Vi portiamo a visitare il Bosco Magico, un’oasi di connessione e spiritualità
Un bosco ha sempre qualcosa di magico. Qui non c’è solo biodiversità, non si respira soltanto aria buona. Ci sono connessioni e vibrazioni che risvegliano la nostra spiritualità e ci riconnettono con spiriti naturali ancestrali. Sono questa le sensazioni che abbiamo provato visitando un luogo particolare sui monti laziali.

Quanto il bosco sia un archetipo fondamentale nell’immaginario umano, lo raccontano molti miti di metamorfosi vegetale; lo testimonia la storia dei nostri antenati ominidi – che più di 4 milioni di anni fa vivevano sugli alberi e nel bosco – e lo studiano gli scienziati moderni con le loro ricerche sulla neurobiologia vegetale e il wood wild web. Il bosco è magico dunque, ovunque e in ogni epoca. E proprio in onore della magia del bosco nasce il progetto Bosco Magico, ad Arsoli (RM) nel cuore della Valle dell’Aniene.
«Il Bosco Magico è un progetto di vita incentrato su un concetto basilare che è il cuore della nostra visione della vita e che si estrinseca in vari modi», ci raccontano i promotori del progetto, Carlo e Stefano. «Noi vogliamo offrire una possibilità: quella di cambiare il proprio stile di vita passando da un atteggiamento di competizione a uno di condivisione, nel profondo rispetto dell’ambiente che ci circonda, piuttosto che in una relazione di dominio».
Questo è lo spirito che anima il Bosco Magico e che si estrinseca in un orto sinergico, una grande sala per attività e seminari di vario genere, un casale di 450 metri quadri da condividere e altri alloggi da costruire in bioedilizia. Ma soprattutto in un bosco che li circonda, tutto da esplorare e vivere con consapevolezza e spiritualità.

Arrivo al Bosco Magico in occasione della Giornata dedicata al dottor Giuseppe Genovesi, medico di indiscusse capacità professionali e umane. «Vogliamo ricordarlo invitando in questo luogo a lui ben noto e assai gradito tutte quelle persone sensibili a un approccio olistico per quel che concerne la salute», spiegano Carlo e Stefano.
Il dottor Genovesi, “Jo” per le tante persone amiche che lo conoscevano, è stato fondatore della PNEI (Psico-neuro-endocrino-immunologia) in Italia, un’iniziativa che dimostra così di comprendere l’importanza di una visione sistemica nell’approccio alla malattia e che privilegi anche il rapporto umano tra medico e paziente.
La giornata al Bosco Magico inizia con un the caldo sulle note classiche e flautate di Giustina Marta, diplomata in flauto traverso presso il Conservatorio di Frosinone. Se la musica è all’origine dell’esistenza umana, le vibrazioni che si percepiscono qui al Bosco Magico suonano note di convivialità, condivisione, rispetto di sé, degli altri e della natura; di spiritualità, armonia, sinergia e affetto. E soprattutto di magia: la magia di cui è ricco questo luogo e i suoi attuali abitanti.
«Vivo da diversi anni in questo ameno luogo della Valle dell’Aniene; qui, ai confini con il parco dei monti Simbruini, la natura esplode in tutta la propria bellezza: verde, quiete, animali selvatici e vicine acque di sorgenti incontaminate. Roma è raggiungibile in 30/40 minuti, anche in treno e autobus», dice Stefano Chiaramella, promotore del progetto.

Lui ha un sogno: «Convertendo la mia azienda agricola, vorrei realizzare un luogo dedicato al benessere del corpo e della psiche, tenendo sempre presente un percorso e un arricchimento spirituale. Solamente attraverso l’armonia tra questi aspetti fondamentali della nostra vita, possiamo sperare in una esistenza gratificante e proiettata verso una crescita costante”.
La giornata prosegue con un ricco buffet di prodotti locali. Tra una pasta verde e una ciambellina al vino, Carlo e Stefano mi raccontano i loro progetti: «Vogliamo curare attività agricole a seconda delle richieste del mercato; sviluppare l’apicoltura con la produzione dei vari prodotti dell’alveare; aprire una scuola di yoga; avviare una fattoria didattica; organizzare conferenze su vari argomenti e, non certo per ultimo, curare la dimensione spirituale che per noi rappresenta un catalizzatore aggregante».
Il Bosco Magico è una fucina di idee e progetti sostenibili, un luogo aperto a tutti e a nuove idee. Per realizzarle è stato da poco lanciato un crowdfunding finalizzato a raccogliere i fondi necessari alla costruzione di tutti i loro sogni, parte dei quali i promotori ce li avevano già raccontati in epoca pre-pandemica. Ma soprattutto è stato lanciato un appello rivolto “a tutte le persone disposte a mettersi in gioco attraverso un rapporto chiaro, supportato da rispetto reciproco, amicizia e profondo desiderio di condividere”.
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