6 Set 2021

IT.A.CÀ riparte “mettendo in mostra” gli effetti dei cambiamenti climatici

Scritto da: Redazione

La campagna bolognese ospita le tappe settembrine di IT.A.CÀ, il festival itinerante di turismo responsabile. Gli organizzatori porteranno i visitatori alla scoperta lenta dei luoghi della cultura rurale della bassa padana seguendo il filo rosso tracciato da una mostra fotografica diffusa sui cambiamenti climatici

Salva nei preferiti

Bologna, Emilia-Romagna - Dopo la breve pausa di agosto, la tappa ‘madre’ di Bologna e Appennino dell’evento IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori – Festival del Turismo Responsabile riprende a colorare i weekend settembrini, per immergere i viaggiatori nella natura e nei luoghi meno battuti dal turismo “mordi e fuggi”.

Sono già oltre 750 le persone che nei mesi estivi hanno partecipato alla tappa bolognese, confermando il successo di una formula basata sulla co-progettazione e sulla condivisione che ha visto l’adesione di 150 realtà della Città Metropolitana di Bologna: «Associazioni, aziende, istituzioni, ma anche privati cittadini che hanno contribuito alla realizzazione del programma, portando ciascuna la propria visione del territorio e del “Diritto di Respirare”», afferma Simona Zedda, responsabile programmazione IT.A.CÀ Bologna.

Camille Michel Cuore Bianco 2
“Cuore bianco” di Camille Michel

Dopo un viaggio nel cuore dei quartieri bolognesi (rione Pilastro e Savena) il weekend del 4 e 5 Settembre, con itinerari a piedi, performance teatrali e musicali, laboratori e aperitivi (tutti nel segno dell’accessibilità e dell’inclusione), IT.A.CÀ presenta il 10 settembre a Bentivoglio con un talk dal titolo “Linea d’Ombra” la sezione fotografica del festival, curata come sempre dall’Associazione TerzoTropico e quest’anno per la prima volta sviluppata interamente nella Pianura bolognese, tra Bentivoglio, San Giorgio di Piano e Pieve di Cento.

Luoghi particolarmente importanti da un punto di vista sociale, economico e ambientale, che accoglieranno anche la prima mostra fotografica diffusa del festival, dedicata all’ambiente e ai cambiamenti climatici che stanno modificando i nostri territori e le nostre vite: #End Climate Change-StartClimate of Change. Composta da più esposizioni di fotografi internazionali come Nadia Shira Cohen, Camille Michelle, Stefano Stranges e Vittorio Colamussi, sarà possibile visitare le mostre fino al 26 settembre.

Attraverso i loro scatti e video, gli autori riportano sguardi differenti sul fenomeno migratorio (Colamussi), sulle conseguenze dello scioglimento dei ghiacci su una piccola comunità della Groenlandia (Michelle), sulle ripercussioni dello sfruttamento del suolo e delle persone per l’estrazione del Coltan in Africa (Stranges), sui pesanti effetti sulle api e il loro miele in Messico dovute al disboscamento ma anche alla cattiva gestione dell’agricoltura OGM (Cohen). Grazie alla collaborazione di Lucilla Boschi, Fabio Fornasari e Paolo Ferrario, quest’anno la sezione fotografica è anche per persone non vedenti: attraverso la composizione di testi, modelli tattili e sonori, IT.A.CÀ propone un’esperienza multisensoriale davvero unica, talmente immersiva e particolare da renderla fruibile a tutti.

Oltre agli autori citati, la sezione fotografica accoglie dal 11 settembre al 4 ottobre la mostra di Lucia Sciuto, dedicata alla scoperta delle cascine dislocate da Piacenza a Ferrara, in un viaggio a ritroso nel tempo e nelle storie di antiche comunità. Mentre, dal 12 settembre al 5 dicembre, il “Gruppo Fotografico Bentivoglio e dintorni” propone una mostra fotografica su Bologna e il Navile: la testimonianza per immagini l’indissolubile legame tra lo storico canale e la città felsinea, iniziato nel 1208.

Gods Honey Mostra 1
“God’s honey” di Nadia Shira Cohen

Sempre nella Pianura bolognese, continuano gli appuntamenti di IT.A.CÀ: l’11 settembre ‘Il respiro dell’Oasi’ prevede una passeggiata nell’Oasi La Rizza, preceduta da yoga mattutino e seminario sul potere curativo delle piante; nel pomeriggio dello stesso giorno, un’escursione in bici lungo la Ciclovia del Reno, tra argini e strade bianche, alla scoperta della biodiversità del fiume, che termina a Pieve di Argelato. In parallelo, si svolge un’altra escursione in bici sulla ciclabile Reno-Galliera, che collega i Comuni della Pianura bolognese, tra oasi naturalistiche e ville storiche, al termine della quale sarà possibile partecipare alla presentazione del libro Fa un po’ caldo di Federico Grazzini e Sergio Rossi “alla scoperta di tutto ciò che bisogna sapere sul passato, sul presente e sul futuro del pianeta che ci ospita”.

Domenica 12 settembre, è la volta di un itinerario in bici davvero unico: Di mostra in mostra, infatti, oltre a portare i viaggiatori attraverso i piccoli borghi e le oasi protette della Pianura bolognese, mostrerà loro, in un percorso facile e accessibile a tutti, gli allestimenti della sezione fotografica di IT.A.CÀ. L’ultima giornata della tappa bolognese del festival, domenica 18 settembre, prevede un’escursione a piedi nell’Appennino Bolognese di Marzabotto tra boschi e ruscelli, alla scoperta delle comunità rurali che popolano la valle del Reno. Il percorso è accessibile alle persone sorde (interpretariato LIS) a cura di Antonella Iasso.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Adattamento climatico: come provare a prepararsi a nuovi eventi estremi
Adattamento climatico: come provare a prepararsi a nuovi eventi estremi

Nuova alluvione in Emilia-Romagna: rimuovere il problema non ci salverà dagli eventi climatici estremi
Nuova alluvione in Emilia-Romagna: rimuovere il problema non ci salverà dagli eventi climatici estremi

Soluzioni fai da te per stoccare acqua in caso di siccità
Soluzioni fai da te per stoccare acqua in caso di siccità

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Election day Usa: è il giorno di Trump vs Harris – #1014

|

La lettera del movimento per la Pratobello ’24: “Della legge di iniziativa popolare adesso parliamo noi”

|

La biodiversità arriva a scuola con il progetto “Azioni e voci per il clima”

|

Olio del Casale, l’azienda agricola che punta sul lavoro in rete

|

Abitare collaborativo: cosa significa e perché è importante

|

Arghillà rinasce: la rigenerazione urbana dal basso di “uno dei luoghi più problematici d’Italia”

|

Oltre alle barriere, Capri diventa inclusiva e accessibile

|

Fabio Gerosa: “Con Fratello Sole aiutiamo il sociale a costruire un percorso di transizione ecologica”

string(9) "nazionale"