15 Feb 2022

La Rivoluzione delle Seppie, una comunità itinerante e creativa che rianima un piccolo borgo della Calabria

Scritto da: Simone Foscarini

Abitare un luogo temporaneamente ma in maniera costante: questa è la sfida della Rivoluzione delle Seppie, che dal 2016 sperimenta a Belmonte Calabro (CS) un modo diverso di vivere e lavorare. Un sorprendente esempio di rigenerazione e di contaminazione culturale tra un network internazionale e la comunità locale di un piccolo borgo.

Salva nei preferiti

Cosenza - È un’avventura un po’ calabra e un po’ internazionale quella della Rivoluzione delle Seppie, che nasce Oltremanica attorno a un gruppo di studenti di architettura di Londra e approda a Belmonte Calabro, vicino Cosenza, un piccolo borgo montano che si affaccia sul mare.

La storia di questo progetto comincia nel 2016 dall’idea di organizzare con alcune classi della London Metropolitan University una residenza a Belmonte per permettere agli studenti di esplorare nuove idee e farsi ispirare dal contesto locale. L’idea è un successo e piace anche al Comune di Belmonte, che firma subito un’intesa col gruppo affinché altri studenti tornino a progettare nel borgo, vivendolo temporaneamente.

Nel maggio 2017 viene costituita l’associazione culturale Le Seppie proprio con l’obiettivo di alimentare a Belmonte nuovi scambi fra la realtà locale e la rete internazionale di professionisti e studenti universitari, attraverso programmi di riattivazione culturale e la sperimentazione di linguaggi non formali che “imparano dal fare”.

Il nome “Seppie” è lo specchio di questo approccio, è una metafora del metodo learning by doing (imparare facendo): si ispira infatti a un particolare tipo di seppia che si orienta nel buio degli abissi usando i tentacoli per conoscere e muoversi, e che fondamentalmente impara toccando.

Ph. Luca Pitasi
Un Crossings Belmonte – Foto di Luca Pitasi

Negli anni, in seno alla Rivoluzione delle Seppie, nascono workshop, laboratori di auto-costruzione, residenze per giovani, ricercatori e studenti, che vengono ospitati a Belmonte per riflettere e intervenire sui classici temi che caratterizzano le sorti di un piccolo borgo montano in Calabria: l’accessibilità delle aree marginali, la povertà culturale, le nuove forme di turismo e i recenti fenomeni migratori.

Questi workshop, che le Seppie chiamano Crossings, non sviluppano solo progettualità nuove sul territorio ma rendono partecipe l’intero borgo di Belmonte e la piccola comunità che lo vive. Ad esempio, il Crossings 2018 coinvolge i ragazzi del vicino centro di accoglienza di Amantea in un workshop di progettazione per ri-immaginare la biblioteca di Belmonte, che viene trasformata in uno spazio di discussione e incontro per nuovi e vecchi abitanti.

Immergetevi nella Belmondo Experience che offre l’opportunità di lavorare o studiare da remoto nel borgo di Belmonte Calabro insieme alla comunità delle Rivoluzione delle Seppie

Il 2019 è l’anno della svolta: con Orizzontale, il collettivo di architetti di cui vi avevamo parlato qui e oggi uno dei principali partner di progetto, comincia la riattivazione della Casa delle Monache, un ex convento la cui ristrutturazione è incompiuta da anni. La rigenerazione di questo spazio, sostenuta da una campagna di crowdfunding, è un cantiere creativo che diventa luogo di incontro, di vita domestica e scambio con la comunità locale. L’ex Convento viene così trasformato in Belmondo, la casa delle Seppie che concentra tutte le progettazioni della Rivoluzione e ne diventa la nuova sede.

Il destino della Casa di Belmondo si lega inevitabilmente all’avvento della pandemia che avrebbe travolto tutti da lì a poco: il direttivo delle Seppie infatti rimane “bloccato” a Belmonte. Questo gli consente di intensificare il rapporto con gli abitanti del borgo e avviare progettualità nuove come il programma di “South Learning” per studenti che vogliono sperimentare un’alternativa alla didattica a distanza.

casa Belmondo
Le Seppie nella casa di Belmondo – foto di Nicola Barbuto

Oggi il network internazionale della Rivoluzione, guidato dal Direttivo delle Seppie e da Orizzontale, ha unito sotto un’ibrida tribù gli abitanti di Belmonte Calabro, il mondo accademico, gli enti locali (il Comune e l’associazione Ex Convento) e abilitato una rete di volontari, grazie anche ai ragazzi e alle ragazze del servizio civile, che ha reso possibile una convivenza incredibile di culture, età, mestieri ed esperienze.

Chi ha vissuto Belmondo, a contatto con la Rivoluzione, conosce il dinamismo e l’accoglienza che le Seppie offrono ai loro ospiti. Se non l’avete ancora fatto, seguite subito le loro pagine e immergetevi nella Belmondo Experience che offre l’opportunità di lavorare o studiare da remoto nel borgo di Belmonte Calabro insieme alla comunità delle Rivoluzione delle Seppie per vivere dall’interno questo progetto di rigenerazione e contaminazione.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Riabitare l’appennino creando comunità: ecco tre storie di chi ha scelto di restare (o di tornare)
Riabitare l’appennino creando comunità: ecco tre storie di chi ha scelto di restare (o di tornare)

“Vieni a vivere in montagna”, il progetto per riabitare i territori alpini
“Vieni a vivere in montagna”, il progetto per riabitare i territori alpini

Salvare i borghi italiani dall’overtourism: ecco le proposte del turismo responsabile
Salvare i borghi italiani dall’overtourism: ecco le proposte del turismo responsabile

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il boom dei fast food e la fine dell’identità – INMR Sardegna #58

|

Smartphone, pc, elettrodomestici: ripararli è possibile con “The Restart Project” – Soluscions #4

|

Terapie psichedeliche: una soluzione ancestrale ai disturbi mentali?

|

Il futuro del vino tra crisi climatica e innovazione

|

Dalla crisi ecologica alla disumanizzazione delle guerre, l’amore è la risposta

|

Lo storyteller dell’acqua Zach Weiss e il nuovo paradigma per mitigare clima, siccità e alluvioni

|

Tyrrhenian Link: “La nostra lotta continua oltre lo sgombero del presidio degli ulivi”

|

Luana Cotena e il suo concetto rivoluzionario di capo d’abbigliamento

string(8) "calabria"