Il Giardino degli Incanti: uno spazio di libertà ideato dai bambini tra i palazzi di Torino
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Torino - «Se cerchi bene per le strade di Torino, tra una traversa e un palazzone, un muro dipinto e un grande viale, può capitarti di scoprire un posto inaspettato. È un luogo per le bambine e i bambini dove, giocando, la sola regola che vale è incantarsi». Benvenuti nel Giardino degli Incanti, un posto di normalissima magia che vuole accogliere grandi e piccoli e che presto diventerà per tutti.
L’idea del progetto è nata durante il periodo di pandemia, alla fine del primo lockdown, per dare risposta alle esigenze delle tante famiglie con figlie e figli piccoli che avevano bisogno di spazi all’aperto in cui trascorrere il tempo insieme ai loro bambini. Così il gruppo Abele di Torino ha deciso di realizzare il progetto all’interno della propria sede in Borgo San Paolo, in un fazzoletto di erba racchiuso da cancelli, palazzoni alti di cemento, cielo e nuvole.
Perché questo progetto? Perché l’associazione, fondata da don Luigi Ciotti, da sempre riconosce nel sociale la possibilità di garantire diritti e vicinanza a chi è in difficoltà. Nel farlo si propone di stare dalla parte degli esclusi costruendo al loro fianco un cammino di riscatto e lottando contro tutto ciò che crea emarginazione, disuguaglianza e smarrimento.
Così è nata l’idea di ridare vita a un giardino speciale, dove a progettare gli spazi e i giochi sono proprio i bimbi e le bimbe che “abitano” questo luogo. Saranno proprio loro, guidati dall’artista, attore e poeta Antonio Catalano, iniziatore della pedagogia povera, gli ideatori dei loro stessi piccoli “spazi urbani di libertà”.
E proprio secondo la prospettiva della pedagogia povera, l’utilizzo di pratiche performative diventa essenziale per valorizzare la dimensione immaginativa e creativa, oltre che l’autonomia espressiva dei bambini. Per questo motivo, durante il processo di ideazione del giardino, attraverso laboratori e confronti, i bambini saranno chiamati a immaginare lo spazio come luogo di condivisione utilizzando esclusivamente materiali fragili e di recupero.
Per trasmettervi meglio lo spirito del nascente giardino, riprendiamo le parole di Antonio Catalano: «Incantarsi è sorprenderci di quello che abbiamo intorno, innamorarci di quello che non credevamo possibile». E proprio questo vuole essere il Giardino degli incanti: uno spazio di libertà dove le regole le si stabilisce insieme, dove non esistono imposizioni e dove, con la partecipazione di tutti, si discutono e si organizzano i tempi, i giochi e le attività attraverso i principi dell’outdoor education. Insomma, proprio qui – tra case fragili costruite di canne di bambù, ceppi d’alberi per sedie e panchine – bimbe e bimbi possono utilizzare al massimo la propria fantasia.
Per realizzare il Giardino degli Incanti il Gruppo Abele ha lanciato una campagna di crowdfunding che permetterà di realizzare 80 laboratori artistici, uno a settimana e all’aperto, destinati a bambine, bambini, ragazze e ragazzi dai 3 ai 12 anni. Come si legge dalla descrizione del progetto, “i laboratori saranno condotti da Antonio Catalano e dagli operatori del Gruppo Abele che si serviranno del gioco come strumento di esplorazione dello spazio“.
Da qui emergeranno le prime idee e le nuove esigenze: insieme, avvieranno dei momenti di partecipazione e discussione che, forti della conoscenza degli spazi, porteranno bambini e ragazzi a ridisegnare il giardino, proponendo gli interventi e i nuovi allestimenti.
Una parte del budget destinato al Giardino degli Incanti prevede l’acquisto dei materiali necessari per lo svolgimento delle attività e per la costruzione delle installazioni: dalle tettoie alle stufe da esterni; dalle mantelline alle galoche per combattere le intemperie dei giorni di pioggia; passando per gli elementi con cui saranno costruite o ri-aggiustate le strutture del Giardino. In questo modo, attraverso un progetto che coinvolge le famiglie, il gioco diventa un’occasione di relazione e scoperta, di intercultura e di crescita individuale e collettiva.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il progetto, contattare i numeri 0113841017, 3315753832 o l’email sostieni@gruppoabele.org
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