Make in South: la Sicilia che cambia è viva e ricca di realtà virtuose e interconnesse
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Catania - Dal 20 al 22 dicembre a Catania si è svolta la terza edizione di Make in South, tre giorni di confronto ed esplorazione delle potenzialità del territorio, per creare relazioni e far emergere una rete di connessioni. Il tutto è avvenuto negli spazi di Isola, un hub di innovazione e formazione e casa dei southworkers. Si è parlato di educazione, imprenditorialità, cultura, sostenibilità, impatto sul territorio, arte, cultura e creatività tra imprese, associazioni, imprenditori e talenti.
Noi di Italia Che Cambia non potevamo di certo mancare e dire la nostra su temi che affrontiamo ormai quotidianamente da anni. È stato un momento di grande incontro e ascolto, un’emozione vedere così tanta gente in sala e collegata da casa per ascoltare i racconti di una Sicilia che Cambia. Una terra spesso martoriata e afflitta da gestioni politiche poco limpide che puntano ad un affarismo che non guarda al benessere della collettività, ma del singolo.
Noi invece abbiamo parlato di una Sicilia diversa dall’immagine di crisi e decadenza che i mass media ogni giorno ci restituiscono. Donne e uomini, giovani imprenditrici e imprenditori, visionari e operatori della cultura che mettono al centro la sostenibilità umana e ambientale e che scelgono con gioia di realizzare progetti di integrazione in territori complessi.
Selena Meli, community manager di Sicilia che Cambia, e io siamo state accompagnate in questo viaggio da protagonisti che avete imparato a conoscere dalle pagine del nostro giornale. Pierfilippo Spoto, esperto di turismo esperienziale, che sta conducendo una vera e propria rivoluzione culturale e territoriale tra i suoi borghi sicani; Nicola Timpanaro, Ceo di Archicart, che insieme al suo team sta sfidando la mentalità più radicata dell’edilizia realizzando architetture di cartone che si contraddistinguono per durabilità, leggerezza e sostenibilità.
Infine Manuela Leone, una donna appassionata, un’attivista di Zero Waste Italy e Associazione Rifiuti Zero Sicilia, che con grande orgoglio ha presentato le tantissime esperienze di una Sicilia Virtuosa anche in tema di rifiuti. Giovani, associazioni e imprese per cui i rifiuti sono una risorsa da sfruttare e non un peso di cui liberarsi o un’occasione per lucrare.
Non poteva esserci occasione migliore di scambio e ascolto anche con Luana e Luca Manca di 4GoodCause, una start-up innovativa a vocazione sociale e un marketplace etico che supporta cause e progetti ambientali recuperando risorse dalle intermediazioni commerciali.
Make in South si è rivelato un momento di grande confronto per pensare a una rinascita che parta proprio dal Sud. La Sicilia, da sempre crocevia di uomini, popoli e idee, è abituata a cogliere i momenti di crisi come opportunità. Per questo è il luogo ideale per ripensare a nuovo modo di fare scuola, lavoro e impresa.
Come Sicilia che Cambia siamo davvero entusiasti. Insieme ai vari collaboratori – Alessia Rotolo, Marcello Bellomo, Gabriele Giannetto – lavoriamo ogni giorno di più per scoprire nuove storie e realtà. All’orizzonte si prospettano tante novità che puntano all’innovazione, alla sperimentazione e all’esplorazione e saremo sempre in prima fila per raccontarlo al meglio.
Clicca qui per guardare il video del nostro intervento.
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