10 Mar 2022

Nascono le “ciclovie rosa” per valorizzare il turismo rurale e le tradizioni locali

Scritto da: Lorena Di Maria

Nel pinerolese sono nate le “Ciclovie rosa”: sentieri da percorrere in bici o e-bike e pensati per promuovere una montagna ancora poco conosciuta. Tra creste, mulattiere, piccoli paesi e paesaggi naturali il “Consorzio Turistico Pinerolese e Valli” ha creato un sistema che coinvolge le attività ricettive del luogo per portare i viaggiatori e le viaggiatrici alla scoperta di questi territori autentici.

Salva nei preferiti

Torino - Le montagne del Pinerolese, in provincia di Torino, più volte hanno ospitato il Giro d’Italia, quella che tutti e tutte conosciamo come la celebre “corsa rosa”. Nelle stesse montagne oggi sono nate le ciclovie rosa: si tratta di percorsi per coloro che vogliono  dedicarsi alla mountain bike e pensati specialmente per le donne, affinché si avvicinino sempre più a questo sport.

A ideare il progetto è il neonato Consorzio Turistico Pinerolese e Valli, creato per promuovere quest’area a oggi poco conosciuta e sfruttata turisticamente, seppur dotata di grandi potenzialità e di un’offerta variegata e ampia nell’ambito del turismo rurale, legato all’outdoor e alla cultura. La mountain bike è arrivata nel 1983 in Italia e sempre più, negli ultimi anni, è stata scoperta anche dalle donne. In mezzo c’è la voglia di condivisione, ma anche di mettersi alla prova e superare i propri limiti.

Da qui l’idea di creare dei percorsi mountain bike rivolti in particolar modo alle donne, dedicando loro specifiche offerte e servizi. Come ha spiegato la Presidente del consorzio Rossana Turina, «sempre più donne scelgono la mountain bike a cui ci si può avvicinare a qualsiasi età».

Pinerolese
 UN VIAGGIO TRA LA MEMORIA DEI PERCORSI PARTIGIANI

Il primo sentiero che il progetto intende valorizzare vuole essere un percorso per coloro che, oltre al movimento, sono alla ricerca di cultura. Il percorso si può praticare in mtb o e-bike: è l’anello prende il nome di “Memoria e percorsi partigiani” e collega numerose località in cui si svolsero azioni partigiane durante le ultime fasi della Seconda Guerra Mondiale, ricordate da monumenti, lapidi o cippi commemorativi. Uno di questi è il famoso “Faro della Libertà” di Prarostino, realizzato negli anni Cinquanta in memoria di tutte le vittime del nazifascismo.

L’anello, che percorre i diversi versanti del torrente Chiamogna che si affacciano sulla pianura pinerolese, si snoda tra centri abitati e zone collinari, su strade bianche, sentieri e viabilità asfaltata e bassa quota ed è percorribile in ogni stagione dell’anno. A giugno e luglio gli organizzatori del progetto invitano a fare tappa tra i filari di lavanda a Bricherasio e assaggiare i tipici frollini alla lavanda, caratteristici di questi luoghi.

Pinerolese3 Copia
I PERCORSI PER CONOSCERE LE TRADIZIONI FOLKLORISTICHE

Sempre in sella a mtb o e-bike, l’itinerario comprende l’“Anello delle creste”, una strada che si snoda tra Bricherasio (388 metri) e il Colle Vaccera (1502 metri), restando sul filo dei crinali alla scoperta della Val Pellice e della Val Chisone. In questa tratta non mancano vecchie mulattiere e strade secondarie da cui è possibile osservare dall’alto i paesi della bassa valle.

Ad aiutare i viaggiatori e le viaggiatrici a entrare nel vivo della vita di questa valle c’è la Cascina Marie Bricherasio, un b&b che vuole mostrare tutta la bellezza di queste valli e per farlo offre un ricovero per le bici e organizza lezioni di balli folk per apprendere la tradizione del luogo.

Tra i sentieri del pinerolese, il progetto intende valorizzare anche il conosciuto tour del Colle delle Finestre: il Giro d’Italia, la celebre corsa rosa, si è spinto fin quassù per ben quattro volte su un percorso in salita incastonato in uno scenario montano unico. «Un tour ad anello molto amato dai ciclisti più allenati tra le montagne di Torino 2006: partendo da Pragelato si sale a Sestriere per scendere a Cesana, Oulx, Susa e risalire il Colle delle Finestre fino a Pourrier per ritornare a Pragelato. Si tratta all’incirca di 110 chilometri, insomma non per tutte, ma sicuramente un bellissimo giro per le appassionate, da fare però con bici da strada».

Pinerolese5

Oltre alla scoperta della natura, il progetto delle ciclovie rosa delle valli del pinerolese collabora con diverse strutture ricettive che offrono servizi legati al benessere, allo sport e alla ristorazione, con proposte che variano in base alle stagioni e alla naturale disponibilità delle materie prime e dei prodotti montani. La missione del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli in fondo è chiara: valorizzare la montagna, i suoi sentieri, le mulattiere, i piccoli villaggi e le attività che qui operano e che tutti i giorni lavorano per accogliere nuovi visitatori alla scoperta di queste valli uniche.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri
Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

Paolo Signorelli: le piante raccontano la storia dell’umanità
Paolo Signorelli: le piante raccontano la storia dell’umanità

Aurora boreale, renne e bagni nell’Artico alla scoperta della natura della Svezia settentrionale
Aurora boreale, renne e bagni nell’Artico alla scoperta della natura della Svezia settentrionale

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Cosa dice il nuovo codice della strada e che ricadute avrà sulla mobilità sostenibile – #1024

|

La biblioteca su due ruote KORABike regala storie in giro per le strade

|

Educare al biologico: serve più consapevolezza verso salute e ambiente

|

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

|

Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

|

La Robbia, il laboratorio sardo di tintura naturale che cuce tradizione e sostenibilità, dalla terra al tessuto

|

Nuove case: come devono essere per stare al passo con un mondo che cambia?

|

CereAMO: per mangiar bene dobbiamo “tornare indietro” di 80 anni

string(8) "piemonte"