21 Gen 2022

La danza degli opposti: e se le differenze generassero risate invece che odio?

Luisita Fattori, "pedagogista della gioia" e parte del direttivo dell'associazione Spiritualità del Creato, si sofferma sul concetto di opposti. Se oggi esso evoca scenari conflittuali, nelle tradizioni teologiche e filosofiche del passato era legato a un equilibrio proficuo, da cui scaturiscono vita, creatività e ilarità.

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Un paradosso – dal greco παρά (contro) e δόξα (opinione) – è genericamente la descrizione di un fatto che contraddice l’opinione comune o l’esperienza quotidiana, riuscendo perciò sorprendente, straordinaria o bizzarra. Un ragionamento che appare lineare, ma che porta ad una contraddizione. Il paradosso è un potente stimolo per la riflessione, spiega Wikipedia. Interroga la nostra capacità di discernimento e rivela i limiti di alcuni strumenti intellettuali per il ragionamento e spesso ci fa ridere.

È interessante osservare come il buddhismo zen affidi l’insegnamento della sua dottrina ai kōan, indovinelli paradossali. Anche nel Vangelo troviamo Gesù che ama accompagnare il suo parlare con immagini paradossali come la pietra scartata dai costruttori che è divenuta testata d’angolo, gli ultimi saranno i primi, il più piccolo dei semi che diventa un grande albero, il seme che in terra muore e porta molto frutto, dare da mangiare agli affamati è dare da mangiare al Creatore e così via.

L’inno delle Beatitudini è un paradosso continuo ad esempio: beati quelli che sono nel pianto. È come se questo linguaggio ridestasse l’attenzione e l’intelligenza del cuore di chi sta ascoltando. Matthew Fox in In principio era la gioia scrive che “il raccontare storie è più delle parole, si tratta piuttosto di parole messe al servizio delle storie e quindi di immagini della nostra vita”.

danza degli opposti

Se andiamo verso Oriente troviamo lo Ying e lo Yang, i due principi opposti e complementari che il Tao contempla. Sono i principi alla base del sistema energetico nel nostro corpo e dell’universo intero secondo la visione taoista. I due principi sono tra loro apparentemente opposti e al contempo complementari come la notte al giorno, il caldo al freddo, l’alto al basso, il concavo al convesso, il pieno al vuoto, il maschile al femminile, il buio alla luce e così via.

Nel famoso simbolo del Tao è interessante osservare che queste due forze non sono ferme o statiche, ma sono in continuo movimento. Così trovano equilibrio e armonia attraverso il movimento stesso e l’alternanza delle due: è come una danza senza fine.

Prendersi il tempo di guardare giocare e danzare i nostri paradossi e gli opposti in noi, sia a livello personale che come specie, può innescare la nostra risata. Ridere è un modo per lasciare andare sé stessi e “croccare” di vitalità. Per molti scienziati le funzioni del ridere sono ben quattro: immunostimolante, euforizzante, antidolorifico/analgesico e calmante.

Mi piace a questo punto portare un parallelismo tra umiltà e umorismo. Umiltà deriva da humus, terra, ed è la capacità di cogliere il proprio limite, con la coscienza della continua possibilità di crescita. Essere umili vuol dire essere più vicini alla terra, riconoscere che siamo costituiti della stessa sostanza di chiunque altro. Il pedagogista Paolo Mottana intuisce un senso dell’umiltà in questa terrestrità e abbozza un’ipotesi interessante: forse ciò che nasce per effetto di questo è l’umorismo? “L’umorismo sposta, destabilizza e fa sentire ognuno a casa propria, cogliendo la bellezza e la fatica dell’esistenza senza esserne sprofondato e annichilito”.

Ridere apre l’anima al suono delle cose. R. M. Rilke

In molti miti antichi si trova un legame tra risate e nascita o rinascita. Anche in ambito cristiano è stato ritrovato il racconto di una genesi parallela, riportata in un antico papiro alchemico di scuola neoplatonicamdel II° secolo d.C.. Il papiro ci fa giungere l’ipotesi del Riso divino creatore di vita. Un anonimo studioso annota: “… appena Dio sorrise nacquero sette dèi che governarono il mondo: appena scoppiò a ridere nacque la luce. Scoppiò a ridere una seconda volta e apparve l’acqua. Al settimo giorno che rideva apparve l’anima. Dopo una risata cosmica Dio stacca un pezzo da sé e lo trapianta nel genere umano”.

Questo nostro tempo storico è segnato dolorosamente dalla polarizzazione e dalla divisione tra opposte visioni/interpretazioni: sembra che si debba essere o da una parte o dall’altra, vedere o bianco o nero, come non esistessero più le scale di grigi. Noi invece vogliamo soffermarci a dare nome, giocare, ridere, danzare con i nostri opposti, sentendo la forza e l’energia che si può sprigionare dai paradossi.

Proponiamo come Spiritualità del creato un seminario esperienziale in quattro serate (tutti i venerdì di febbraio dalle 20.30 alle 22.30 online) in cui riscoprire la coesistenza a volte paradossale degli opposti osservando la natura, il cosmo e le nostre vite. Attraverso il contatto con la natura, l’arte come meditazione, la pratica della mindfulness, la poesia, il gioco, la danza e la risata, incontreremo il percorso indicato da Matthew Fox per riscoprire “la regola del paradosso e dell’ironia” che l’autore descrive in La spiritualità del creato. Manuale di mistica ribelle.

In Principio era la Gioia
Original Blessing
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“Siamo creature dialettiche, sia divine che animali, e in questo c’è grande gioia e grande ironia. In questo stanno le fondamenta di tutta la nostra esistenza spirituale: noi siamo lo scherzo di Dio, siamo animali divini. Se solo sapessimo ridere di noi stessi e delle nostre opere, per esempio delle nostre ideologie, dei nostri miti e giochi, così come delle nostre nazionalità, delle nostre differenze e dei nostri scopi nella vita, che spesso prendiamo tanto sul serio!”, scrive Matthew Fox in Compassione. Spiritualità e giustizia sociale.

L’essenza dello humour è la sensibilità: un sentimento di calore e simpatia per tutti gli aspetti della vita.
Carlyle

Se il riso dei bambini è talmente gradevole da sentire,
è perché è l’espressione della vita.
I bambini sono continuamente
attraversati da correnti
che contribuiscono al loro sviluppo
fisico, affettivo e mentale;
i loro serbatoi si riempiono di
energia e il loro riso è un’esplosione di vita.
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Per ulteriori info potete visitare il sito www.spiritualitadelcreato.org e per l’iscrizione mandare una mail a info@spiritualitadelcreato.org.

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