Genova-Cuneo a bordo di un’Ape: un papà e il suo bambino stanno per partire e cercano ospitalità
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Genova - Oggi vi raccontiamo del viaggio che stanno per intraprendere un bambino e suo padre a bordo di un’Ape Piaggio del 1988 – su cui ho avuto l’onore di fare un giro – lungo stradine secondarie, alla scoperta di tutto quello che questo cammino lento e su tre ruote offrirà.
Incuriosita da un suo post condiviso su Facebook da diversi miei contatti, “APEnsarci lo farei”, scrivo a Dario per farmi raccontare il suo progetto. Chiacchieriamo al telefono e dopo qualche minuto capisco subito che dietro al loro viaggio in ape c’è un mondo da raccontare. Ci accordiamo per l’appuntamento e quando esco dal portone li vedo lì, dentro una colorata “Ape con gli occhi”, ad aspettarmi: sono Diego e suo figlio Alberto, emozionato per la prima intervista della sua vita.
Mentre parliamo e il vento che ci arriva dai deflettori ci rinfresca dalla prima calura primaverile, è subito chiara la prerogativa che questa famiglia ha assegnato al proprio quotidiano: loro non hanno fretta e non hanno orari da rispettare. O meglio, non li hanno più.
Diego ha lavorato per diciassette anni come educatore in una comunità diurna per minori. Sino al 25 ottobre, da quando ha scoperto di far parte della categoria dei sanitari. Si è sospeso e da novembre non percepisce stipendio: «Dopo una vita da formica, ora faccio un po’ la cicala», sorride. Di reinventarsi non se ne parla, perché ama il suo lavoro e non lo vuole cambiare. Così ora si dedica all’homeschooling per i suoi figli e a vivere senza sveglia.
IL VIAGGIO
Quello che si accingono a intraprendere è un percorso in evoluzione, un’intensa esperienza di “roadschool” che vuole essere uno stimolo per trovare strade diverse per apprendere nella quotidianità. E dare vita a un libro che sarà un racconto di viaggio scritto a quattro mani. «Le stesse esperienze, le stesse giornate possono essere raccontate da un bambino che sta crescendo e da un ragazzo cresciuto, cogliendo dettagli diversi e descrivendo emozioni differenti».
Quello che sarà il “battesimo della sella” per Alberto sarà un itinerario guidato dal destino, affrontando tutti gli imprevisti che potranno accadere. «Non abbiamo nessun percorso già definito in testa: per prima cosa andremo a Cuneo, dopodiché abbiamo due settimane di tempo per tornare a Genova».
LE TAPPE
Da Genova raggiungeranno Cuneo per l’EuroApe, il raduno di Api che si terrà dall’8 al 10 aprile. «A Entracque visiteremo il centro Uomini e Lupi e il filatoio di Caraglio, ma faremo anche “vita da raduno”. Con la differenza che, proprio quando gli altri torneranno a casa, noi ripartiremo e staremo in viaggio sino a Pasqua».
Il loro desiderio è quello di toccare con mano realtà lavorative, entrare in aziende agricole e «fare esperienze che possano arricchire entrambi, per guardare con occhi nuovi quello si vede tutti i giorni». Sognano, per esempio, di far visita ad apicoltori, produttori di formaggio, agricoltori. Il tutto improvvisando, facendosi guidare dal caso e dalle proposte di ospitalità.
«Qualunque famiglia o azienda agricola vorrà accoglierci per un caffè, una chiacchierata, un piatto di riso, un giaciglio per la notte sarà ricompensata con la nostra riconoscenza, menzionata nel nostro libro-racconto e diventerà parte indelebile di questo nostro sogno che sta diventando realtà». Il loro vagabondare su tre ruote prevede anche la proposta di un lavoro alla pari: «Naturalmente siamo pronti a dormire in sacco a pelo, anche per terra, e disponibili a dare una mano in cambio dell’ospitalità».
L’AMORE PER LE API
«Tutto è incominciato 2017, al raduno organizzato dal Vespa Club di Genova a Rossiglione, in cui ci siamo “infiltrati” con la nostra Ape», racconta Diego. «Io e Alberto, che all’epoca aveva 4 anni, abbiamo dormito in tenda e lì ha vissuto la sua prima esperienza di motoraduno». E proprio in quell’occasione Diego fece una promessa a suo figlio: «Quando sarai più grande, faremo un giro un po’ più lungo a bordo della nostra Ape». E Alberto non se n’è mai dimenticato.
Così, dopo due anni di interruzioni, hanno entrambi deciso di cogliere l’occasione di questo raduno speciale organizzato dall’Ape Club d’Italia. «Il caso ha voluto che si tenesse a Cuneo, che è a una distanza giusta da fare in Ape, così abbiamo deciso di partecipare».
Cosa li attende? Noi auguriamo a entrambi un viaggio ricco, di incontri, di conoscenze e di piacevoli imprevisti. D’altronde, proprio Diego mi ricorda che “La vita non è perfetta, le vite nei film sono perfette, belle o brutte, ma perfette. Nei film non ci sono tempi morti, la vita è piena di tempi morti, nei film sai sempre come va a finire, nella vita non lo sai mai!” (Radiofreccia).
Per contattare Diego: cassolini@alice.it; 3477874937.
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