Food is the Way: le realtà del territorio “in campo” per aiutare le famiglie in difficoltà
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Alessandria - Qual è il modo migliore di fare la spesa al supermercato? Quali sono la frutta e la verdura di stagione? A cosa posso rinunciare quando faccio nuovi acquisti? Queste sono alcune delle tante domande a cui diverse organizzazioni di Alessandria stanno rispondendo per aiutare le famiglie in difficoltà a diventare autonome e mettere in atto buone pratiche alimentari che possano aiutarle nella loro quotidianità.
Im.patto è un percorso di co-progettazione avviato da NovaCoop nel novembre 2020 sui territori di Torino, Collegno, Beinasco, Biella, Alessandria, Novara, Borgomanero e Gravellona: un progetto indirizzato alle persone e alle famiglie in situazioni di fragilità che stanno vivendo una profonda incertezza verso il futuro. Così l’iniziativa vuole interrogarsi sui temi del cibo, del benessere e della salute, offrendo risposte ai bisogni dei cittadini attraverso l’ascolto delle comunità locali e il loro diretto coinvolgimento.
Le associazioni del territorio collaborano in rete
Ad Alessandria è partito il programma Food is the Way, co-progettato da otto realtà del territorio tra cui Nova Coop, Lab121 (capofila ad Alessandria), Cambalache, U.P.O, ASL, Comunità di San Benedetto al Porto, Coompany &, Sine Limes, Aula Studio Porto delle Idee. Insieme queste realtà si sono occupate di supportare dieci nuclei familiari in difficoltà e di attivare una serie di azioni indirizzate a tutta la cittadinanza. Il progetto educativo e solidale infatti prevede di accompagnare le famiglie attraverso il matching tra queste ultime, i soci Coop e giovani volontari, per l’avvio di un percorso di educazione alimentare, finanziaria, ambientale.
A ciò si aggiunge il sostegno al fabbisogno alimentare delle persone coinvolte, che vede la consegna alle famiglie di una spesa a settimana offerta da Coop, oltre che di prodotti locali come il miele prodotto da Cambalache. Nei mesi passati, per le consegne della spesa sono stati utilizzati mezzi ecologici come le cargo bike, per offrire un’alternativa sostenibile alla mobilità tradizionale nel rispetto dell’ambiente.
Dalla spesa solidale alle attività di sensibilizzazione
«Il tema del food – come ha raccontato Renzo Sacco della Cooperativa Sociale Coompany & e della Ristorazione sociale di Alessandria – è oggi un potente driver di rigenerazione urbana. Da sempre il cibo è un elemento culturale, ma è anche un elemento che crea socialità e ci permette di rendere più resilienti e coese le nostre comunità locali».
Oltre alla spesa solidale, sono stati attivati sul territorio diversi contenuti formativi in forma di video, a disposizione della cittadinanza grazie a un sito dedicato. Il tutto è stato poi integrato con un’azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi del cibo, della salute e della mobilità sostenibile attraverso azioni di animazione sociale e momenti conviviali di condivisione e di sensibilizzazione indirizzate sia alle famiglie prese incarico che a tutta la cittadinanza su tematiche legate all’alimentazione e alla mobilità sostenibile. All’interno del progetto non sono poi mancate iniziative come tour esperienziali e laboratori per bambini e ragazzi gestiti da Cambalache con il progetto Bee My Job.
Apicoltura e miele per valorizzare l’agricoltura sociale
Le attività sono state svolte presso l’apiario di Forte Acqui, che per Cambalache rappresenta un “luogo del cuore”: da anni gestisce un apiario urbano e un orto sociale, grazie all’impegno di volontari e tirocinanti. In questo spazio porta avanti progetti di formazione e inclusione lavorativa, cercando di offrire nuove opportunità alle persone più bisognose e vulnerabili, valorizzando allo stesso tempo questo spazio della città.
In quest’occasione Cambalache ha donato 11 chili di miele millefiori, consegnandoli nelle mani di Sine Limes, associazione di promozione sociale che ad Alessandria si sta impegnando nella diffusione di una cultura della solidarietà e dell’integrazione, per far divenire le nostre delle “città aperte” al dialogo e allo scambio.
L’obiettivo è stato destinare il miele, assieme ad altri generi alimentari, a un gruppo di famiglie in difficoltà individuate sul territorio alessandrino. Un’occasione per incontrare le persone che vivono sul territorio e includerle in momenti di sensibilizzazione e approfondimento sul tema dell’apicoltura, della sostenibilità ambientale e del consumo consapevole.
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