraviglioso luogo di pace nel comune di Roccaforte Ligure. Dal 2019 è la presidente della proloco di questa cittadina e porta avanti la missione del papà, roccafortino e tra i soci fondatori dell’associazione, nel lontano 1970. Ora le nuove generazioni ne hanno ripreso le fila e promuovono cultura e territorio con una nuova freschezza.
Chiara è guida turistica e nei giorni feriali lavora come insegnante di scuola secondaria di primo grado, mentre nei festivi lei e la sua famiglia da Busalla (GE) si spostano in val Borbera, la loro seconda casa. Grazie al viscerale amore per questa valle è nata la voglia di non chiudere per sempre quel libro scritto da suo padre e da altri abitanti di Roccaforte e di iniziare un nuovo capitolo, il cui titolo è “fare rete”.
IL CAMMINO DELLA LIBERTÀ
Proprio grazie a un fitto intreccio di realtà e di visioni comuni, il 25 aprile in val Borbera si terrà il Cammino della libertà, un trekking di circa 3 km accompagnato da letture e narrazioni, organizzato dal coordinamento delle proloco dell’alta val Borbera, insieme ad ANPI, ISRAL, Cammino dei Ribelli e al museo della Resistenza di Rocchetta Ligure. Una giornata per ripercorrere i passi dei partigiani, ascoltarne le testimonianze e riflettere insieme.
In queste valli il tema è molto sentito, perché “grazie alla resistenza – si legge sul sito del Museo – una popolazione giovane di ribelli si è trasformata in un piccolo esercito responsabile, capace di presidiare un territorio fino ad allora sconosciuto. Qui in passato sono state immaginate e fatte cose importanti per i tempi a seguire”. Parlare di resistenza è anche l’obiettivo della sezione ANPI Valborbera, fondata nel 1984 da Giambattista Lazagna, il partigiano Carlo, e da un’altra quindicina di partigiani. “La montagna, è il messaggio di Carlo e dei suoi compagni, ha ancora bisogno di Resistenza, forse di più che in passato”, scrivono.
L’EVENTO
«Volevamo fare qualcosa di diverso, ma parallelo, per la celebrazione del 25 aprile, oltre alla tradizionale commemorazione», spiega Chiara Casale, che è anche membro del direttivo del Cammino dei Ribelli. «Così abbiamo pensato a un cammino adatto a tutti, fruibile sia da famiglie con bambini che da persone anziane, trasversale per tutte le età. Abbiamo studiato un percorso che fosse praticabile in base alle norme legate alla peste suina». Ha preso corpo un evento in cui si coniuga la voglia di stare insieme, in natura, con letture, racconti e musica. «Un lavoro di squadra durato diversi mesi – sottolinea la Casale – molto laborioso e complesso, ma che non può che renderci orgogliosi».
La giornata si colloca all’interno del più ampio progetto “Una valle in cammino”, lanciato lo scorso anno insieme alle proloco di Roccaforte, Mongiardino, Albera, Cabella e Cosola. «Per quest’anno ci sarà anche una rassegna dedicata all’acqua, declinata dai nostri numerosi fotografi nei vari paesi secondo un sottotema differente: “Le vie dell’acqua” sarà una mostra en plein air, un percorso fotografico interamente all’aperto». Ci sarà anche una giornata dedicata a tutti gli sport outdoor, dall’arrampicata sulla palestra di roccia ai trail in e-bike.
Chiara evidenzia quanto sia essenziale il gruppo di lavoro che sta alle spalle di tutte le iniziative, pilastro fondante della programmazione e soprattutto sinonimo dell’importanza di fare rete sul territorio.
IL PROGRAMMA
La partenza del cammino della libertà è alle 9:30 da Pertuso, frazione di Cantalupo Ligure, per dirigersi poi sul sentiero della libertà, direzione Colonne. La sosta per il pranzo al sacco è prevista alla Stalla dei Ciuchi, mentre nel pomeriggio ci sarà la visita al Museo della Resistenza di Rocchetta Ligure. «Guerra, pace, impegno, responsabilità, aneddoti e racconti, libertà, politica, testimonianza sono alcuni concetti che saranno richiamati nel cammino e con la vista al museo toccheremo luoghi significativi della nostra storia», conclude Alba Biglieri, presidente della proloco di Cabella Ligure.
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