Global Risks Report: ambiente e coesione sociale i problemi che oggi preoccupano di più
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Il Global Risks Report 2022 del World Economic Forum pubblicato nei giorni scorsi rivela come secondo i partecipanti al sondaggio Global Risks Perception Survey (GRPS) i primi cinque rischi che il mondo si trova ad affrontare per i prossimi 5-10 anni siano tutti ambientali. Questi includono la lentezza nell’azione climatica; gli eventi meteorologici estremi; la perdita di biodiversità; la crisi delle risorse naturali; danni ambientali causati dalle attività umane. I rischi climatici sono identificati come rischi principali sia a breve che a lungo termine.
Il sondaggio, condotto fra il 2021 e il 2022, è stato somministrato a un pubblico in cui gli uomini prevalgono sulle donne (64% contro il 34%), con una fascia d’età preminente che va dai 40 ai 59 anni e proveniente per lo più dall’Unione Europea (44%). Poco più della metà dei soggetti erano organizzazioni – per lo più aziende, ma anche enti locali, università, ONG e altro –, mentre fra le persone fisiche i due ambiti di competenza maggiormente rappresentati sono stati tecnologie ed economia.
“L’ultimo Global Risks Report del World Economic Forum rivela che le imprese e i responsabili politici si stanno finalmente svegliando sui rischi reali rappresentati dal cambiamento climatico e dalla perdita di biodiversità. Questo è il risultato di un nuovo eco-risveglio”, commenta il WWF in un comunicato.
“Questo è il motivo per cui i titoli dei giornali e i messaggi sui social media sono abitualmente dominati da storie di incendi, siccità, eventi meteorologici estremi, scarsità di risorse, perdita di fauna selvatica. La pandemia globale in corso ha accentuato questa nuova consapevolezza di fragilità”.
A proposito della situazione attuale, il testo nel Global Risks Report si sottolinea che “dall’inizio della pandemia i rischi sociali e ambientali sono aumentati, in particolare rispetto a problemi come l’erosione della coesione sociale e le crisi legate alle risorse primarie“. Altri peggioramenti si sono registrati in ambiti quali la situazione debitoria globale, il fallimento dei sistemi di cyber-sicurezza, il digital divide e la perdita di fiducia nella scienza.
Coesione sociale e sostentamento primario sono percepite come le criticità più urgenti da affrontare, nell’orizzonte temporale del prossimo biennio, ma non viene dimenticata la questione climatica e ambientale – in particolare in riferimento agli eventi climatici estremi e al fallimento della politica climatica –, che rimane un grave problema a corto, medio e lungo termine.
I titoli dei giornali e i messaggi sui social media sono abitualmente dominati da storie di incendi, siccità, eventi meteorologici estremi, scarsità di risorse, perdita di fauna selvatica
“Mentre i leader mondiali si preparano per i colloqui sulla biodiversità di quest’anno in Cina – aggiunge il WWF –, è fondamentale che agiscano sulle preoccupazioni della società e che finalmente riconoscano lo stretto collegamento tra il cambiamento climatico, la distruzione della natura e il nostro attuale modello di produzione e consumo“.
“Devono anche passare dalla risposta alle pandemie alla loro prevenzione, adottando un approccio One Health che riconosca come la salute delle persone sia strettamente legata a quella degli ecosistemi e degli animali”, conclude il WWF. “Stiamo finalmente cominciando a capire che solo assicurando un clima stabile e un mondo naturale sano saremo in grado di costruire un futuro più sicuro, prospero ed equo per l’umanità. Ora è il momento di impegnarsi e di agire”.
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