Un viaggio tra parchi e aree protette ai tempi dell’emergenza planetaria
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Torino - Le aree protette rappresentano una risorsa sempre più a rischio e svolgono un ruolo che non è solo ecologico, ma anche fondamentale a livello sociale ed economico. Ad esempio, sono il sinonimo di una biodiversità che si sta sempre più perdendo, sono laboratori di vita e di lavoro per le comunità locali e capaci di valorizzare microeconomie territoriali, diventando il termometro delle sofferenze del pianeta o della sua salute.
Dal 15 al 17 ottobre partirà un corso di formazione dal nome “Natura tutelata e da tutelare. Viaggio tra parchi e aree protette terrestri ai tempi dell’emergenza planetaria, tra vincoli e opportunità”, che sarà interamente dedicato al mondo vegetale, tra parchi, foreste e aree protette. Un corso dove poter approfondire riflessioni e testimonianze sulla diversità biologica che è sempre più a rischio, non solo per l’estinzione di singole specie, animali e vegetali, ma anche per il degrado, spesso irreversibile, di interi ecosistemi.
Il corso – che si terrà sia in presenza (presso la Certosa 1515 di Avigliana), sia online – è organizzato da Casacomune che, come vi abbiamo raccontato in un precedente articolo, è un’associazione dedicata alla promozione scientifica, culturale ed etica dei valori espressi dall’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco.
Grazie all’impegno di Don Luigi Ciotti, presidente dell’Associazione, e del Gruppo Abele, è divenuta una scuola di formazione scientifica, di dialogo culturale e incontro sociale per promuovere i valori e le azioni dell’ecologia integrale e della giustizia. La sua sede ad Avigliana, nata come luogo di preghiera, è ora un centro di ricerche, riflessioni e azioni dove ripensare la relazione tra uomo e ambiente e dove, durante l’anno, si organizzano momenti di incontro, corsi e seminari che coinvolgono giovani e adulti verso una maggior consapevolezza del mondo in cui viviamo.
La formazione sarà rivolta a insegnanti di ogni ordine e grado, educatori, ambientalisti, amministratori pubblici, studenti universitari, persone che operano a diverso titolo all’interno di parchi e riserve naturali e tutti coloro che hanno a cuore il destino futuro del pianeta.
Perché un corso su questi temi? Perché la diversità biologica è sempre più a rischio e tutelare questo ricco patrimonio non può che essere nostra responsabilità. Per questo motivo, i tre giorni di formazione sono organizzati in momenti pratici e teorici durante i quali si i approfondiranno i molteplici ruoli che i parchi terrestri possono avere: conservazione, educazione, studio, laboratorio di vita e di lavoro per l’utilizzo responsabile delle risorse naturali e per le comunità locali.
Alla formazione parteciperanno docenti ed esperti che tratteranno ampi temi come la crisi climatica, il rapporto tra territori e comunità, le aree protette al centro degli obiettivi per il 2030, la gestione delle aree protette o l’importanza della ricerca scientifica e dell’educazione ambientale. Verranno approfondite le esperienze del Parco Nazionale del Gran Paradiso e dell’Oasi naturalistica “La Madonnina” di Sant’Albano Stura e non mancheranno attività sul campo come passeggiate alla ricerca degli uccelli lacustri o camminate nel bosco con letture a tema.
Come si legge sul programma del corso, «la nostra Casa Comune, la Terra, come la chiama Papa Francesco, è in pericolo. La sopravvivenza del genere umano lo è. Per questo proponiamo un corso di riflessione, informazione, formazione su alcuni degli aspetti che stanno determinando cambiamenti drammatici per l’intera umanità e la natura nel suo insieme. Nel contempo, vogliamo offrire spunti di riflessione su stili di vita per arginare questi pericoli. Il metodo si basa sullo scambio e sulla ricerca, insieme, di piste di intervento e di relazione per vivere, proteggere e custodire la nostra Madre Terra».
Per maggiori informazioni è possibile consultare la sezione dedicata al corso sul sito di casa Comune o scrivere all’indirizzo e-mail: casacomune.laudatoqui@gmail.com.
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