Francesca Galizia: “L’arteterapia mi ha cambiato la vita e ora cambia quella degli altri”
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Savona - Ho collaborato per un periodo per una fondazione di arte contemporanea e mentre mi trovavo a respirare ogni giorno quell’ambiente imbevuto di bellezza ed estrosità, mi domando cosa significasse davvero la parola Arte. E nel rifletterci mi venivano in mente, più che definizioni, parole come magia, guarigione, espressione di sé, improvvisazione, comunicazione.
Ma cos’è poi davvero l’arte? E quale funzione può assumere in una società sempre più razionale, con categorie rigide, ruoli definiti, in cui sensibilità, creatività e irrazionalità sono da limitare, se non annullare? Ho provato a porre questa domanda a Francesca Galizia, progettista culturale e titolare dello Studio4Mani, un atelier creativo e di arteterapia che si trova ad Albenga (SV).
La sua risposta mi ha lasciata con un sorriso: «L’arte, per come ci è stata insegnata, l’ho sempre vissuta a livello estetico, con una finalità quindi legata allo studio, all’analisi tecnica. Ma negli anni ho capito che l’arte è tanto altro: essa è movimento, è anima, energia, relazione, sguardo, colore. L’arte è vita. Ed è quello che in questo atelier un po’ particolare proponiamo come chiave di lettura».
PAROLA D’ORDINE: ARTETERAPIA
«L’arteterapia è uno strumento meraviglioso di crescita personale. Terapia assume il significato di miglioramento: le persone che si affidano a noi infatti partecipano a incontri individuali, percorsi per migliorare la propria sfera personale, in diversi ambiti. L’arte diviene quindi un canale espressivo molto potente, che prende parte di questa forza dalle potenzialità dei differenti materiali artistici che proponiamo.
Ogni materiale utilizzato possiede una propria carica emotiva in grado di supportare e facilitare il processo di guarigione stesso. Pensiamo all’arte come un linguaggio che permette a chiunque lo utilizzi di accedere al proprio interno, per entrare in contatto con ciò di cui si ha bisogno, portandolo all’esterno attraverso emozioni che trovano un canale di espressione nell’opera che si sta creando».
Francesca mi racconta che la parte che ritiene più significativa del lavoro che svolge è proprio il processo che, passo dopo passo, incontro dopo incontro, porta le persone che si affidano a lei e a Studio4Mani a emergere, andando a scoprire o riscoprire parti di sé sepolte da tempo.
L’ARTE PER CHI? PER TUTTI!
«I percorsi di arteterapia che proponiamo sono rivolti a bambini dai 3 anni in su, fino ai 99 anni. Ovviamente ciascuno ha esigenze diverse, quindi ogni persona viene seguita e supportata costruendo un percorso su misura. E così l’arte diviene strumento e mezzo per imparare a gestire la rabbia o imparare vie di comunicazione differenti per chi è portatore di disabilità o semplicemente per sostenere persone che si trovano ad affrontare fasi particolari e hanno bisogno di un supporto in questa fase delicata».
L’arteterapia utilizza materiali artistici proprio perché ogni materiale ha una sua potenzialità: «Per via dei miei trascorsi di gioventù ed essendomi approcciata a diverse forme artistiche, do molto spazio al movimento corporeo e al teatro, oltre alla pittura».
Nonostante sia un percorso per tutti, proprio tutti, Francesca in questi anni ci confida di nutrire alcune preferenze: «Ho iniziato a lavorare con la fascia dell’infanzia 3-6 anni e con il tempo mi sono poi specializzata per seguire adolescenti e persone con disabilità. Lavoro però molto bene con le donne: credo che quando decidono di migliorare sé stesse, possiedano una carica e una voglia di mettersi in gioco pazzesche».
Fra le tante storie di persone che in questi anni hanno visto miglioramenti significativi nella propria vita grazie all’arteterapia di Studio4Mani, Francesca me ne racconta due: «Ricordo molto bene una ragazza che stava affrontando un momento importante e delicato della sua vita e, anche grazie al percorso fatto insieme, è riuscita a trovare la forza di interrompere la relazione con una persone non sana, ricominciando a vivere».
L’arteterapia è uno strumento meraviglioso di crescita personale
Altri ricordi bellissimi che ho conservato con amore sono quelli con ragazzi autistici «che seguo ancora individualmente, che inizialmente erano molto limitati nelle capacità comunicative, mentre oggi parlano, si esprimono, e hanno voglia di fare, di mettersi in gioco qui nello studio, ma soprattutto fuori, nella loro vita quotidiana».
LA STORIA DI FRANCESCA
«Il mio interesse per l’arte – mi racconta Francesca – nasce dal mio spirito gioioso e creativo che ho da sempre e che piano piano durante la scuola ho approfondito con corsi manuali, creativi e lavorativi attraverso il teatro. Mi sono formata allo IULM di Milano, con un taglio turistico e culturale, ma negli anni successivi mi sono poi specializzata in arteterapia con una scuola di Lecco. La formazione però mi accompagna sempre: negli anni ho continuato, e continuo tutt’oggi, a frequentare corsi di approfondimento su nuovi approcci».
L’ATELIER APRE LE SUE PORTE
Studio4Mani nasce 12 anni fa da un’unità di intenti creativi di Francesca Galizia e Francesca Bogliolo, una consulente artistica e critica d’arte. Nel raccontarmi il loro progetto, lo descrivono così: «Siamo due persone che condividono delle idee colorate e creative, che hanno deciso a un certo punto di dar forma alle nostre idee e sogni attraverso uno spazio dedicato all’espressività e alla creatività, ma con un taglio innovativo e fresco».
«Inizialmente ci aspettavamo di trovare un territorio ostile e chiuso verso la novità, ma abbiamo accettato la sfida e la rinnoviamo ancora ogni giorno che passa. Purtroppo la mentalità da piccola cittadina a volte non permette un’apertura totale verso le attività che proponiamo. Dobbiamo ringraziare le persone che per prime sono entrate da quella porta e che grazie al loro passaparola ci hanno permesso di andare avanti in questi anni».
OLTRE L’ATELIER
Francesca e Francesca non lavorano solo nello spazio ad Albenga: in questi anni hanno consolidato diverse collaborazioni con scuole ed enti pubblici in tutto il territorio ligure e non solo, con cui portano avanti progetti in ambito culturale, museale, sperimentale, ma anche turistico, culturale e sociale.
Vi auguro quindi di trovare anche voi la voglia di sperimentare, di cambiare, ma soprattutto il coraggio di migliorarvi. Perchè no? Forse proprio attraverso l’arte!
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