15 Ott 2021

Università in cammino: la scuola senza voti che torna alle origini dell’insegnamento

Scritto da: Lorena Di Maria

A Torino, otto anni fa, è nata un'università speciale che ha fatto del contatto con la natura e delle relazioni umane i suoi insegnamenti. Si chiama Università in Cammino e sta riproponendo un nuovo modo di fare scuola, riscoprendo i valori della condivisione e della riscoperta di sè.

Salva nei preferiti

Torino - Quella che vi raccontiamo oggi è la storia dell’Università in cammino. Una particolare scuola che non ha esami, non ha aule, non ha professori. Un’università le cui materie richiedono studi che durano una vita intera, in cui gli studenti sono anche maestri gli uni degli altri, oltre che compagni di viaggio. E ancora, una scuola dove i contenuti vengono acquisiti senza orari prestabiliti e in cui i banchi sono prati, le cattedre alberi, i libri di testo ruscelli e ombre e in cui le tesi da difendere sono molte, ma tutte ugualmente meravigliose. Possiamo considerarla un’Università Stra-ordinaria, proprio come si definisce: un viaggio personale alla scoperta del senso profondo dell’esistenza attraverso elementi non visibili e non percepibili con i sensi ordinari.

Universita Straordinaria6

Il progetto dell’Università Stra-ordinaria nacque nell’estate del 2013 grazie a un piccolo numero di allievi dell’Università degli Studi di Torino che partecipò a un insolito seminario dal titolo: “Esercitazioni sull’anima”, promosso dal professor Marco Ivaldi. Così ventuno ragazzi e ragazze di età differenti si trovarono a lavorare su una ricerca multidisciplinare per intraprendere un percorso alla scoperta del senso profondo della propria esistenza. Da allora, tutti gli anni, il seminario estivo è stato riproposto, diventando molto più di un semplice percorso accademico, ovvero un percorso di vita dove i partecipanti potevano apprendere e insegnarsi vicendevolmente.

Sono trascorsi otto anni e il progetto è cresciuto tanto da diventare, come si definisce, “una Piccola e Libera Skholḗ Universitaria Stra-ordinaria Peripatetica”. Vi partecipano una cinquantina di persone: alcune sono tuttora studenti e studentesse universitari, altri hanno già terminato il percorso accademico. Ciò che li accomuna è la volontà di superare le distanze, l’indifferenza e la diffidenza, attraverso un forte senso di comunità, di vicinanza e di rapporto umano.

Universita Straordinaria5

Gli argomenti che si trattano in questa Università Stra-ordinaria sono legati a ciò che i partecipanti reputano veramente significativo e fondamentale per l’essere umano: il valore del tempo e delle cose fatte con cura, la coscienza di sé e di ciò che ci circonda, la conoscenza profonda di ciò che rende libere e felici le persone.

Uno degli obiettivi di questo nuovo percorso universitario è quello di trascorrere il tempo di apprendimento immersi negli elementi naturali, rispettandone i tempi e gli spazi, riappropriandosi del rapporto con la propria intimità, riscoprendo i principi che si stanno sempre più perdendo nell’incedere costante di una quotidianità ritmica, schematica e disattenta.

Il metodo, plasmato in questi otto anni di esperienze, sta prendendo una forma sempre più strutturata e il progetto, che cresce giorno per giorno, vuole porre al centro la ricerca valoriale della persona, in un contesto conviviale e comunitario senza vincoli di età, basandosi sulle modalità di insegnamento tipiche della prima università della storia: quella acroamatica dell’Antica Grecia.

Universita Straordinaria7

Tra gli obiettivi futuri che l’Università Stra-ordinaria si è posta vi è la ricerca di un luogo fisico, immerso nella natura e possibilmente al di fuori di centri abitati, che funga come base per le lezioni peripatetiche oltre che per realizzare una vasta libreria, seguendo le orme di Padre Sergio de Piccioli, eremita innamorato dei libri.

Per questo motivo la scuola è alla ricerca di beni inutilizzati immersi nella natura al fine di creare una base per le lezioni peripatetiche dell’Università stra-ordinaria e invita i Comuni o le comunità montane a segnalare spazi abbandonati da acquistare per una modica cifra. Qualora, invece, ci fossero persone interessate ad approfondire il nucleo degli insegnamenti dell’Università, volti a una vita vissuta con coscienza e consapevolezza che considera che ogni azione ha un significato dirimente su di sé, sugli altri e nel mondo, si invitano a mettersi in contatto con Marco Ivaldi tramite il referente Edoardo Delpiano, contattando la mail edoardo.delpiano@gmail.com.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
A scuola si insegna la felicità: il progetto di una preside della Basilicata
A scuola si insegna la felicità: il progetto di una preside della Basilicata

La scuola steineriana di Colle Val d’Elsa, dove crescere non è (solo) acquisire competenze
La scuola steineriana di Colle Val d’Elsa, dove crescere non è (solo) acquisire competenze

A Napoli l’educazione ambientale scende in campo per contrastare la povertà educativa
A Napoli l’educazione ambientale scende in campo per contrastare la povertà educativa

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il boom dei fast food e la fine dell’identità – INMR Sardegna #58

|

I rifiuti elettronici sono un grosso problema. La soluzione? Riparare invece che ricomprare

|

Perché dire basta ai botti di Capodanno: petizioni e proposte sostenibili

|

Smartphone, pc, elettrodomestici: ripararli è possibile con “The Restart Project” – Soluscions #4

|

Terapie psichedeliche: una soluzione ancestrale ai disturbi mentali?

|

Il futuro del vino tra crisi climatica e innovazione

|

Dalla crisi ecologica alla disumanizzazione delle guerre, l’amore è la risposta

|

Lo storyteller dell’acqua Zach Weiss e il nuovo paradigma per mitigare clima, siccità e alluvioni

string(8) "piemonte"