Al Sud arriva il Seedball Festival, palline di semi per aiutare la Natura a rinascere
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Ragusa - Il periodo che va da settembre a novembre è il migliore per compensare le perdite di natura e biodiversità dovute agli incendi estivi. È per questo che si moltiplicano le giornate di RiforestAzione della prima edizione del Seedball Festival, promosso dalla neonata RAN-Rete per l’Agricoltura Naturale.
Il Seedball Festival è un evento diffuso a calendario dinamico (nel senso che le date si aggiungono man mano che vengono promosse le riforestazioni) che ha lo scopo di divulgare il più possibile la possibilità di seminare specie arboree autoctone attraverso il metodo, tanto efficace quanto economico, delle palline di argilla e semi: le “seedball”, per l’appunto (al singolare, come tutti i termini inglesi inseriti nelle lingue che non aggiungono la “s” per declinare il plurale).
Le seedball arrivano in Sicilia
Tra il 30 ottobre e il 2 novembre il Seedball Festival arriva in Sicilia, dove sono state organizzate – da promotori locali in collaborazione con la RAN – una serie di iniziative che si concluderanno con la preparazione e il lancio delle palline. Le RiforestAzioni siciliane sono promosse dal circuito Carato-Moneta Virtuosa, una rete di associazioni che si occupano di rigenerazione urbana, presidi in natura, battaglie per l’ambiente, cura del territorio e della persona. Si terranno a Ragusa per ben cinque giornate, ognuna a cura di una diversa associazione, saranno attuate in luoghi dal forte significato simbolico e accompagnate da iniziative culturali e sportive.
Si inizia venerdì 29 ottobre con la preparazione delle seedball a cura del Collettivo OCRA; si prosegue il giorno successivo con la semina presso lo spazio verde per bambini “Bimbosco” a cura di RimboschiAmo; si continua domenica 31 con una biciclettata a Ibla che si concluderà presso il Centro Commerciale Naturale, nei cui pressi sarà effettuata la semina; si approfitta della festa di Ognissanti per una passeggiata in natura con lancio delle seedball a cura di Kanimannira – associazione naturalistica; infine, si chiude martedì 2 novembre con alcuni racconti di agricoltura naturale e l’ultimo lancio delle palline presso la Masseria Ventosa – La natura di ieri.
Cos’è successo in Calabria?
Nello stesso weekend erano in programma eventi simili anche in Calabria, sulle pendici dei monti dell’Aspromonte, i cui boschi sono stati gravemente danneggiati dagli incendi della scorsa estate. Ma una frana caduta proprio dalla zona privata degli alberi a causa degli incendi ha reso complicato da raggiungere il Comune di Roccaforte del Greco, dove era si sarebbe dovuta svolgere la riforestazione e ha spinto i promotori dell’iniziativa – patrocinata anche dalle istituzioni locali – a rimandarla.
I dati ufficiali dell’European Forest Fire Information System (EFFIS), che fornisce alla Commissione Europea i numeri sugli incendi boschivi nell’UE, parlano di circa 8mila ettari di bosco andati in fumo nella sola provincia di Reggio Calabria l’ultima estate. «Un dato spaventoso, soprattutto alla luce dei fenomeni di desertificazione a cui le regioni del sud Italia sono particolarmente soggette a causa della crisi climatica», ha dichiarato Antony Rizzitano, ispettore del Ministero delle Politiche Agricole e fra i promotori dell’iniziativa in Aspromonte attraverso l’associazione Calabria Condivisa.
«Essere costretti da una frana a rimandare un evento teso a rimboschire le nostre montagne proprio per prevenire frane e smottamenti – continua Rizzitano – costituisce per noi una conferma della validità della nostra scelta e dell’urgenza di realizzarla. Ecco perché vediamo questo contrattempo come un’opportunità per coinvolgere ancor più le istituzioni e la popolazione locale attorno a questa iniziativa per attuarla, fra qualche tempo, persino più grande di come era stata pensata».
L’eredità di Fukuoka
«Le RiforestAzioni non sono soltanto giornate di semina, ma anche di festa, di condivisione, per conoscersi e, tutti insieme, ripartire dalla natura», dichiara Kutluhan Odzemir, allievo indiretto di Masanobu Fukuoka da poco trasferitosi in Italia e attorno alla cui figura è nata, appena due mesi fa, la RAN-Rete per l’Agricoltura Naturale.
La RAN è una Rete dal basso ispirata ai principi dell’Agricoltura Naturale (o Agricoltura del Non Fare) con lo scopo di divulgare la visione e le metodologie studiate e descritte da Fukuoka nel suo celebre “La rivoluzione del filo di paglia”, collegare le realtà agricole che già le applicano e promuovere la riforestazione diffusa dei territori per il riequilibrio degli ecosistemi.
Questo metodo di coltivazione consiste nel lasciare che tutto vada secondo natura: niente arature, potature, concimazioni, irrigazioni, cure colturali, trattamenti fitosanitari, lotta antiparassitaria. Dopo alcuni anni di rigenerazione del terreno, il lavoro dell’agricoltore si limita alla semina, alla pacciamatura e al raccolto.
Per organizzare una RiforestAzione sul proprio territorio nell’ambito del Seedball Festival basta scrivere a ran.riforestazione@gmail.com e chiedere le Linee Guida redatte dalla RAN. Per ospitare uno dei Laboratori divulgativi gratuiti offerti da Kutluhan Odzemir, contestualmente o meno a una RiforestAzione del Seedball Festival, bisogna invece scrivere a ran.laboratori@gmail.com.
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