Seguici su:
La legalità, il rispetto dei diritti fondamentali e la lotta alle mafie sono nobili azioni legate da una comune matrice culturale. Per dare efficacia a tali azioni è quindi naturale partire dai luoghi dove la cultura nasce e si diffonde: le scuole, il mondo artistico, la letteratura. Parliamo di ‘ndrangheta – anzi, di antindrangheta – e lo facciamo presentando un libro che è nato da un percorso divulgativo e culturale lungo e strutturato, di cui anche Italia Che Cambia ha avuto l’onore e il piacere di fare parte.
È infatti disponibile da oggi l’e-book “Sulle tracce dell’antindrangheta. Approfondimenti, testimonianze e strumenti per le scuole” edito da Le pecore nere Italia e scritto da Sabrina Garofalo. Il libro è sorto all’interno del progetto Il palcoscenico della legalità, un progetto artistico che promuove la cultura come antidoto alla mafia e il teatro come strumento di denuncia e invito alla partecipazione.
Il testo rappresenta la sintesi di un viaggio condotto incontrando le tante realtà che ogni giorno costruiscono in Calabria percorsi di consapevolezza, cittadinanza e lavoro. Alla base del lavoro, l’idea che si possa contribuire alla lotta contro la ‘ndrangheta a partire dai diritti e dalla democrazia, valorizzando il racconto delle tante e diverse esperienze troppo spesso taciute nella narrazione mediatica dominante.
“Quando ero bambino, in un piccolo paese della Calabria, della mafia non si parlava”, esordisce l’autrice ricordando le parole di Antonio Nicaso, giornalista esperto di ‘ndrangheta. E in effetti, come è accaduto innumerevoli volte nel corso della lunga storia dell’umanità, anche in questo caso la penna fa più male della spada ed è l’arma più efficace per rompere il muro del silenzio e dell’omertà dietro cui è asserragliata la mafia e che la difende ancora più efficacemente di bunker e armi da fuoco.
Ecco così che appare subito chiaro e significativo l’intento della pubblicazione: il primo obiettivo dichiarato di questo lavoro è quello di “dare un nome”, di nominare in maniera netta la ’ndrangheta e soprattutto l’antindrangheta, ribadendo quindi la necessità di parlare di un fenomeno specifico non identificabile con la generica “antimafia” per riportare il discorso alle pratiche, alle quotidianità e ai sensi comuni legati a territori e contesti reali.
Quello realizzato dalla ricercatrice Sabrina Garofalo – componente dell’Osservatorio regionale sulle infiltrazioni mafiose e l’illegalità della Regione Umbria, socia fondatrice dell’associazione Nate a Sud e già autrice di diverse pubblicazioni sui temi di legalità e accoglienza – è un esercizio di analisi, ma anche di conoscenza e formazione pensato in una modalità interattiva, con interviste, collegamenti e materiali di approfondimento. Una narrazione corale, enfatizzata dalla scelta di dare direttamente voce alle protagoniste e ai protagonisti e di accogliere contributi e testimonianze.
In questo senso riveste un ruolo determinante il contributo di Italia Che Cambia, che ha mappato tutte le realtà citate nel libro, in modo da dare un volto e una visibilità a chi ogni giorno porta avanti una battaglia civile e culturale per la legalità, contro la ‘ndrangheta. La collaborazione rende possibile visualizzare le esperienze e costruire un collegamento diretto con le realtà descritte, così da creare relazioni e offrire la possibilità concreta di costruire reti sane e produttive.
“Sulle tracce dell’antindrangheta” è un testo che non ha una conclusione e che vuole diventare uno spazio per continuare a costruire, a conoscere e raccontare un viaggio che – proprio come la continua e incessante narrazione di un paese in cambiamento, che ogni giorno si arricchisce di nuove storie, portata avanti da Italia Che Cambia – può essere ampliato e portato avanti in maniera interattiva, anche attraverso le segnalazioni dei lettori e delle lettrici, che posso dare il loro contributo inviando una mail a: sulletracceantindrangheta@gmail.com.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento