23 Feb 2022

Pepitosa in Carrozza: ecco in che modo viaggiare può essere davvero alla portata di tutti

Scritto da: Elena Rasia

Favorire un turismo accessibile vuol dire garantire la possibilità di vivere un luogo a 360° a tutti, senza ospedalizzare gli spazi, ma dando delle alternative, come fossero sfumature. È questa la filosofia di Pepitosa in Carrozza, un progetto finalizzato a mettere a disposizione di chi crede in un turismo senza barriere gli strumenti per realizzarlo.

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L’associazione per il turismo accessibile Pepitosa in Carrozza nasce verso la fine del 2019 come punto di riferimento per chi viaggia da una prospettiva a quattro ruote, realizzando guide turistiche che possano raccontare il territorio, mappando i luoghi accessibili ed assicurando a chi le consulta un viaggio da vivere in tranquillità. Attraverso i social, il web e la carta stampata gli utenti vengono informati, in qualsiasi parte del mondo, su come viaggiare senza sorprese last minute.

«Pepitosa in Carrozza è nata per rispondere al bisogno che abbiamo in Italia di essere pro-attivi sul mondo del turismo accessibile: mettere in sinergia la domanda con l’offerta. Pensiamo alla fatica che facciamo per reperire informazioni pratiche su un luogo. Siti istituzionali, enti dedicati sorvolano sulla questione, noi cerchiamo di pensarci», mi racconta Valentina Tomirotti, la presidente.

Quando Valentina prese la patente acquistò un auto che le permettesse di salire, guidare e scendere rimanendo seduta in carrozzina. Proprio da qui nacque l’idea di attivare una raccolta fondi per raggiungere l’obiettivo e iniziare a raccontare l’accessibilità viaggiando.

pepitosa in carrozza

Valentina Tomirotti, classe 1983, è laureata in scienze della comunicazione e racconta attraverso il web un attivismo senza peli sulla lingua, che non conosce limiti. «Visitare una città dovrebbe essere un pieno di cultura riservato a tutti. Per farlo però da seduti, con quattro ruote che non sono sempre così comode, bisogna essere informati. Questo è quello che manca in Italia: una cultura condivisa di un turismo accessibile».

Attraverso l’idea di un turismo veramente inclusivo e alla portata di tutti ha dato vita ad una nuova figura, il travel agent per chi ha una disabilità. Il nostro Paese merita di essere raccontato attraverso gli occhi di tutti, anche da chi viaggia in carrozzina, per fare in modo che non si senta perso e che possa condividere le emozioni della scoperta di posti nuovi tutti da vivere!

Pepitosa in Carrozza è nata per rispondere al bisogno che abbiamo in Italia di essere pro-attivi sul mondo del turismo accessibile

«Realizziamo tanti progetti sia nel pratico, che nel digital. Partiamo sempre da una cultura dell’accessibilità da divulgare su vari fronti, non solo turistici; scriviamo guide turistiche accessibili come veri e propri progetti editoriali e abbiamo tre sportelli attivi: uno dedicato all’abbattimento delle barriere architettoniche con un architetto dedicato, uno sportello legale con un avvocato e a breve avremo anche uno sportello psicologico.»

Attualmente l’associazione sta lavorando molto nel territorio di Mantova, che ha dato i natali a Valentina, ma si muove anche nel resto d’Italia, con qualche puntatina oltre lo stivale, come a Valencia, Malaga e Siviglia. A livello italiano un ottimo esempio è Lampedusa, con molti servizi dedicati alle disabilità motorie.

Chiediamo a Valentina cosa c’è nel futuro di Pepitosa in Carrozza: «I progetti futuri sono sicuramente quelli di riprendere a viaggiare e portare la nostra Pepy mobile a sgommare in giro per l’Italia, raccontando la cultura dell’accessibilità e cercando di formare anche gli addetti ai lavori. Ad esempio con la guida scritta per Airbnb che troverete online sul nostro sito».

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