#GenovaSprecoZero, per combattere gli sprechi alimentari
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Genova - Immaginate una pattumiera gigantesca. Chiudete gli occhi e provate a vedere cosa c’è dentro: scoprirete una quantità enorme, strabordante, di cereali, frutta, verdura, carne, pesce, uova, patate, barbabietole, formaggi. Una miniera di risorse, quantificabile in 270 milioni di tonnellate (fonte: Centro Comune di Ricerca – JRC della Commissione europea) mandate al macero tra il 2000 e il 2017: con questi dati l’Italia si rivela il paese più sprecone d’Europa.
A Genova la media non migliora: solo nel capoluogo ligure finiscono in discarica più di diecimila tonnellate di alimenti all’anno, per di più ancora perfettamente commestibili, mentre sono quasi trentamila le persone che quel cibo faticano a metterlo in tavola e si rivolgono ai servizi di distribuzione alimentare gestiti dalle oltre 200 associazioni no-profit della città.
Proprio per far fronte a questo nasce #GenovaSprecoZero, la campagna che vuole sensibilizzare la cittadinanza sull’enorme spreco di cibo sul territorio genovese e chiedere al sindaco Marco Bucci di istituire un tavolo del Comune di Genova esclusivamente dedicato alle politiche del cibo. Ad appoggiare #GenovaSprecoZero ci sono i ragazzi di Fridays For Future e l’intera rete di Ricibo, che a Genova recupera più di 300 tonnellate di alimenti ogni anno, ridistribuendoli alle persone in stato di bisogno (ne avevamo già parlato qui).
In questo senso, affrontare sul piano istituzionale un tema che è anche ambientale, oltre che economico e sociale, diventa essenziale soprattutto in questo momento storico: «Questi numeri dimostrano che Genova è ben lontana dall’essere una città sostenibile», evidenzia Domenico Chionetti, portavoce della Comunità di San Benedetto. «Proprio per questo chiediamo di aprire un tavolo di lavoro sulle Food Policy dove tutti i portatori di interesse possano lavorare insieme per ridurre lo spreco e creare un sistema urbano sostenibile».
E prosegue: «Considerando il periodo delicato che stiamo vivendo, vogliamo puntare su una campagna social fino al periodo elettorale insieme ai ragazzi di Fridays for Future, Extinction Rebellion e tutte le associazioni che vorranno unirsi per il coinvolgimento delle persone sul tema. Ci piacerebbe anche realizzare alcuni incontri che siano occasione di approfondimento e un evento con i candidati sindaci».
COSA SI STA FACENDO
Esiste una legge che consente proprio di ridurre o evitare sprechi alimentari e di donare alle persone in stato di bisogno le eccedenze non più commerciabili. Si tratta della legge 116/2016, la norma conosciuta come “antisprechi”, la cui prima firmataria è stata l’onorevole Maria Chiara Gadda. Nonostante questo è comunque necessario un impegno sul piano istituzionale, visto che allo stato attuale mancano gli strumenti per permettere ai volontari di operare sistematicamente e di affrontare in modo efficiente questo tema così cruciale.
«Nella proposta di legge che stiamo preparando – scrive Selena Candia, consigliera regionale – cercheremo di rendere strutturali alcune idee: il doggy bag nei ristoranti per portarsi a casa il cibo avanzato nel piatto, criteri preferenziali negli appalti pubblici sulla ristorazione per chi garantisce il minore volume di sprechi alimentari e riduzioni sulle tasse dei rifiuti in base ai comportamenti virtuosi. Non possiamo però continuare ad appoggiarci alla buona volontà delle associazioni e dei privati. Le istituzioni devono promuovere e guidare questi comportamenti: perché la sostenibilità ambientale e sociale vanno sempre di pari passo».
LA CAMPAGNA SOCIAL
#GenovaSprecoZero vuole sensibilizzare più persone possibili sul tema dello spreco, in modo da evitare di gettare alimenti per un valore di circa un milione e duecentomila euro, risparmiando al tempo stesso 778 tonnellate di CO2 e 1.780.000 m3 di acqua: sì, perché il cibo, anche quando non viene consumato, è stato comunque coltivato, innaffiato, prodotto, impacchettato e trasportato.
«Vogliamo diffondere consapevolezza sullo spreco di cibo, con il fine ultimo di ottenere all’interno del Comune di Genova un tavolo istituzionale per le politiche del cibo che si occupi anche del recupero delle eccedenze alimentari. Nei prossimi mesi organizzeremo altri momenti in piazza con distribuzione di cibo ed eventi informativi. E proseguiremo su questa linea finché le nostre richieste non saranno ascoltate», conclude Alice, portavoce della campagna per i ragazzi di Fridays For Future Genova.
Fondamentali per la buona riuscita della campagna sono gli hashtag #GenovaSprecoZero e #TavoloFoodPolicyGE. E ricordarsi che anche le piccole azioni quotidiane hanno grandi conseguenze.
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