Seminare Comunità e rigenerare un territorio dalla A di agricoltura alla A di abitare
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Biella - “Seminare Comunità”, ovvero connettere l’agricoltura con il tema dell’abitare collaborativo e valorizzare i produttori agricoli promuovendo nuove modalità di stare insieme e vivere il territorio. È questo il nome del progetto di cui anche Italia Che Cambia è media partner e che fra giugno e ottobre di quest’anno ha concretizzato i suoi obiettivi con tre moduli formativi svoltisi sul territorio biellese.
Agricoltura sostenibile era il titolo del primo modulo, Costruire comunità quello del secondo. Il terzo e ultimo si è svolto nel corso di un weekend che ha previsto la messa in pratica di alcune competenze trasmesse durante i corsi teorici e la possibilità di trascorrere insieme un momento di convivialità, utile alla costituzione del gruppo.
Tutto ciò è stato possibile grazie alla partnership tra NEMO e Humus, rispettivamente una cooperativa che si impegna nella valorizzazione delle aree montane e marginali promuovendo opportunità di sviluppo e una rete d’impresa di aziende agricole formalizzata attraverso un contratto di rete nazionale e organizzata in gruppi territoriali è stato realizzato questo percorso.
L’abbraccio tra la proposta di formazione all’agricoltura sostenibile e la parte legata all’abitare collaborativo però non si è ancora sciolto. Essendo i promotori progetti “tessitori”, sono riusciti a innescare processi che proseguiranno nel tempo ed è proprio per questo che i corsisti che hanno partecipato all’ultimo modulo resteranno in contatto e le aziende agricole interessate potranno entrare nella Rete Humus continuando a lavorare e collaborare insieme.
Gli ultimi tasselli del puzzle si incastreranno con un incontro rivolto ai finanziatori e a tutte le parti interessate del territorio per poter costruire le basi per una continuazione sostenibile di quanto seminato.
Un progetto trasversale che tocca svariati aspetti e risponde a diverse necessità, creando una collaborazione che nutre la terra e fa nascere nuove opportunità d’incontro e confronto con tecnici, esperti, amministrazioni, organizzazioni e persone interessate ad approfondire il tema. Il tutto facendo rete con le realtà e i progetti già esistenti sul territorio che condividono questo nuovo modo di intendere vita privata e professionale inclusivo, sostenibile e a contatto con la natura.
Presentare esperienze che si realizzeranno nel biellese è stato costruttivo per la sperimentazione di un modello che sia d’esempio per tanti territori d’Italia con le medesime caratteristiche e necessità.
I progetti di abitare collaborativo sono uno strumento al servizio di numerosi soggetti: degli attori pubblici locali per definire politiche vicine ai loro cittadini; dei soggetti pubblico-privati come via per incanalare bandi e progetti di sviluppo locale; degli enti privati come le fondazioni locali per aderire alla loro mission come supporto alle propositività della società civile.
Ma anche delle persone residenti sul territorio, giovani o anziane, che possono trovare sostegno per impostare un nuovo futuro in un contesto conosciuto. Senza dimenticare chi proviene da contesti urbani, che può essere accolto in questo modo da un territorio al massimo delle sue possibilità di offerta e propositività in termini di attività e socialità.
La speranza e la previsione sono che i semi piantanti da Seminare Comunità germoglieranno per favorire e facilitare la costruzione e la condivisione di nuove economie e di nuove socialità.
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