24 Mar 2022

Una discarica a cielo aperto diventa la Casa dei Difensori della Natura

Scritto da: Lorena Di Maria

Da spazio abbandonato a Casa per trasmettere ai giovani la passione per la natura: a Bagnolo Piemonte, Michele Beretta e Graziella Pircher stanno dando vita alla Casa dei Difensori della Natura, un luogo per fare educazione in natura e un punto di riferimento per la comunità.

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Cuneo - Bagnolo Piemonte è un paese ai piedi del Monviso, situato su un promontorio da cui si può ammirare tutta la valle. Proprio qui i protagonisti della nostra storia, ovvero Michele Beretta e Graziella Pircher, dopo una vita dedicata alla difesa della natura hanno investito tutti i loro risparmi con l’obiettivo di acquistare un terreno e creare una vera e propria “Casa” dove trasmettere a giovani e adulti l’amore per la natura.

Quando sono giunti a Bagnolo Piemonte ciò che hanno trovato è stato un terreno abbandonato e rimasto per diverso tempo inagibile. Proprio su questo terreno Paolo e Graziella hanno immaginato la loro futura Casa, perché per loro prendersi cura della natura e dei luoghi in cui viviamo significa innanzitutto dare una seconda possibilità a quegli spazi dimenticati che custodiscono in sé un grande potenziale.

Così hanno iniziato a ripulire l’enorme discarica a cielo aperto che ricopriva il terreno con un’infinità di rifiuti come pneumatici, carta, plastica e rovi. In questi 20.000 metri quadri sta ora nascendo la “Casa dei Difensori della Natura, nonché un luogo che sottrae spazio all’incuria.

Come ci racconta Michele Beretta, «speriamo sia il primo di una serie di terreni recuperati che possano diventare luoghi in cui tutelare la Natura». La Casa dei Difensori della Natura nasce anche come associazione che svolge attività ambientali e legate all’agricoltura ecosostenibile per coinvolgere bambini e bambine, ragazzi e ragazze. «Formare i giovani è fondamentale. Loro e solo loro potranno salvare il Pianeta, studiando e adottando comportamenti sostenibili e adeguati per i futuri 10 miliardi di abitanti che abiteranno la Terra».

Casa dei Difensori della Natura4
I DIFENSORI DELLA NATURA

Possiamo considerare la nascente Casa un ramo del più ampio progetto dei Difensori della Natura, che nasce e vive sul web grazie a un gruppo di persone appassionate di temi ambientali e convinte che soltanto insieme si può fare la differenza. I Difensori della Natura arrivano da tutte le regioni di Italia e sono ad oggi più di 45.000: sul loro gruppo Facebook condividono saperi, scambiano conoscenze e si attivano per portare “offline” l’attenzione all’ambiente, dando voce alle persone che, da sole, lottano contro l’ignoranza, lo spreco e situazioni critiche come il taglio indiscriminato degli alberi.

Nessuno di noi è agricoltore, ognuno nella vita fa qualcosa di diverso. Per questo la Casa dei Difensori della Natura è un progetto in divenire dove impariamo facendo.

Il progetto nasce nel 2020 da un’idea di Rodolfo Luffarelli, avvocato da sempre attivo in campo ambientale. Da poche persone, il gruppo è cresciuto nel tempo e oggi è composto da una moltitudine di attivisti. Tra di loro ci sono Michele e Graziella, che vivono in Piemonte, ai quali si sono uniti anche Elisabetta Brunetto, Alvaro Dominguez, Laura Gariglio e diversi volontari che stanno rendendo concreto il sogno di dare vita a una casa dove fare didattica per i giovani, dove insegnare ecologia, sostenibilità ed educazione ambientale.

Casa dei Difensori della Natura2
GLI SPAZI DELLA CASA DEI DIFENSORI DELLA NATURA

Il progetto oggi è in fase di costruzione ma Michele, Graziella, Alvaro, Laura ed Elisabetta hanno le idee ben chiare: all’interno della Casa ci sarà posto per una sala conferenze in grado di accogliere una trentina di persone, dove si affronteranno temi come la salvaguardia del territorio, l’educazione in natura e dove si imparerà a conoscere la flora e la fauna. Il progetto prevede poi la realizzazione di una “biblioteca ambientalista”, ovvero uno spazio dove creare partecipazione sociale condividendo libri e letture.

Per essere economicamente autonoma, al primo piano la struttura avrà un piccolo ristoro e alcune camere e servizi per i visitatori. L’attenzione all’ambiente vuole essere garantita anche dal punto di vista energetico: il tetto ospiterà un impianto fotovoltaico con piccole pale eoliche di sostegno per permettere alla struttura di essere il più possibile autonoma e per insegnare ai giovani l’importanza delle risorse rinnovabili.

Grazie all’ampia estensione dei terreni si coltiveranno poi erbe medicinali, officinali, aromatiche e una parte sarà adibita a serra per la didattica. «Pianteremo alberi da frutto caratteristici del territorio e sperimenteremo la coltivazione del bambù, di cui abbiamo già acquistato 1.200 germogli. Studi dimostrano che un ettaro di bambù gigante assorbe una quantità CO2 di oltre venti volte superiore rispetto alla capacità di un bosco tradizionale e offre dieci volte più ossigeno».

I progetti immaginati con i giovani sono i più disparati: dalle attività all’interno del forno preesistente ancora da ristrutturare e che sarà utilizzato per cucinare insieme agli studenti, all’apprendimento dell’apicoltura e della floricoltura. Parliamo con Alvaro, che con i giovani ha molta esperienza: a Torino lavora come insegnante e ha preso parte a diversi progetti in Africa. Come ci racconta, «nessuno di noi è agricoltore, ognuno nella vita fa qualcosa di diverso. Per questo la Casa dei Difensori della Natura è un progetto in divenire dove impariamo facendo».

Casa dei Difensori della Natura1
UN INVITO A UNIRSI ALL’IDEA

Come ci racconta Elisabetta, «per dare vita alla casa e portare avanti i lavori abbiamo ora bisogno di volontari che credano nel progetto e entrino a far parte dell’associazione. La partecipazione online sui nostri gruppi è molto forte e ne siamo entusiasti, ma per rendere concreto ciò che abbiamo in mente serve una partecipazione fattiva e non solo un supporto sui nostri social».

Nell’ambito della Casa, il gruppo dei Difensori della Natura intende anche sostenere realtà e persone a livello internazionale come nel caso di un ragazzo del Congo che sta cercando di salvare e ripristinare le foreste locali. «Diventare membri dell’associazione significa non solo prenderci cura degli spazi, ma anche supportare altre persone e realtà che da sole cercano di rendere i luoghi in cui vivono dei posti migliori».

Possiamo dire che la Casa dei Difensori della Natura custodisce dentro di sé tutto l’amore e l’attenzione per il territorio. «È fatto di persone generose che potrebbero godersi la pensione e invece stanno provando a fare la differenza, lasciando un’impronta positiva». Così questo luogo sta prendendo vita giorno dopo giorno e accoglie chiunque voglia unirsi in questa avventura. Oggi vuole essere un punto di partenza e magari la prima di tante Case che in ogni regione italiana accolgono la comunità.

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