Istruzioni per il riuso: a Torino il primo festival nazionale riunisce le realtà “circolari”
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Torino - Torino è la capitale italiana del Riuso: lo dimostrano il Balôn, ovvero il mercato delle pulci più antico d’Italia. Lo dimostra la prima area di “libero scambio” istituita in Italia che si trova oggi in Via Carcano. Lo testimoniano Triciclo, un importante Centro per il Riuso in città, e tante altre iniziative no-profit e imprenditoriali. Lo scopo comune che unisce tutte queste realtà grandi e piccole è allungare la vita dei beni d’uso valorizzandoli, riutilizzandoli e sottraendoli alla discarica.
“Istruzioni per il riuso” è un festival diffuso che ha preso il via a Torino l’8 e durerà fino all’11 dicembre e che, attraverso workshop, talk e spettacoli è diventato una consolidata esperienza di partecipazione che sta vedendo il coinvolgimento di tutta la cittadinanza. L’obiettivo? Accendere i riflettori sulle esperienze variegate e virtuose che singolarmente o collettivamente promuovono nuovi modelli di consumo.
Perché un Tavolo del Riuso
Il Tavolo del Riuso (TdR) nasce nel 2016 su stimolo della Fondazione Compagnia di San Paolo per aggregare alcune tra le esperienze più significative dell’area metropolitana torinese. Ne fanno parte associazioni culturali, di comunicazione ambientale e cooperative sociali: tutti soggetti no profit che si occupano di ambiente o che svolgono funzioni preziose nel contesto dell’economia circolare.
Il “numero zero” di Istruzioni per il Riuso ha così l’obiettivo di diventare un evento annuale per continuare ad approfondire i molteplici e affascinanti aspetti del Riuso. Per quattro giorni il festival propone laboratori pratici, conversazioni con esperti e intrattenimento, come riportato nel programma. Mercoledì 8 ha avuto luogo la presentazione del progetto e anche il resto del programma prevede numerosissimi eventi: incontri con associazioni e cooperative sociali che promuovono il riuso dal tessile al recupero alimentare, dalla riparazione al design circolare, ma anche dialoghi con protagonisti del settore, laboratori, spettacoli musicali, teatrali e cinematografici.
«Il Tavolo del Riuso è un’esperienza unica in Italia di aggregazione di soggetti no-profit, anche molto diversi tra loro», spiega Pier Andrea Moiso, direttore Triciclo e Coordinatore del Tavolo del Riuso. «Includendo realtà attive nell’ambito della specifica azione di cura socio-ambientale quale è il Riuso, il Tavolo costruisce occasioni di rete per realtà piemontesi e nazionali, promuove la ricerca e il confronto e si impegna per diffondere pratiche innovative e di eccellenza».
Chi sono a Torino i protagonisti del riuso?
Per poterlo praticare al meglio, il riuso va prima capito e inquadrato in tutte le sue forme: un universo di esperienze talmente vasto e variegato da rendere difficile una sistematizzazione organica e coerente, che possa aiutare a svilupparne le potenzialità. L’obiettivo del Tavolo è creare conoscenza e coordinamento e fare networking tra gli operatori dei diversi ambiti del riuso. In questi anni il Tavolo del Riuso ha realizzato progetti e promosso realtà cittadine e nazionali che interpretano il riuso nelle mille attività quotidiane: leggere, abitare, vestire, mangiare e così via.
Nello specifico, il Tavolo del Riuso è formato da: Agenzia per lo Sviluppo Locale di San Salvario, Andromeda, Eco dalle Città, Humana People to People, Lavoro e Solidarietà, MAcA (Museo A come Ambiente), Pop Economix, Officina Informatica Libera, OffGrid Italia, StessoPiano, Terza Settimana, Triciclo, ViviBalôn.
Il Festival è poi realizzato in collaborazione con ABITO, Biova Project, Casa del Quartiere San Salvario, Community Hub Baltea, Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Festival CinemAmbiente, Fola Murga, Mercato Centrale Porta Palazzo, Mulino ad Arte, Rifiuti Zero Umbria, SanSalvarioEmporium, StraTivari.
Riuso… o riciclo? Due concetti da non confondere
Lo scopo del Festival è che il Riuso, da pratica quotidiana ancora di nicchia, diventi una questione culturale che va compresa, promossa e diffusa. Delle “tre R” (Riduci, Riusa, Ricicla) il Tavolo ha scelto di lavorare sulla seconda, ovvero quella del Riuso, che troppo spesso viene confusa per errore o semplificazione con quella del Riciclo, che invece si occupa del recupero dei materiali.
Eppure il riuso è superiore nella “gerarchia dei rifiuti” europea e, grazie alle tecnologie digitali e a nuovi modelli culturali di socialità e di condivisione, è diventato oggi un settore economicamente rilevante, che genera valore e posti di lavoro, occupando circa 100mila persone in Italia.
Insomma, il primo passo è eliminare ogni confusione tra riuso e riciclo: se il riciclo è un processo industriale che ha il compito di recuperare i materiali indirizzandoli attraverso filiere apposite a nuove produzioni, il riuso si applica a beni durevoli che si possono valorizzare con interventi artigianali e artistici, allungandone la vita ed evitando quindi di declassarli a rifiuti.
«Il Riuso è centrale nell’Economia Circolare» racconta Alessandro Stillo, direttore Artistico del Festival Istruzioni per il Riuso: «eppure nel PNRR il Riuso è considerato un “diritto”, come se si trattasse di un fatto spontaneo di scambio tra cittadini, mentre è un settore in grado di aggregare valore. Istruzioni per il Riuso mette in luce le potenzialità del riutilizzo e delle pratiche virtuose che in Italia salvano dai rifiuti almeno 500.000 tonnellate di beni all’anno, dando una seconda vita alle cose».
Tutte le attività e gli spettacoli, riportati nel programma sul sito del Festival, sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, nel rispetto delle norme anti Covid.
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