Sicani Creative Festival: il futuro che nasce fra i borghi e le tradizioni della Sicilia
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Agrigento - 7 comuni sicani, 7 mostre laboratorio, 10 concerti, 8 caffè filosofici, 7 installazioni di street art, 8 passeggiate “Vaneddi Vaneddi”, 2 passeggiate naturalistiche, 2 incontri sul futuro e “Living Lab Sicani”. Questo il programma di Sicani Creative Festival, uno dei progetti vincitori dell’avviso pubblico ‘Borghi in Festival’ promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura che dall’11 al 26 settembre ravviverà i borghi sicani di Sant’Angelo Muxaro, Cianciana, Bivona, San Biagio Platani, Prizzi, Santo Stefano Quisquina, Alessandria della Rocca.
Il Sicani Creative Festival ha preso il via sabato 11 settembre con ‘A Platform for Change’, una mostra laboratorio prodotta da Farm Cultural Park e curata da Andrea Bartoli e Florinda Saieva, pionieri di un percorso di innovazione sociale che sta cambiando il volto della città di Favara. Da sabato mattina a domenica nei sette comuni sicani si è tenuto un incontro tra cittadini, amministratori e visitatori cha hanno partecipato ai workshop di co-progettazione a cura di Maurizio Carta con Augmented City Lab.
Obbiettivo dell’iniziativa: avviare un processo di rigenerazione dei territori e incoraggiare i cittadini a immaginare delle soluzione che possano rendere le loro città più belle. I partecipanti, tramite un lavoro di facilitazione, hanno condiviso le loro proposte come risposta a tre input: “Indicare un punto di forza della propria città, individuare un luogo sottoutilizzato, fornire un indizio del futuro, un’idea creativa”.
Noi di Italia Che Cambia non potevamo mancare e insieme ad altre 50 persone, tra giornalisti, designer, progettisti e permacultori, siamo saliti a bordo di un bus in un viaggio di scoperta di questi luoghi poco conosciuti, ma animati da un grande fermento e una grande voglia di rinnovamento.
Abbiamo incontrato gli abitanti di questi borghi, soprattutto molti giovani, desiderosi di tornare a ‘ripopolare’ e vivere i loro luoghi di origine per realizzare progetti virtuosi e innovativi. È stato un crescendo di bellezza, accoglienza, confronto e voglia di migliorarsi.
Un sentimento in linea con quanto ha dichiarato Florinda Saieva di Farm Cultural Park: «Cultura, creatività e impresa per rigenerare i territori dei Sicani in modo non convenzionale. Sicani Creative Festival è una kermesse che non è solo un Festival d’arte, una rassegna letteraria, musicale o teatrale, ma è una vera e propria compilation culturale, una collisione tra generi diversi e spettatori diversi che si incontrano nei magnifici Borghi dell’entroterra siciliano».
L’apertura del Sicani Creative Festival è stata preceduta da una fase che ha visto la partecipazione attiva dei giovani dei sette comuni coinvolti in un percorso di formazione finalizzato a promuovere e sostenere la qualità e le eccellenze dei territori, attivando e riscoprendo i vecchi saperi per reinterpretarli in chiave moderna e contemporanea. Perché è vero che le città cambiano se sono le persone a farle cambiare! Fondamentale il lavoro sulla consapevolezza, come ha sottolineato più volte nel corso di questi giorni Pierfilippo Spoto, altra grande anima del Sicani Creative Festival.
Tra le varie iniziative proposte dal Sicani Creative Festival figurano quindi Le Strade di Dedalo, con sette street artist della scena internazionale che realizzeranno un’installazione per ciascun borgo; una rassegna musicale itinerante ideata da Fausto Savatteri, Direttore Creativo di FestiValle, con artisti locali e internazionali; la mostra La Sicilia Fredda – il titolo prende spunto da Il cavaliere e la morte di Sciascia – all’eremo di Santa Rosalia a Santo Stefano Quisquina che racconta la Sicilia dei Monti Sicani.
E ancora: i caffè filosofici a cura di Giorgio Gagliano, Federica Montero e Maurizio Buraglia, le passeggiate vaneddi vaneddi con Pierfilippo Spoto e incontri sul futuro e Living Lab Sicani. Altri eventi si uniranno al ricchissimo programma che andrà avanti fino al 26 settembre e a cui siete tutti invitati a partecipare.
Tra i partner del Festival, oltre a Farm Cultural Park, anche Casa del Musical, FestiValle, Gal Sicani, Sikanamente, Val di Kam, Associazione Via delle Rondini.
Per noi di Italia che Cambia sono stati giorni di grande confronto e ispirazione grazie anche alla partecipazione alla seconda edizione di Urban Thinker Campus organizzata da PUSH e Farm Cultural Park venerdì 10 settembre, all’interno della meravigliosa cornice del Riad di Farm. Abbiamo parlato di come il giornalismo può ispirare il cambiamento, di imprese che cambiano, di rigenerazione urbana, formazione e creazione di comunità. Un tavolo di confronto per trovare soluzioni innovative che rispondano alle sfide economiche, ambientali e culturali a cui stiamo andando incontro. Con noi erano presenti South Working, Ecoistituto Siciliano, Augmented City Lab UNIPA e Axe Counsulting di Boston.
Ci auguriamo di raccontarvi presto sulle pagine di Italia che Cambia tutti i progetti nati in questi giorni nelle menti e nei cuori di queste comunità desiderose di realizzare il cambiamento. Buon lavoro a tutti noi!
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