27 Gen 2022

art+b=love(?), il festival di Sineglossa che attraverso l’arte disegna un mondo sostenibile

Scritto da: Daniela Bartolini

Dal 10 al 20 febbraio 2022 il festival art+b=love(?), organizzato e curato da Sineglossa, torna dal vivo – presso La Mole Vanvitelliana di Ancona – e online per parlare di femminismi, cura e biodesign. Dieci giorni di mostre, talk e performance all’insegna di un “Nuovo Rinascimento”: uno spazio di grande sperimentazione in cui l’arte dialoga con gli altri campi del sapere, contribuendo a promuovere una società più sostenibile, bella e inclusiva. Italia Che Cambia è media partner dell’evento.

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Ancona, Marche - Torna, dopo un anno di pausa, il festival ideato e realizzato da Sineglossa, organizzazione culturale che produce modelli di sostenibilità in risposta alle sfide globali applicando i processi dell’arte contemporanea. Riunendo nella stessa corte artisti, scienziati, imprenditori, umanisti e coinvolgendo università, pubbliche amministrazioni e imprese, crea ecosistemi complessi per ideare insieme soluzioni che vadano a vantaggio dell’intera comunità.

Un processo di cross-fertilization attraverso il quale “si disegnano – nelle parole di Sineglossa –  soluzioni belle, sostenibili e inclusive”. Un’approccio che Sineglossa,  ispirandosi a uno dei periodi più innovativi e fecondi di idee nella storia degli esseri umani, chiama “Nuovo Rinascimento”, cogliendo l’elemento più rivoluzionario del Rinascimento: la contaminazione tra competenze eterogenee.

sineglossa festival 1

IL FESTIVAL

Giunto alla sua quinta edizione, il festival art+b=love(?) «nasce nel 2017 per far dialogare il mondo del no profit con il mondo del profit. La “b” di art+b=love(?) inizialmente nascondeva un rapporto con il business – ci racconta Federico Bomba, direttore artistico del festival e cofondatore di Sineglossa –, quindi cercare di capire come il mondo imprenditoriale potesse avvantaggiarsi dell’arte per produrre contenuti innovativi e possibili occasioni di crescita economica». 

«Un rapporto che in qualche modo non se n’è mai andato, tanto che il primo giorno del festival ci sarà Eric Ezechieli, imprenditore rigenerativo, cofondatore di Nativa, prima B Corp in Italia che fa esattamente quello che si saremmo aspettati di trovare nel 2017: fare profit nell’ottica del del New European Bauhaus (di cui Sineglossa è partner ufficiale), cioè nell’ottica della bellezza, della sostenibilità e dell’inclusione sociale». 

Nel tempo l’equazione proposta da art+b=love(?) si è dunque evoluta «allargando la visuale, la “b” è diventata una variabile in generale, attraverso la quale l’arte si contamina per valorizzare qualsiasi aspetto della vita delle persone, parlando di temi di tutta la contemporaneità per coinvolgere un ecosistema molto più grande».

L’edizione di quest’anno si sviluppa attorno a tre temi principali: femminismi, cura e biodesign. A fare da fil rouge è la prima retrospettiva internazionale dell’artista e designer Giulia Tomasello, che combina tecnologie e microrganismi per rompere i tabù sul corpo femminile. Un esempio di come oggi la ricerca artistica possa confrontarsi con gli sviluppi scientifici e tecnologici, per tradursi in impegno concreto sui grandi temi della contemporaneità.

Cogliamo l’elemento più rivoluzionario del Rinascimento: la contaminazione tra competenze eterogenee

«L’ispirazione tematica – prosegue Federico – viene proprio dal lavoro di Giulia Tomasello. Osservando il suo lavoro, questi erano i temi che emergevano con forza. Per me Giulia rappresenta quella tipologia di artista, di personaggio leonardiano, che non ha confini tra le varie discipline. Persone che come dei borghi mastro mettono insieme figure molto diverse, come imprenditori, scienziati, umanisti, medici, antropologi, ingegneri, per produrre il proprio lavoro con una visione molto organica e non settoriale. I tre temi nel festival vengono letti nella loro correlazione, non sono separati».

Per consentire una partecipazione il più ampia possibile, le mostre saranno visitabili anche online con due piattaforme costruite appositamente per l’occasione. Piattaforme che consentono una partecipazione attiva e interattiva, in cui i visitatori e le visitatrici possono lasciare traccia del loro passaggio, commenti e indicazioni per chi esplorerà in seguito le mostre, fruibili a più livelli in base ai propri interessi. I talk saranno fruibili anche in streaming dal sito del festival e sui canali di Italia Che Cambia, che è media partner del festival.

Giulia Tomasello sineglossa

IL PROGRAMMA

Le mostre

Il festival si apre giovedì 10 febbraio alle ore 20 inaugurando la mostra “Biofilie” di Giulia Tomasello, con un confronto tra le diverse e innovative prospettive disciplinari dell’artista, dell’imprenditore Eric Ezechieli e del biologo Roberto Danovaro, con il Patrocinio della Camera dei Deputati. A seguire, va in scena per la prima volta la performance GTPƏ, con Francesca Gironi e Daniele Fabris, a cura di Umanesimo Artificiale.

Il progetto mira a realizzare una delle prime intelligenze artificiali femministe: all’algoritmo di intelligenza artificiale GPTƏ vengono dati “in pasto” vari testi su tematiche di genere, per farlo interagire con la sensibilità umana nella co-creazione di un testo poetico. La poesia così generata sarà recitata dal vivo dall’artista Francesca Gironi insieme a un ensemble di voci artificiali, che il sound engineer  Daniele Fabris comporrà in un soundscape immersivo multicanale.

Gli artisti Claudio COWARTE Carloni, Morden Gore, Giorgio Cingolani, Anita Habluetzel Esposito, Claudio Gaetani e Michele Senesi saranno protagonisti del percorso espositivo Be Your Hero/Educare alla Felicità, che verrà inaugurato dal vivo venerdì 11 febbraio alle 19.30 nella Sala Vanvitelli e online con una piattaforma interattiva. Trecentocinquanta studenti e studentesse marchigiani tra i 12 e i 14 anni hanno lavorato tra le loro scuole e lo spazio urbano con sei artisti e artiste, formatori e formatrici, per restituire la loro interpretazione di questi tempi complessi.

La risposta all’incertezza e al senso di impotenza nei confronti di una natura indomabile è la “social catena: il sostegno reciproco e la solidarietà tra gli esseri umani, come suggerito dal loro concittadino Giacomo Leopardi nella lirica La ginestra, a cui la mostra finale si ispira. Al termine del percorso espositivo, una sezione speciale ospita le opere dell’artista Giacomo Giovannetti, con un ciclo che esplora il tema delle eroine contemporanee attraverso una serie di archetipi, ideati insieme ad un gruppo di studentesse, per raccontare le life skills utili ad affrontare i nostri tempi.

Pensata per gli spazi de La Mole, “Cellule & Cellular Automata” è un’installazione audiovisiva site-specific che proietta lo spettatore all’interno di un cellular automaton: un modello matematico usato per descrivere l’evoluzione di sistemi complessi, anche nel campo della fisica e della biologia. Nell’installazione, pensata per dialogare con la mostra di Giulia Tomasello, gli atomi si trasformano in bits e 150 metri di led creano un organismo artificiale che interroga lo spettatore sul confine tra naturale e artificiale, in un mondo sempre più mediato dalla tecnologia digitale.

sineglossa festival 2
I talk

Nella Sala Polveri spazio ai talk di approfondimento. Venerdì 11 febbraio alle ore 18 il tema sarà “La cultura per una società della cura” con Franco Lorenzoni – maestro elementare, giornalista e scrittore – a colloquio con Alessia Tripaldi, co-fondatrice di Sineglossa, scrittrice per Rizzoli e ideatrice del progetto Be Your Hero.

Sabato 12 febbraio alle ore 18 tocca al talk “Donne e rivoluzioni” con tre ospiti che raccontano altrettanti campi di azione del femminismo contemporaneo: Diletta Huyskes, responsabile del dipartimento Advocacy di Privacy Network, ricercatrice che si occupa di etica e politica tecnologica, giustizia algoritmica e discriminazioni di genere nel mondo digitale.

E ancora: Marilù Manta, project manager di cheFare e portavoce dell’European Network for Women Excellence (ENWE), un progetto impegnato a risolvere il problema del gender gap nei media; Oiza Q. Obasuyi, studiosa di diritti umani, migrazioni e relazioni internazionali, autrice per The Vision e Internazionale. Chiude il ciclo di incontri domenica 13 febbraio alle 18 la conversazione che approfondisce il processo creativo dietro “Cellule & Cellular Automata” con Filippo Rosati e Ksawery Kirklewski.

Credits

Art+b=Love(?) gode del patrocinio della Camera dei Deputati, con il sostegno di Regione Marche, il supporto del Comune di Ancona, grazie ai contributi del Dipartimento per le politiche della famiglia e del Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Assessorato alle Culture del Comune di Recanati e del Comune di Corinaldo. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con La Mole, Asini Bardasci, Umanesimo Artificiale, Centro Culturale Fonti San Lorenzo, Fogola Fàgola e con la media partnership di Italia che Cambia.

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