Re-sisters: l’arte e la cultura per dire no alla violenza sulle donne
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Genova - “Prendendo coscienza dei condizionamenti culturali, di quelli che non sappiamo, non immaginiamo neppure di avere, potremmo scoprire qualcosa di essenziale, qualcosa che cambia tutto, il senso di noi, dei rapporti, della vita. Via via che si andava al fondo dell’oppressione, il senso della liberazione diventava più interiore. Per questo la presa di coscienza è I’unica via, altrimenti si rischia di lottare per una liberazione che poi si rivela esteriore, apparente, per una strada illusoria”. Carla Lonzi, “Sputiamo su Hegel”
In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Genova si mobilita: il Sestiere del Molo in questi giorni sta ospitando Re-sisters, un evento collettivo che vuole mantenere alta l’attenzione sul tema.
Tra conferenze, incontri, spettacoli teatrali, performance, dibattiti, presentazioni di fumetti, concerti e molto altro spicca una mostra d’arte fatta di sguardi taglienti e pennellate intense. “Apnea” di Irene Tamagnone (di cui avevamo parlato qui) dopo Skopje approda a Genova, in un contesto dove il linguaggio artistico diventa uno strumento efficace per aprire gli occhi su una piaga culturale purtroppo ancora troppo radicata.
«Le opere esposte a Re-sisters sono quelle che ho realizzato in Macedonia, insieme ad alcuni lavori preparatori», spiega Irene. Questa è la prima esposizione pubblica di “Apnea” in Italia. «Anche se la mostra ha già raggiunto una sua completezza, come tutte le cose è in costante divenire. Se delle donne desiderassero entrare a far parte del progetto e unirsi a questa galleria di sguardi sono assolutamente benvenute».
«Al momento i lavori sono stati esposti solo all’interno dell’iniziativa “Terapia in Galleria”, dell’artista e fisioterapista Fiammetta Bellati (a cui avevo accennato nella precedente intervista). Dopo l’evento di oggi, i quadri torneranno a far parte di questo progetto espositivo fino al 7 dicembre».
Oltre a quella visiva, ci sono tante altre espressioni attraverso cui l’arte e la cultura lanciano il proprio messaggio in un giorno importante come questo. Abbiamo voluto parlarne con Sabrina Napoleone, dell’associazione culturale Lilith, che ha organizzato l’evento.
Com’è nato il nome di questa manifestazione collettiva?
“Re-sisters” è un’idea di Cristina Nicoletti di Lilith Festival. Dapprima doveva essere il nome di una sola serata, ma poiché tutte le operatrici e gli enti del patto del Sestiere del Molo si sono immediatamente attivati, è diventato subito un titolo collettivo che racchiude il grande fermento, entusiasmo e impegno di tutti nella lotta contro la violenza sulle donne.
Quali criteri avete adottato per scegliere i protagonisti dei singoli eventi?
Dietro a Re-sisters c’è un enorme lavoro di confronto e collaborazione in cui ciascuna di noi ha messo in campo le proprie competenze e professionalità, restando in dialogo costante per armonizzare la propria programmazione con quella delle altre operatrici e operatori.
Dal programma emerge chiaramente la voglia di dare al tema uno slancio diverso, prediligendo l’arte come strumento di cambiamento. Ritenete che l’arte possa essere un linguaggio più diretto per affrontare questo tema?
L’arte può essere uno strumento molto efficace per suggerire percorsi di liberazione dall’oppressione.
Il programma di oggi di Re-Sisters
Dalle 9 alle 13 – Chiostro di S. Maria di Castello “FUTURI POSSIBILI: FARE RETE PER IL CONTRASTO ALLA VIOLENZA DI GENERE”. Convegno a cura di Mignanego Società Cooperativa Sociale Onlus, Riot Coop. In collaborazione con Isforcoop, Coserco, Agora, Centro Antiviolenza Aretmisia, Udi, Regione Liguria, Ascru Coop sociale, ISV.
Ore 12:30. ONLINE sui canali fb, Instagram e YouTube di Pepita Ramone.”5 FUMETTI” presentazione di 5 fumetti che trattano il tema della violenza sulle donne eche saranno presenti nella biblioteca Check Comics per la consultazione o il prestito. Acura di Pepita Ramone. Evento su prenotazione: www.facebook.com/pepitaramone
Ore 16. Piazza Sarzano “100 DONNE VESTITE DI ROSSO” Movimento e Flash Mob ideato da Alessia Cotta Ramusino, dedicato a tutte le donne vittime di violenza e in particolare alle donne afghane con la lettura, eseguita da Carla Peirolero, dell’appello della regista afghana Sahraa Karimiche chiama alla solidarietà e a farsi portavoce della loro lotta. A cura di 100 donne vestite di rosso e di Suq Genova Festival e Teatro in collaborazione con Lilith Festival & Label e Riot coop. La partecipazione è aperta alle donne ma anche agli uomini. Le donne vestite di rosso e gli uomini di nero con un accessorio rosso. Chi vuole partecipare è invitato ad arrivare alle 15.30. L’ evento sarà preceduto da uno stesso appuntamento a Piazza Don Gallo alle 13.30, in una ideale e simbolica unione tra due Sestieri del Centro Storico di Genova.
Dalle 16. Mostra itinerante di Elena Virginia Patrone atelier d’arte in Piazza Ferretto: le artiste esporranno i loro prodotti artistici sia nella sede di Via San Donato che nei diversi appuntamenti in giro per il Sestiere.
Ore 17. Salita del Prione “A PORTE CHIUSE”. Relazioni disfunzionalie dipendenza affettiva. Il volto del male contemporaneo” relatrice Floriana Lunardelli. A cura di Riot Coop
Ore 18. Giardini Luzzati, l’Area Archeologica e l’atrio di Sal. del Prione. – “APNEA” mostra di Irene Tamagnone. Progetto realizzato in collaborazione con Centro Pandora, Centro Antiviolenza Mascherona. A cura di RIOT Coop, Radice comune, IL Ce.Sto Coop, Lilith Festival and Label. – Mostra di illustrazioni Virginia Elena Patrone Illustrations.
Ore 18 Area archeologica Giardini Luzzati Presentazione del libro “Lady Constance Lloyd. L’importanza di chiamarsi Wilde” di Laura Guglielmi. Introduce Amina Gaia Abdelouahab
Ore 20:30 Area Archeologica Giardini Luzzati. “Speak up! Giovani artiste contro la violenza sulle donne”. A cura di Good Kids in collaborazione con Riot Coop., Giardini Luzzati, Coop. Il Cesto, Wave.
Da mezzanotte La Claque. ELECTROPARK, DJ SET w/DJ DONUT A cura di Forevergreen, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse.
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